Capitolo 37: If you love me

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Dopo la consegna dei regali di Natale tutti si disperdono in giro per la casetta ma a me non viene permesso di far parte di questa collettività.
"Mi dici cosa c'è che non va?" Alex mi tira dal braccio, impedendomi di dirigermi in camera mia.
Farei prima a dirgli che cosa va.
"Niente." Gli rispondo con sufficienza.
"Tu non me la racconti giusta."
"Alex, non ho niente. Ora sono libera di andare in camera mia?"
Riesco a liberarmi dalla sua presa e ad incamminarmi verso la mia meta.

"Cosa significa quella frase di scherno? Che dovevi perché mi consideri un amico importante?" Vengo bloccata al mio primo passo dalla frase che dice.
"Niente." Ripeto senza voltarmi a guardarlo.
"Smettila di mentire. So quando menti perché io mi comporterei alla stessa maniera."
Fa più male del dovuto. Mi sono illusa che quella persona simile, che Alex stava cercando, potessi essere io.
Io, senza rispondergli, continuo avanti per la mia strada e lui mi si piazza prontamente davanti.
"Alex, non lo capisci proprio quando una persona non abbia voglia di parlare?" Mi lamento.
Lui, allora, si sposta senza fare più protesta.

Alla sera
"RAGAZZI! HO AVUTO UN'IDEA INCREDIBILE!" Esclama Gigi, dopo aver riunito d'urgenza me ed Alex nella sua stanza.
Dopo quel momento successivo all'apertura dei regali, io ed Alex ci siamo ignorati reciprocamente a vicenda, persino a cena, anche se ci trovavamo nello stesso gruppo di persone. Per fortuna nessuni sembra essersene accorta, anche se una parte di me avrebbe voluto che Luigi se ne fosse reso conto così che io possa evitare di dover passare ulteriore tempo con il signor Rina.
Il cantante di Muro non riceve alcuna reazione da parte nostra ed, allora, ci dice: "Certo che potreste mostrare un po' più di entusiasmo."
Io ed Alex, allora, fingiamo un sorriso, mentre il nostro amico ci prende in giro con un "Siete due cause perse".

"Comunque vi volevo dire che avrei in mente l'esibizione perfetta per noi tre allo speciale di Natale." Ci annuncia Luigi.
Il famoso speciale di Natale... Stavo ancora riflettendo su cosa portare. Sicuramente un mio inedito e magari un qualcosa con Carola ma non mi sono ancora decisa.
Io ed Alex rimaniamo fermi immobili pure questa volta.
"Seriamente potreste almeno forzarvi." Ci riprende lui.

Gigi prende il suo Mp3 dalla tasca e mette una cuffietta nel mio orecchio ed una in quello di Alex. Parte una canzone, che conosco fin troppo bene.
"Non se ne parla." Sentenzio dopo una manciata di secondi, togliendomi la cuffietta dall'orecchio.
"Ma il brano è appena partito." Ribatte Strangis.
"So a memoria questa canzone, Luigi. Non se ne parla."

Alex, continuando ad ascoltare la canzone, si rivolge a me con aria di sfida: "Devi visto che te lo sta chiedendo una persona che consideri un tuo amico importante."
Oh, bravo Alessandro. Complimenti. Ora passiamo alle frecciatine.
Gigi mi guarda in attesa di una mia reazione. Non ho nessuna voglia di far sì che la nostra discussione diventi oggetto delle chiacchiere di tutti, com'è successo per le altre volte. Vorrei che almeno per questo giro questa faccenda rimanesse solamente tra me ed Alex.
Sbuffando, mi ritrovo ad acconsentire alla proposta di Luigi, mentre Alex sorride tutto soddisfatto di sé. Quanto vorrei tirargli un pugno su quel sorrisetto.

La mattina seguente
"PRONTI?" Ci domanda Luigi super esaltato.
Io ed Alex rimaniamo in silenzio, come al solito. La verità è che la situazione agli occhi di tutti è uguale ed è per questo che Luigi non riesce a spiegarsi il motivo, per cui pariamo non aver voglia di fare questa canzone insieme. A colazione, per esempio, io ed il signor Rina eravamo seduti vicini e, dunque, a nessuno è venuto il sospetto che sia accaduto qualcosa fra di noi, anche se di fatto non ci siamo rivolti la parola. L'unica, che sa la verità, è Carola, con cui non ho potuto sfogarmi per via delle telecamere ma che ieri mi ha fatto le coccole tutta la sera, fino a quando non mi sono addormentata.

"Raga, seriamente. Almeno provateci." Si lamenta Gigi.
Alex decide di fare qualcosa e gli ruba i fogli del testo del brano dalle mani, affermando: "Dai su. Iniziamo."
Sbuffando, prendo in mano il testo fornitomi da Luigi.
"Come pensi di dividercela?" Gli domando.
"Io, in realtà, pensavo di fare solo da accompagnamento con la chitarra. Credo che le vostre due voci renderebbero bene insieme da sole su questo brano."
"Di fatto, quindi, sarebbe un duetto." Concludo.
Luigi me ne dà conferma, annuendo con la testa. Non poteva scegliere momento peggiore per propormi una cosa del genere. Mi tirerei indietro ma non voglio dare la soddisfazione ad Alex di potermi rinfacciare altre frasi come "Devi visto che te lo sta chiedendo una persona che tu consideri un tuo amico importante"; mi viene il nervoso al solo ripensarci.

Quella macchia nera sul bianco [Alex Wyse-Amici 21]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora