I don't deserve you.

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Ashley

"Adesso che sto bene qui, ho dei problemi con lui." risposi.

Harry alzò le sopracciglia, piacevolmente sorpreso dal fatto che avessi appena inconsciamente ammesso di stare bene lì. Ed era così, stavo finalmente bene.

Non era facile accettare il cambiamento abnorme che la mia vita aveva subito, ma me la stavo cavando meglio del previsto.

Posò entrambe le mani sulle mie braccia. 

"Li risolverete." cercò di rassicurarmi. Alzai il viso e lo guardai. Lui mi sorrise e una manciata di secondi dopo, mi strinse in un abbraccio.

Impiegai qualche istante a rilassarmi sotto al suo tocco, dopo di che ricambiai il gesto.

Non mi importava se rischiavo di mettere a dura prova il mio cuore, il quale era già stato infortunato per troppe volte.

Adesso avevo bisogno di quello. Avevo bisogno delle sue braccia attorno al mio corpo e delle sue parole di conforto. Avevo bisogno di lui.

Alzai il viso e poggiai il mento contro il suo petto. Lui abbassò lo sguardo, alla ricerca del mio.

Ma i miei occhi osservavano un'altra cosa. Le sue labbra, arrossate dal freddo, erano la cosa più perfetta che io avessi mai visto. Il soggetto più bello che avessi mai disegnato.

Quasi inconsciamente, alzai una mano e lui non sciolse l'abbraccio quando posai le mie dita sul suo viso.

Ero sicura che la familiare musica che sentivo risuonare nell'aria, provenisse dal mio cellulare, ancora ai piedi del sedile della sua auto.

Ma al momento non me ne curai. Ero troppo impegnata a percorrere con il dito una linea invisibile attorno al contorno delle labbra di Harry.

Una manciata di secondi dopo, ebbi la fortuna di poterne testare la morbidezza. Mi alzai sulle punte per poterne godere il più possibile.

La stretta delle sue braccia, attorno alla mia vita, si intensificò. Adesso entrambe le mie mani erano sul suo viso e piano, piano si spostavano dietro al suo collo.

Si abbassò ancora, intensificando il bacio e mi attirò di più a sé, annullando di poco lo spazio che ci divideva.

Lo interruppi per riprendere fiato e poggiai la tempia contro la sua guancia. Questa volta sapevo cosa stavo facendo e non mi importava. Volevo farlo e basta.

Mi baciò una guancia e quando mi voltai, trovai nuovamente le sue labbra. Ci sfiorammo solamente e tutto, compresi noi due, sembrò fermarsi. L'unico rumore udibile sembrava essere quello dei nostri respiri irregolari.

Era assurdo come io continuassi a negare a me stessa quello che provavo per lui, quando ogni volta che lo avevo vicino, desideravo baciarlo.

Eppure non ero certa di conoscere a fondo quei sentimenti. Forse ero solamente attratta da lui, poiché era innegabilmente un bel ragazzo. Ma io sapevo che era qualcosa di più.

"Forse dovremmo.." iniziò. Mi schiarii la voce. "Tornare a casa?" chiesi, pentendomi di aver aperto bocca non appena udii la mia voce tremolante fuoriuscire dalle mie labbra arrossate.

"Si, penso di si." mormorò. "Si." mi allontanai e quando riportai il mio sguardo sul suo viso, aveva gli occhi chiusi. 

Stavo per chiedergli se si sentisse bene, quando le sue labbra si schiusero in un sorriso impagabile.

"Andiamo." disse poi, mentre riapriva gli occhi e mi prendeva per mano. Glielo lasciai fare. Lo lasciai attraversare i miei muri senza opporre più resistenza.

Just Forget The World | h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora