"Pensavo molto peggio, come benvenuto. Mia madre è stata quasi civile e i commenti sarcastici erano veramente molti di meno rispetto quello che mi ero asp-" Henry si trovò un cuscino in faccia e si bloccò sul posto con l'oggetto in mano.
"Cosa stai facendo?" Cirilla aveva la tunica stretta al petto per coprirsi quando Henry affiorò da dietro il cuscino per guardarla crucciato.
"Mi preparo per la notte, non è ovvio?" Cirilla salì sul letto e tenne la stoffa davanti a sé.
"Questo lo vedo, ma perché non sei nella tua stanza?"
"Perché dovrei?" Cirilla sollevò gli occhi al cielo. Doveva proprio spiegargli tutto.
"Te l'ho detto, non possiamo dormire insieme fino al giorno del nostro matrimonio. Adesso vattene prima che ti becchino qui dentro e scoppi uno scandalo gigantesco.""Non credo che a qualcuno interessi se passo o meno la notte con la mia futura sposa." Replicò Henry togliendosi i calzari e sfilandosi la camicia.
Cirilla sbuffò e gli tirò un altro cuscino. Colpendolo alla testa e facendolo rimbalzare fino alla porta.
"Smettila, Henry. Hai promesso che ti saresti comportato bene. Tua madre mi odia già, non darle ragione per aver ragione." Per tutta risposta, Henry si arrampicò sul letto e Cirilla indietreggiò contro la spalliera con gli occhi spalancati.
Le spalle bianche e candide erano visibili e Henry stava iniziando ad eccitarsi nell'immaginare come il corpetto teneva bene quei seni che lo facevano impazzire.
"Ho promesso che non avrei dato scandalo. Non ho mai detto che avrei lasciato freddo il tuo letto, non è forse mio dovere tenerti al caldo e proteggerti da chiunque voglia usurpare il mio posto al tuo fianco." Henry la tirò per le caviglie finché non fu completamente sdraiata. Aveva quel sorriso provocatorio che fece accapponare la pelle di Cirilla.
"E chi mi proteggerà da te che tenti di carpire la mia virtù sotto il tetto dei tuoi stessi genitori?"
Henry si allungò su Cirilla così che i loro corpi coincidessero nei posti che importavano.
"Per quello, amore mio, temo di non poterti aiutare." Cirilla fu veloce e gli bloccò il mento con entrambe le mani e con forza lo costrinse a mettersi seduto, con grande disappunto di Henry.
"Adesso mi ascolti, principe." Henry le stava mettendo il broncio quando l'occhio gli cadde sul corpetto stretto e dimenticò di essere indispettito. La fanciulla schioccò le dita riportandolo a guardarle il viso.
"Henry, non dobbiamo rovinare questa cosa. Hai capito?""Henry!" strillò Cirilla quando ancora aveva perso il contatto con i suoi occhi. Cirilla scese dal letto e afferrò la vestaglia chiudendola con ostinazione prima di tornare ad affrontare Henry.
"Come, scusa? È difficile ascoltarti mentre ti immagino completamente nuda" Cirilla lo colpì dietro la nuca con la mano e lui si massaggiò il punto ritornando serio.
"Niente intercorsi di nessun tipo finché non ci saremo sposati." Sentenziò e a Henry sembro di aver sentito la sua pena di morte scivolare dalle labbra di Cirilla e la guardò con quegli occhi da cucciolo ferito.
Cirilla si rifiutò di cedere.
"Posso almeno dormire nel tuo letto?"
"Prometti di tenere le mani apposto e di andartene prima che sorga il sole?" Henry stava per protestare, Cirilla gli posò le mani sulla bocca e lui si fermò.
"Prometti, altrimenti non avrai nemmeno quello."
Il ragazzo strinse le sopracciglia in totale scontento.
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[3]Stjerne - La dea delle stelle [hs] - AU - Mature
RomanceSentiva il muro freddo alle spalle e le mani le facevano male per la presa ma stava godendo oltre ogni immaginazione e non solo per la bravura di Henry ma perché lo aveva dove desiderava e lui non si faceva problemi ad amarla d'innanzi a chiunque. S...