Capitolo 15: Disturbo?

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"Disturbo?" Riconosco la voce di Alex dall'altra parte della porta.
E che ci fa lui qua?
"No, entra pure." Gli rispondo.
Lo vedo che si tocca i capelli imbarazzato e non accenna a spiegare il motivo della sua presenza qui.
"Qual buon vento ti porta qui?" Domando, non capendo che stia succedendo.
"Non so bene come chiedertelo..." Abbassa lo sguardo verso terra "Mi potresti fare da maestra di danza?"
Scoppio immediatamente a ridere.
"Con tutti i ballerini, che ci sono, ti rivolgi a me?" Chiedo incredula.
"Ehm... Luigi ha pensato che tu fossi la soluzione migliore." Spiega, alzando leggermente la testa ma evitando il contatto visivo.
"LUIGI HA PENSATO COSA?" Mi esce un tono di voce più alto di quello che avrei voluto.
Ripenso a quando due giorni fa mi ha detto che io ed Alex potremmo farci del bene a vicenda.
"Sapevo che fosse un errore." Fa per tornare indietro da dove è venuto.
"Ma aspetta..." Gli dico e lui si blocca nell'istante in cui sta toccando la maniglia della porta "Spiegami per bene che cosa sta accadendo."
Si avvicina lentamente al mio letto e mi porge i testi di tre canzoni: Cu' mme di Mia Martini e Roberto Murolo, Il nastro rosa di Lucio Battisti e Bella di Jovanotti. Comprendo subito quale sia la problematica.
"Immagino che dovrai muoverti un po'." Deduco.
Lui annuisce e afferma: "Luigi, infatti, ha detto che secondo lui eri la persona più idonea a darmi una mano perché puoi aiutarmi a combinare canto e ballo."
Dovrò dirne quattro a quello Strangis.
"Non c'è Spillo per quello?"
"Come sai, sono un caso un po' disperato. Avrei bisogno di lezioni extra."
Alex torna a sistemarsi i capelli.
"Ovviamente gratis."
Lui mi fa cenno di sì con la testa. È incredibile quanto mi paia piccolo ora; non sembra minimamente la persona che, armata di fermezza, circa una settimana fa mi era venuta a raccontare di ciò che Carola aveva chiesto di fare a lui e al suo gruppo.
"Non..." La mia frase viene fermata.
"Ti prego non mi dire che dovremmo ignorarci perché volevo parlarti proprio di questo." Tutt'ad un tratto ha un tono più adulto e deciso "Se ti ricordi, volevo già parlartene una settimana fa."
"Dovrei ricordarmene?"
Gli faccio segno che può sedersi tranquillamente sul mio letto.
"È arrivata Ale e ci ha interrotto ma stavo iniziando una frase..." Allude a un dettaglio che ho completamente rimosso.
"Non mi viene proprio in mente niente."
"Fa niente. Il punto è che vorrei sciogliere il nostro accordo." Annuncia con un tono un filo troppo solenne.
"Alex, lo sai che non siamo nobili. Vero?"
"Dovevi per forza farmelo notare?" Percepisco una punta di dispiacere nella sua voce.
Per la prima volta stiamo riuscendo ad avere una conversazione pressoché normale.
"Posso sapere che cosa ti ha portato a questa scelta?"
È un cambiamento davvero troppo repentino.
"Ma un insieme di motivi... Ho notato che, per quanto ci abbiamo provato, i nostri fan vanno avanti per la loro strada. E, poi, a chiunque raccontassi il nostro patto, apparivo come un decerebrato. Luigi l'ha persino definito follia pura."
Lui è già più rilassato rispetto a prima.
"L'ha detto anche a te?" Chiedo sorpresa.
Lui annuisce.
Cala il silenzio ma lui lo colma prontamente: "A te va bene chiuderla qui?"
È tornato ad avere l'apparenza di un piccolo bimbo.
"Assolutamente sì. Ci tengo anche io a non farmi dare della pazza da tutti quelli con cui viviamo."
Gli vedo abbozzare un sorriso.
Faccio in modo che non rimaniamo zitti un'altra volta e domando: "Ti serve, quindi, il mio aiuto?"
"Se non ti disturbo..." Quasi mi sussurra.
"Devi solo prendere coscienza che i miei metodi sono molto drastici." Lo metto in guardia.
"Drastici del tipo?"
Noto che comincia a preoccuparsi lievemente all'improvviso.
"Drastici del tipo che lo scoprirai, facendo."
D'istinto lo prendo per le braccia per farlo alzare, mentre pure io mi tiro su con le gambe, ma mi accorgo di prendermi troppa confidenza e mi ritraggo subito. Noto che si imbarazza un po' per il gesto e si alza da solo.
"Dovresti solo farmi un favore prima..."
Guarda verso il pavimento.
"Un favore del tipo?"
"Del tipo che riguarda la mia ragazza."
Contro il mio volere rimango a bocca aperta. Inizio a pregare qualsiasi santo per fare sì che non sia una scenata di gelosia. Ritengo di aver già vissuto situazioni estremamente imbarazzanti in queste poche settimane.
"Niente di preoccupante." Cerca di tranquillizzarmi "Vorrebbe semplicemente conoscerti."
Niente di preoccupante? Ma stiamo parlando dello stesso argomento?
"Ti rendi conto di quello che stai dicendo?"
"So che suona assurdo, raccontato da me, ma, se mi lasci spiegare, è più normale di quello che ti puoi immaginare."
Mi metto comoda sul letto, appoggiandomi sul muro e posizionando Sammy sulle gambe.
"Ah ecco il famoso pinguino." Alex nota solo adesso.
"Famoso?"
"Beh Carola ne parla in continuazione. Ha esplicitamente detto che lui e il suo maialino son grandi amici. Anche Serena ci dà dentro e insiste che il tuo pinguino e il coccodrillo di Albe si debbano conoscere."
Mi accorgo da sola quanto tutto questo discorso sia assurdo ma rincaro la dose: "Il mio pinguino si chiama Sammy."
Glielo lancio per salutarlo e lui lo prende al volo.
"È morbidissimo." Si mette ad accarezzarlo "Potrei usarlo come cuscino di notte al posto di quelli scomodi che abbiamo adesso."
"ALEX!" Esclamo.
Sono tentata di dargli un calcio ma mi limito a riprendermi il mio pupazzo.
"Quello che provavo a dirti prima è che la mia ragazza vuole conoscerti perché è diventata praticamente una tua fan. Non fa che dirmi quanto sia fantastico il tuo pezzo e che lo ascolta in loop. Sostiene quasi più te che me. Mi ha chiesto se riuscissi ad organizzare una videochiamata tra voi due, visto che siamo ventiquattro ore su ventiquattro assieme." Ha nuovamente un tono adulto.
Io scoppio a ridere fragorosamente. Io mi ero fatta tutte queste paranoie ed, invece, era solo questo?
"Non è infastidita dal fralex?" Riesco a calmarmi.
"All'inizio un po' più che altro perché improvvisamente si è trovata invasa da messaggi, dove le veniva chiesto se io l'avessi tradita o se ci fossimo lasciati. L'ha iniziata, poi, a prendere sul ridere, vedendo come andava avanti. Ha detto che le ricordiamo un duo disfunzionale medio di comici italiani."
Sorrido per il paragone.
"Mi dispiace per questa situazione. Le persone a volte non sanno rispettare la riservatezza e non violare la privacy altrui. Mi fa piacere che in tutto questo almeno abbia trovato qualcosa di positivo, probabilmente più di quanto siamo riusciti a fare noi."
Lui mi sorride, facendo spuntare le fossette, che colgono subito la mia attenzione.
"Allora videochiamata?" Mi chiede.
"Ma subito?"
Lui non mi risponde ed esce dalla stanza, lasciandomi sola a domandarmi che così io abbia detto di così grave da farlo andare via. Per fortuna rientra poco dopo in camera con un telefono, che deduco sia suo. Non mi sorprende che sia nero, visto che, anche dalla scelta dei vestiti, sembra andare molto a genio ad Alex come colore.
"È già arrivata la tua mezz'ora per il cellulare?" Sono sempre stupita da quanto il tempo scorra così rapidamente.
Lui annuisce. Accende l'aggeggio elettronico e apre Whatsapp. Parte immediatamente una videochiamata con Chiaretta❤️ Inquadra solo se stesso per farle una sorpresa, dando inizio a una situazione, che non mi sarei immaginata potesse accadere.
"Ciao amore!" Chiara, che ha una voce dolce ma che, al contempo, trasmette sicurezza, non indugia a rispondere.
"Ciao tesoro!" Vedo Alex per la prima sorridere come non l'avevo mai visto fare prima d'ora.
"Ti trovo parecchio felice oggi." Anche lei è raggiante in volto.
Devono mancarsi molto a vicenda e posso solo immaginare quanto sia difficile portare avanti una relazione, sentendosi massimo mezz'ora al giorno. La osservo attentamente e constato che sia bella proprio come si vede dalla foto sul suo Instagram. I capelli color castano scuro sono piastrati; è truccata lievemente e il lucida labbra si nota a malapena. Indossa un maglioncino verde molto elegante e dallo schermo non riesco ad intravedere il sotto.
"Ho finalmente l'occasione di parlare con te." Lui le rivolge una frase romantica.
In questo preciso istante mi sento come la candela, che sta in mezzo alla coppietta.
Lui pare accorgersene e mi introduce alla fidanzata: "Oggi ho una sorpresa per te."
Mi inquadra e Chiara, mettendosi le mani davanti alla bocca, esclama: "NON CI CREDO!"
"E, invece devi. Chiara, Francesca. Francesca, quella che è forse la tua fan numero uno." Fa le presentazioni.
Lei lo riprende: "Ma dovevi avvisarmi! Mi sarei preparata per l'evenienza!"
"E come avrei dovuto fare secondo te? Con il telefono che non ho? Con un piccione viaggiatore?"
Io provo a soffocare le mie risate poiché hanno già smesso di essere la coppia romantica di qualche secondo fa.
Chiara non gli presta attenzione e si concentra su di me: "Ciao, io sono Chiara. È davvero un piacere conoscerti."
Ha davvero un sorriso bellissimo.
"Il piacere è tutto mio."
"Come va?" Mi domanda con gentilezza.
"Ti devo confessare che mi fa un po' strano essere in videochiamata con te."
Mi auguro che apprezzi la mia sincerità.
"A chi lo dici." Si mette a ridere "Sto praticamente parlando con l'amante del mio fidanzato."
Basta questo per unirmi alle sue risate.
"Tu, invece, come stai?"
"Super emozionata al momento. È da quando è cominciato il programma che non faccio altro che ascoltare la tua canzone."
Come al solito, non so come rispondere ai complimenti.
"Cosa ti dicevo?" Alex guarda nella mia direzione.
Ops. Mi ero quasi scordata della sua presenza.
"Sono contenta che ti piaccia." Le dico.
"Mi piace? È una droga per me. Sono quasi sul punto di farla dichiarare illegale per non doverla più sentire."
"Ma così mi costringeresti a diventare una criminale!"
Noi due ridiamo insieme e già a primo impatto trovo Chiara super simpatica. Sto riuscendo ad avere un discorso più sensato con lei adesso che con Alex in tutte queste settimane.
"Devo, comunque, farti i miei complimenti. Ci hai messo meno tu a trovare un soprannome per lui in un mese che io in un anno di relazione." Chiara porta avanti la conversazione.
Si nota che stanno insieme già da un bel po' dalla loro complicità.
"Intendi Cavalletta?"
"Esatto. Non avrei potuto trovare parola migliore per descrivere come balla. Ha sempre avuto un po' questa mania di saltellare, anche quando andavamo assieme in discoteca."
"Ma tu non dovresti essere quella che mi difende?" Alex interviene, fingendosi offeso.
Io e Chiara ci guardiamo divertite. Dopodiché chiacchieriamo di vari argomenti: lei mi racconta di quello che studia, ossia moda e art design, ed io mi complimento con lei per i suoi scatti pubblicata su Instagram. È anche una grande appassionata di lingue e scopriamo un amore comune per l'inglese. Le parlo delle mie origini britanniche da parte di madre e di come quasi tutte le estati andassi a Londra per un paio di mesi; lei ammette di invidiare me, come anche il suo ragazzo, per la fortuna che abbiamo avuto ad avere queste parentele inglesi. Le prometto che, una volta finito il programma, la inviterò di certo a casa dei miei zii londinesi. Mi supplica, poi, di cantare una parte di Staordinario, concedendole di vivere un piccolo concerto esclusivo, e mi dice che le sono venuti i brividi.
"Mi raccomando... Cerca solamente di non macchiare più di caffè uno dei miei regali." Mi avvisa con tono scherzoso.
Mi sento improvvisamente in imbarazzo. Non avevo neppure preso in considerazione che la maglia bianca potesse essere un suo dono per il fidanzato.
"Mi dispiace. Non volevo..."
"Ma vai tranquilla. È solo una maglietta."
"Mi dispiace interrompervi." Il ragazzo mi ricorda, tutt'a un tratto, della sua presenza "Ma la mia mezz'ora sta scadendo."
"Uffi... E noi che avevamo ancora così tanto da dirci..." Chiara sbuffa.
Penso anche io "Uffa". Starei a chiacchierare con lei ancora per ore.
"Sarà per un'altra volta..." Alex asserisce "Ciao Chiaretta. Fai una buona giornata. Ci sentiamo domani. Ti amo."
Ti amo. Mi colpiscono sempre queste parole, vista la loro importanza, a prescindere da chi vengano pronunciate e a chi siano dirette.
"Buona fortuna per i prossimi giorni. Ti amo anche io, Ale."
Ale. Non sono tanto abituata a sentirlo chiamare così; è successo qualche volta con Carola ma non così spesso. Mi domando istintivamente se avrò mai una confidenza tale con lui da potermi rivolgere a lui in questo modo.
Quando la videochiamata è finita, gli dico: "Certo che tu e Chiara siete proprio come il sole e la luna. Lei parla un sacco, mentre tu a stento dici due parole."
Lui non pare prendere bene la mia frase perché lo vedo rabbuiarsi. Rimaniamo zitti e lui raccoglie i testi delle sue canzoni dal letto, facendomi cenno di seguirlo. Arriviamo nella mini palestra della casetta.
"Sono tutto tuo." Afferma trionfante.
"In che senso?" Cerco di non sembrare troppo scioccata.
Le sue sono parole potrebbero essere mal interpretate.
Noto che cerca di nascondere l'imbarazzo, accennando un sorriso.
"Intendevo che adesso puoi sottopormi alla tue misure drastiche." Si spiega meglio.
"Sicuro di essere pronto?"
Annuisce con convinzione.
"Bene, allora seguimi."
Faccio partire Il pulcino pio dall'Mp3 dalla playlist dei balli di gruppo. Alex sbarra gli occhi e mi guarda sconvolto.
"Ma che caz..." Si blocca prima di farsi scappare una parola non voluta.
"Se riuscirai a ballare su questo pezzo davanti alle telecamere, riuscirai a muoverti su qualsiasi canzone in puntata." Tento di convincerlo "Ora fai il pulcino come me."
Gli mimo l'animale ma rimane fermo.
"ALEX!" Lo riprendo "Avevi detto di essere pronto."
"Ho ancora una dignità da preservare."
Incrocia le braccia al petto, non mostrando nessuna intenzione di voler ballare. Mi avvicino a lui e gli prendo le braccia per fargliele muovere come ali della gallina e percepisco un brivido corrermi lungo la schiena. Anche lui rimane sorpreso dal contatto e si convince subito ad imitare l'animale.
"Ora il gallo." Lo avviso.
Rimaniamo vicini e facciamo entrambi il gesto della cresta del pennuto. Piano piano si scioglie e, via via con sempre più disinvoltura, imita il tacchino, il piccione, il gatto ed in successione tutti gli esseri nominati nel testo. Vedo Alex divertirsi e lasciarsi andare. Scopro che ha una risata davvero contagiosa perché non riesco a non unirmi a lui. Urliamo, poi, insieme la penultima strofa:

In radio c'è anche un toro
In radio c'è anche un toro
E il toro muu e la mucca moo
L'agnello bee e la capra meee
E il cane bau bau e il gatto miao
E il piccione tru e il tacchino glu glu glu
E il gallo corococò e la gallina cò
E il pulcino pio, e il pulcino pio
E il pulcino pio, e il pulcino pio

Sul finale, dato che si tratta del trattore che schiaccia il pulcino, veniamo l'uno verso l'altro, scontrandoci e cadendo a terra come due sacchi di patate. Finiamo per sdraiarci e lui mi guarda negli occhi gioioso.
"Grazie. Non ridevo così tanto da molto, anche se posso dire ufficialmente addio alla mia dignità."
"Ti avevo messo in guardia sul fatto che i miei metodi fossero drastici."
Lui ride ancora una volta e, poi, ci alziamo tutti e due.
"Amici?" Mi offre una mano da stringere.
"Amici." Gli sorrido, ricambiando la stretta ed avendo il sentore che questo sarebbe stato l'inizio di un legame duraturo.

ANGOLO AUTRICE
✨Buongiorno a tutti✨
Come vi avevo già accennato, mi auguro che questa parte vi abbia soddisfatto abbastanza.
Che ne pensate di Chiara?
Vi sono piaciuti i metodi drastici di Francesca?
Aspetto le vostre considerazioni nei commenti e nei messaggi privati💬
Avete visto il daytime ieri?
Io vi giuro che adoro l'amicizia tra Mattia e Christian e mi è dispiaciuto vedere Chri, che piangeva.
Finalmente abbiamo avuto la lezione Marlù di Alex! Fatemi dire che stava davvero bene con quella bandana blu. Ho riso troppo quando ha iniziato a cantare Rea😂
Buon pomeriggio,
Alyssa💙

Quella macchia nera sul bianco [Alex Wyse-Amici 21]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora