Cirilla fece una fatica pazzesca a rimettersi in piedi eppure era al fianco di Henry durante la bellissima rappresentazione circense che le loro maestà avevano organizzato. I due stavano parlando fitto tra di loro quando Meria si avvicinò e schiarendosi la gola, li interruppe.
"Cosa?" chiese Henry confuso nel vedere sua sorella corrucciata e quasi scandalizzata.
"Dovete smetterla." Aggiunse indicando prima il fratello poi la sorella. Il principe scozzese aveva un sopracciglio sollevato e guardava eloquentemente la sua compagna.
"Cosa?" ripeté Henry come inebetito.
"Di parlare tra di voi in una lingua straniera. Ci escludete dalla conversazione e non è educato."I due cominciarono a battere le palpebre guardandosi confusi.
"In che senso?"
"Non ve ne siete nemmeno accorti?" intervenne il principe scozzese sorridendo divertito. "Stavate parlando in quello che ritengo essere norvegese, data la provenienza di sua maestà." Meria annuì secca e offesa e la meraviglia sul volto dei due fece capire ai ragazzi che non lo avevano fatto di proposito.
"Che succede? Cosa sono queste facce?" domandò il re coinvolgendosi senza essere stato invitato.
"Stavo appunto dicendo a Henry che lui e Cirilla hanno questa tremenda abitudine di parlare tra loro in norvegese e alcune volte escludono gli altri che non posseggono la conoscenza della lingua."Il padre di Henry con un movimento della mano diede ragione a sua figlia.
"Sì, ultimamente lo fate molto spesso."
Cirilla arrossì, non se ne erano nemmeno accorti. Non ne erano proprio consapevoli. Era stato così naturale che persino Henry l'aveva adottata come lingua principale. Si domandò quando avessero iniziato e se quella era la ragione per cui lui era migliorato così velocemente.
"Abitudine," si giustificò Henry e i ragazzi risero guardando la faccia spaesata di Cirilla. Adesso doveva trovare un modo di accorgersene o avrebbero continuato per sempre.
Cirilla e Henry presero a discutere di nuovo e Meria alzò gli occhi al cielo esasperata.
"Lo state facendo ancora!"
Mentre rimuginavano sulla questione, sua maestà il re attirò l'attenzione di tutti per un annuncio.
Cirilla strinse il braccio di Henry e lui ricambiò portandosela più vicino.
"Grazie a tutti per aver partecipato a questa settimana di eventi, io e sua maestà la regina, abbiamo deciso di comune accordo di anticipare il matrimonio del nostro diletto figlio e della mia adorata figlioccia nei primi giorni di giugno."
Tra due settimane, quindi? Cirilla era contenta.
Tutti applaudirono, contenti di non doversi fingere scandalizzati dal comportamento dei due promessi sposi.
"Due settimane. Saranno lunghe." Ammise Henry e Cirilla fece spallucce.
"Abbiamo che fare per attenderle." E ammiccò al ragazzo che per poco non la trascinò di nuovo lontano dalla folla.
"Smettetela!" si lamentò Meria. Avevano ancora parlato in norvegese?
"No, state facendo di nuovo quella cosa che poi vi fa sparire dietro qualche angolo e dare spettacolo. Francamente, è imbarazzante."
Oh, pensò Cirilla nascondendosi il volto tra le mani.
"Quando sarai grande, spero tu possa gioire della stessa cosa." Rispose il principe prendendola in giro. Meria divenne dello stesso colore dei suoi capelli mentre lo scozzese beveva per non rispondere.
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[3]Stjerne - La dea delle stelle [hs] - AU - Mature
RomanceSentiva il muro freddo alle spalle e le mani le facevano male per la presa ma stava godendo oltre ogni immaginazione e non solo per la bravura di Henry ma perché lo aveva dove desiderava e lui non si faceva problemi ad amarla d'innanzi a chiunque. S...