Ho scritto un colpo di scena, che boh
Dopo averlo messo a letto, Cirilla chiuse a malapena occhio domandandosi cosa ne sarebbe stato di lei. Avrebbe dovuto dire addio a Mane per sempre? L'avrebbero fatta muovere dall'Inghilterra almeno per salutare quelli della sua terra?
Non lo sapeva.
Quello che sapeva era che, la mattina presto, Meria la mandò a chiamare e fu grata della distrazione. Lasciò a Henry il rimedio che Margaret le aveva insegnato contro la sbornia, e raggiunse le camere private della principessa in sottoveste e veste da camera, sentendosi così sfinita da non avere il coraggio nemmeno di provare a vestirsi.
Meria era a letto che sorseggiava quella che pareva una tisana, Cirilla si sedette alla poltrona che avevano adagiato per lei accanto a letto e prese una mano calda della sua sorellina.
"Come vi sentite, Meria?"
"Scombussolata." Ammise abbassando la tazza che Margaret fu veloce a far sparire dalla loro vista prima di offrirne una a Cirilla.
"Voi piuttosto, avete un aspetto orribile."
"Ho avuto una nottataccia." Confessò Cirilla massaggiandosi la nuca.
"Mi hanno riferito che ieri Henry ha bevuto molto. Non è da lui un comportamento del genere." Lo sapeva anche Cirilla, ciononostante, non poteva farci molto. Era sconvolto, se ripensava a come era scoppiato a piangere, il suo istinto era di fare marcia indietro e tornare a vegliare su di lui.
"Abbiamo bisticciato un po', ma nulla di grave." Cirilla abbozzò un sorriso e si volse verso Margaret per chiederle un po' di latte nella tisana ma la donna aveva lo sguardo così fisso su di lei, Cirilla cambiò idea e si rivolse a Meria.
"Immagino mi abbiate chiamato per parlare di quello che è successo ieri?"
"Sì e seppure me ne vergogno, non desidero parlarne con mia madre o con nessun altro. So che voi manterrete il segreto e siete affidabile, Cirilla. Quindi vi prego di non giudicarmi quando vi dirò che ieri mi sembra essere stato un mezzo disastro. Non so bene come funziona tutto ciò, ma sono sicura di non aver provato quella cosa che avete voi con mio fratello."
Per Mane, intendeva l'orgasmo?
Aiuto, pensò Cirilla.
"Be', si manifesta in modi diversi a seconda della donna." Spiegò con pazienza Cirilla. "Non si gioisce mica alla stessa maniera, Meria. Magari voi lo avete sentito in maniera, più sobria."
"Non lo so, Cirilla. Non ho sentito granché, a parte un immenso dolore nel basso ventre e qualcosa che si muoveva tra le pieghe del mio corpo."
Meria si rese conto di quello che aveva appena detto e si coprì il viso per l'imbarazzo.
"Non dovrei dirlo, sono cose private tra marito e moglie. Che disastro."
Cirilla sorrise alla ragazza e le posò una mano sul ginocchio anche se lei non poteva sentirla, realizzò dopo.
"Meria, non preoccupatevi. Io vi ho raccontato di quella volta con Henry. Siamo in un posto sicuro e nulla di quello che mi dite, arriverà alle orecchie di nessuno, nemmeno di vostro fratello, ve lo prometto. Adesso, raccontatemi tutto dall'inizio."
A quanto pareva, il problema principale era che sua altezza reale si era compiaciuto da solo e non aveva pensato a sua altezza la principessa. Era stato frettoloso, complice il fatto che erano in una stanza piena di gente e voleva finirla il prima possibile. Era comprensibile, Cirilla non gliene fece una colpa.
"CI sono molte cose che una donna può fare, per pensare a sé stessa." E Cirilla spiegò a Meria come farlo. La fanciulla, rimase esterrefatta e le disse, in totale innocenza.
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[3]Stjerne - La dea delle stelle [hs] - AU - Mature
RomanceSentiva il muro freddo alle spalle e le mani le facevano male per la presa ma stava godendo oltre ogni immaginazione e non solo per la bravura di Henry ma perché lo aveva dove desiderava e lui non si faceva problemi ad amarla d'innanzi a chiunque. S...