Quella macchia nera sul bianco [Alex Wyse-Amici 21]

Capitolo 61: Cara Cavalletta

"Cesca, grazie di essere venuta." Lorella parla come se la stessi salvando da un'imminente catastrofe.
"Che succede?" Domando confusa, continuando a spostare il mio sguardo da Alex alla nostra prof, che si trova dall'altra parte del plexiglas.

"Ti ho fatta chiamare..." Intende l'avermi fatta venire appositamente in sala "Perché Alex mi sta facendo ammattire. Tra poco andrò diretta al manicomio. L'unico modo, che mi è venuto in mente per evitarlo, sei tu."

Lei nota che sono ancora più perplessa e continua a spiegarmi: "Deve preparare Sex Bomb per il guanto di sfida ed è sensuale quanto potrei esserlo quando devo fare una visita dal dentista."

Non riesco a trattenermi dal ridere ed Alex rivolge un'occhiataccia sia a Lorella sia a me.
"Alex, permettimi di scherzare dopo questa ora delirante." Gli dice "Fatto sta che l'unico ricordo di quando ho visto Alex per davvero sensuale è quando alle prove ha cantato davanti a te Fever."

Percepisco le mia guance avvampare al ricordo di cosa avesse provocato quella canzone. Mi passo la lingua sulla bocca, provando di nuovo mentalmente il sapore delle labbra di Alex.

"Su dai! Proviamo a vedere se con te funziona, Cesca!" Esclama Lorella.
Alex parte a cantare, fissandomi negli occhi, ma dopo pochi secondi si blocca. Tenta altre volte senza successo.

"Se non funziona nemmeno con Cesca, non so davvero più a cosa ricorrere." Lorella si mette le mani tra i capelli.
La faccia di Alex fa capire che tutto questo non gli venga naturale e che si trovi a disagio.

Trascorso qualche minuto di silenzio, Lorella gli domanda: "Alex ma c'è qualcuno?"
"Ehm... Cosa?" Chiede confuso, passandosi la mano fra i capelli.
"C'è qualcuno a cui puoi dedicare questa canzone?"

Quella domanda fa arrossire sia me che lui. Ad Alex spuntano fuori le fossette ed inizia a guardare da tutt'altra parte.
"C'è? Sì o no?" Lo rincalza lei.

Da questo suo interrogatorio comprendo che non abbiano ancora mandato in onda nei daytime il momento in cui io e Leo ci siamo lasciati e in cui ammetto di provare qualcosa per Alex e che la mia prof non deve averlo visto nemmeno dai monitor.

Realizzo anche che devono aver tagliato dai daytime il momento in cui ho parlato con Chri di Alex, quando è uscito. Il mio cuore cede leggermente, quando mi torna in mente il ballerino.

"Ehm... No... Cioè... Sì... Non lo so." Balbetto il ragazzo.
Non avrei saputo dare una migliore descrizione della nostra situazione. Il bello è che tutto merito mio: sono io che sto esitando ad aprirmi con lui a causa di non so che paura. Ieri notte gli ho anche scritto una lettera ma non trovo mai il momento adatto per consegnargliela.

"Alex, non so che dirti." La nostra prof è disperata.
"Lorella, mi lasci due secondi per parlare da sola con Alex?" Le domando.
"Ti lascio carta bianca."

"Ah, se puoi, chiedi a Maria se questa parte può non essere mostrata nei daytime almeno per questa settimana."
"Se può aiutare a sbloccare Alex, sono disposta a qualsiasi cosa." Accetta e, poi, va a farsi una passeggiata fuori.

Alex si siede per terra, appoggiando la schiena al muro, e successivamente beve un sorso d'acqua.
"Mi vuoi dire che succede?" Gli chiedo.
"Non succede niente."

"Ale, siamo solo io e te. Lo sai che puoi aprirti con me."
Lui mi guarda con occhi trasognati e ripete: "Ale".
So che gli piace il modo in cui io lo pronuncio.

"È che mi sembra di fingere. Non sono io questo, non potrei mai esserlo. Non mi viene naturale... Se lo faccio, è perché sto fingendo." Sembra un piccolo bimbo, mentre parla.

Non vorrei ritirare fuori quella vicenda ma sono costretta a farlo.
"Ma cosa cambia da Fever? Con me eri a tuo agio." Fatico a pronunciare ad alta voce quelle parole, visto che non ne abbiamo mai parlato apertamente.