Capitolo 152

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"è un piacere maestà. se volete seguirmi la corte le ha preparato un regalo." Cirilla si sollevò dal tavolo a fatica, Henry le offrì il braccio e con la mano sul suo, si incamminarono al piano di sopra nelle stanze reali. Cirilla fece molta fatica ad entrare nella camera di suo padre, ma quando ci mise piede, era completamente diversa. Non sapeva se le dava fastidio o se ne fosse sollevata. Dopo Tristan, probabilmente la seconda.

Avevano ricambiato tutti i mobili, le tende e i quadri. Nello studio la gigante cartina di Mane era ancora lì, ma sul camino c'era un ritratto bellissimo di Henry e Cirilla, con Henry che indossava la bellissima corona da principe e lei quella da regina, vestiti da Mane e Sol che si baciavano.

Era realistico fino all'inverosimile e chi aveva disegnato i vestiti aveva centrato in pieno. Erano identici a quelli che avevano il giorno del compleanno di Henry.

Liv si asciugò le lacrime sul grembiule intanto che il consigliere faceva portare dalla servitù una serie di abiti in stile mannese, quindi molto succinti e provocanti. Cirilla non li riconobbe così' dovettero spiegarglielo.

"Sono i vestiti di vostra madre, di quanto era incinta, per essere precisi. Li abbiamo conservati perché non si sa mai e alla fine abbiamo avuto ragione a farlo. Lei lo diceva sempre, che le sarebbe piaciuto che li aveste voi. Anche perché quei corsetti inglesi non sono appropriati nelle vostre condizioni." Cirilla abbassò lo sguardo confusa e Henry si morse il labbro per non ridere prima di sussurrarle all'orecchio.

"Sono troppo stretti."

"Stai dicendo che sono ingrassata?"

"Tu, per nulla. Ma il tuo seno..." Cirilla avvampò e doveva ammetterlo, era a malapena contenuto. Se respirava profondamente, le si sarebbe potuto vedere un capezzolo se non faceva attenzione.

Cirilla ringraziò la sua corte e promise che domani avrebbe fatto un giro nei villaggi per vedere i progressi fatti personalmente.

Li lasciarono soli e Cirilla cominciò a disfarsi del corsetto che le stava stringendo il petto. Henry la aiutò con due colpi e lo gettò nel camino.

L'abito celeste chiarissimo con i ricami bianchi fatti di pizzo che le porse, le stava a pennello. Aveva delle rose fatte di perle sotto il seno e file di gioielli che pendevano dalla cintura sopra il ventre che andavano sulle spalline dall'effetto sfilacciato.

Era una visione, sembrava un elfo quando poi si sciolse i capelli intrecciando solo delle ciocche.

"Molto meglio." Esordì Henry facendola girare intorno. Sembrava una nuvola soffice e morbida. Se non fosse che il seno era completamente in evidenza e le tre file di perle che legavano le due spalline del vestito che le si poggiavano su lo mettevano ancora più in risalto.

"Mane ti dona." Le mormorò Henry baciandole una tempia, Cirilla fece un giro su sé stessa e poi lasciò che le braccia le cadessero sul collo di Henry tirandolo a sé.

Lui le accarezzò la schiena scoperta e lei ebbe un brivido.

"Lo hai appena messo."

"Bè, il ricordo di come toglierlo è più fresco." Scherzò Cirilla facendo ridere Henry, che cominciò ad baciarle il collo per poi scendere.

"Sarai la mia morte." Sussurrò contro la pelle che divenne ricoperta di pelle d'oca.

Mentre Henry le stava per abbassare una spallina di seta, bussarono alla porta e Cirilla sbuffò facendolo ridere.

"Sì?"
"Maestà, il re di Svezia è qui per porgere i suoi omaggi alla nuova regina di Mane."

"nuova? Sono regina ormai da quasi sei mesi." Borbottò Cirilla sistemandosi il vestito per aprire la porta.

[3]Stjerne - La dea delle stelle [hs] - AU - MatureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora