Disappointment.

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Ashley

Scivolai dalla presa di Zayn e lo guardai, notando un'espressione piuttosto confusa sul suo viso. Evidentemente non aveva idea di chi avesse appena suonato il campanello.

Uscii dalla stanza, intenzionata ad andarlo a scoprire. Zayn mi seguì e mi sorpassò velocemente lungo le scale. Improvvisamente lo vidi nervoso. Forse, dopo tutto, sapeva bene chi fosse alla porta.

L'aprì e mentre mi avvicinavo all'entrata, lo vidi sforzare un sorriso. "Posso entrare?" chiese una voce maschile. "Si." rispose Zayn, aprendo ancora di più la porta, in modo da lasciarlo passare.

Osservai il mio miglior amico, il quale era teso come una corda di violino. Chiunque fosse, la sua visita non sembrava essere gradita.

Entrò un ragazzo. Appena si accorse della mia presenza, mi squadrò da capo a piedi.

Ero quasi sicura di non conoscerlo, eppure aveva un'aria familiare. Continuava a fissarmi e davvero stava rischiando di farmi innervosire.

Indossava dei jeans larghi, delle scarpe da ginnastica nere, una maglietta verde militare stropicciata e un paio di catene gli ciondolavano sul petto.

Gli piantai gli occhi addosso, chiedendomi quando si sarebbe deciso a distogliere lo sguardo.

Si creò una tensione palpabile, tanto che Zayn, il quale non si imbarazzava mai, fece un colpo di tosse per smorzare l'atmosfera.

"Noi non ci conosciamo." disse, continuando a guardarmi. 

Per fortuna no, pensai. 

Gli occhi di Zayn, scattarono in sua direzione, fulminanti. Si, era decisamente una visita non gradita.

"Josh." disse, allungando una mano. Stavo quasi per stringergliela. Alla fine, non lo conoscevo. Non potevo giudicarlo dall'apparenza.

Ma Zayn mi guardò, chiedendomi espressamente con lo sguardo di non farlo. "Io vado." dissi allora.

Il ragazzo abbassò la mano e rise divertito. 

"Ti chiamo stasera." disse Zayn.

Mi avvicinai a lui e gli baciai una guancia, prima di notare che quel Josh mi fissava ancora e seguiva con lo sguardo ogni mio movimento.

Raggiunsi la porta ed uscii, chiudendomela alle spalle.

Una volta in giardino, percorsi lentamente il vialetto che mi divideva dal cancello. Cercai di non dar peso a quel sesto senso che mi diceva di non andarmene.

Ma alla fine continuai a camminare lungo il marciapiede, diretta a casa. Anche se ero confusa. Non avevo mai visto Zayn così agitato e teso.

Continuavo a chiedermi chi fosse quel ragazzo, quando improvvisamente, il mio cervello elaborò una risposta.

E allora il cuore mi balzò nel petto e mi fermai allarmata. Un secondo dopo, stavo correndo verso la casa da cui ero appena uscita.

Una volta nel vialetto di casa, decisi di provare a vedere se la porta sul retro fosse stata lasciata aperta.

Salii gli scalini della veranda e attraverso i vetri della porta, vidi ciò che temevo di più. Zayn era in piedi vicino alla sedia del tavolo da pranzo. Era fermo, a testa bassa.

Dalla sua espressione potevo capire che c'era qualcosa che non andava. Zayn non si sottometteva a nessuno. Josh, davanti a lui, gli intimava di dargli i soldi.

Fino a quel momento avevo sperato di essermi sbagliata, ma adesso ne avevo la certezza. Zayn non era affatto uscito dal giro e adesso, gli stavano chiedendo i soldi fruttati dallo spaccio.

Just Forget The World | h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora