Continuo a rigirarmi nel letto senza riuscire a chiudere occhio. La mia mente continua a visualizzare solo ed esclusivamente un'immagine: gli occhi miei e di Alex che si incrociano durante Best part. Mi basta davvero così poco per mandarmi in tilt e provocarmi l'insonnia?
Stufa, decido di alzarmi e faccio attenzione a non svegliare nessuno. Con mia sorpresa in cucina trovo un'altra persona sveglia come me, Alessandro Rina in persona. Devo darmi un pizzicotto per accettarmi che non sia ancora la mia mente che se lo sta immaginando e che sia effettivamente la realtà."Anche tu sveglio?" Gli chiedo, avvicinandomi a lui, seduto sul divano.
"Non riesco a prendere sonno in nessuna maniera." Mi risponde "E, a quanto pare, non sono l'unico."
"Sono un po' soprappensiero... Continuo a pensare alla puntata di oggi. Non ne abbiamo mai fatto una così. È stato molto..." Lascio a vuoto ciò che volevo dire.
"Emozionante." Completa alla perfezione la mia frase.Mi fa cenno di sedermi accanto a lui e, nonostante la mia titubanza, acconsento. Rimaniamo in silenzio perché nessuno dei due sa bene cosa dire. Negli ultimi giorni ci siamo pressoché ignorati, scambiandoci giusto qualche parola. Non ci siamo neanche detti il perché ce l'avessimo l'uno con l'altra. La cosa più vicina ad un dialogo, che abbiamo avuto, è stato il nostro duetto durante lo speciale di Natale.
"Latte ed Oreo?" Propone come soluzione perché almeno non richiede un discorso ma semplicemente delle azioni.
"Alex, sono le tre di notte." Mi sento di ricordagli.
"Io li mangerei a qualsiasi ora."
Non posso non fare un'espressione stranita per la tranquillità, con cui lo afferma.
"Che ne dici di una semplice camomilla?" Tento di scendere a patti.
Lui annuisce.Mentre io preparo la nostra bevanda, mi domanda: "Allora mi vuoi dire che cosa ti ho fatto?"
Ringrazio il cielo per il fatto che per stare ai fornelli non mi posso voltare verso di lui perché non credo che sarei riuscita a guardarlo negli occhi e a parlare al contempo.
"Non mi hai fatto assolutamente niente." Mi rendo conto da sola che non appaio per nulla credibile.
"Centra il fatto che non ti ho fatto nessun regalo di Natale. Non è vero?" Mi chiede.
Ma no, Alex, da cosa l'hai capito?Io rimango zitta e lui comprende tutto da solo: "Ho indovinato."
Io mi volto per versargli la camomilla, continuando ad evitare il contatto visivo con lui.
"Non hai nulla da aggiungere?" Mi chiede.
Io faccio cenno di diniego con la testa.
"Nulla di nulla?" Mi domanda ancora.
"Da quando hai tutta questa voglia di parlare?" Sbuffo, continuando a guardare verso la mia tazza."Da quando la mia migliore amica ha preso ad ignorarmi." Mi risponde con tranquillità.
Mi viene quasi da sputare la camomilla.
"LA TUA MIGLIORE COSA?" Mi esce un tono più alto di quello che dovrei usare per le tre di notte, mentre mi viene da ridere amaramente.
Alex mi viene vicino, tappandomi la bocca con la mano, ed io non posso fare a meno di notare la vicinanza dei nostri corpi. Sento il suo respiro caldo sulla sua pelle e ciò mi provoca un leggero brivido. Succede, poi, un qualcosa di strano: lui toglie la mano ed indugiamo per qualche istante l'uno ad un paio di centimetri dalla bocca dell'altro. I miei occhi continuano a balzare dalle sue labbra ai suoi occhi ed Alex ha una faccia, che non riesco a decifrare. Non so con quali forze faccio un lungo passo indietro per evitare ulteriore imbarazzo tra noi due."Scusa..." Pronuncio a bassa voce.
Se prima non riuscivo a guardarlo negli occhi, ora mi è impossibile.
"No, scusa me." Con la coda dell'occhio noto che è anche lui in evidente imbarazzo.
Passano dieci minuti, in cui nessuno dei due ha il coraggio di dire qualcosa e continuiamo semplicemente a bere la nostra camomilla. Successivamente mi alzo, diretta verso la mia stanza.
Lui, come al solito, mi ferma con un braccio, domandomi: "Dove vai?"
"A dormire?" Mi sembra abbastanza ovvia come risposta.
"Non fino a quando noi due non ci siamo chiariti."Sono consapevole del fatto che non sia possibile opporsi a lui e, dunque, per la seconda volta acconsento a sedermi vicino a lui sul divano.
"Allora cos'era quella reazione di prima?" Comincia il suo interrogatorio.
Mi ripeto che prima gli rispondo, prima mi lascia andare.
"Ma niente... Mi hai fatto semplicemente molto ridere quando hai detto migliore amica."
Mi guarda con aria confusa.
"Che cosa intendi?"
STAI LEGGENDO
Quella macchia nera sul bianco [Alex Wyse-Amici 21]
Fanfiction"Noi siamo un unico controsenso." Lo guardo ancora una volta negli occhi. Alex sospira, avvicinandosi sempre più a me: "L'amore è un controsenso." Mi risuonano, in quel momento, le sue parole di molti mesi fa. "L'amore è quella macchia nera sul bian...