Bellissima famiglia

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R* Poi improvvisamente Paula è entrata nella nostra stanza.

P: mamma, papà?
P: Cosa fai a letto?
S: Beh, ho preparato la colazione a tua madre, ne ho una anche per te.
P: Posso accoccolarmi con te?
R: Certo, vieni qui.
S: Ti porto la colazione.
P: Va bene.

R* Paula si è avvicinata a me e ha iniziato a coccolarmi. Le ho messo la mano addosso e lei ha messo la testa su di me.

P: Mamma, perché ieri piangevi?
P: Papà ti ha fatto qualcosa?
R: No certo che no, in realtà era proprio l'opposto, cercava di calmarmi.
P: Va bene, ma perché stavi piangendo?
R: Non è importante, ok?
P: Va bene.
S: Ho portato la colazione.

S* Sono entrato nella nostra camera da letto e c'erano i miei due raggi di sole sdraiati sul letto a coccolarsi.

S: Posso accoccolarmi anch'io con te?
P: Sì, vieni qui papà.

S* Sempre quando Paula mi chiama papà mi sento una vera parte della famiglia. La amo come la mia, sono entrambi i miei amori, non permetterò a nessuno di far loro del male.

R* Sergio si è avvicinato e ci ha abbracciato da dietro. Mi sentivo così al sicuro e penso che Paula si sentisse allo stesso modo. Ci siamo abbracciati per un minuto, ma poi è arrivata Mariví.

M: Sei una bellissima famiglia, vi farò una foto. Devo solo trovare il telefono.

R: Vai ad aiutare la nonna?
P: Certo

R* Paula ha lasciato la stanza e io e Sergio abbiamo iniziato a coccolarci. Non è successo molto durante questa giornata. Stavamo giocando, correndo per la spiaggia, nuotando, diciamo solo che ci stavamo godendo la vita familiare.

*Il giorno successivo*

S* Mi sono svegliato e Raquel non era sdraiata accanto a me. Ho iniziato a cercarla. L'ho trovata in bagno.

S: Buongiorno tesoro, stai bene?
R: Sì, è solo nausea mattutina.
S: Fammi entrare, ti aiuterò.
R: Ma sembro una merda.
S: Non mi interessa, ti amerò per sempre.

S* Raquel ha aperto la porta, l'ho aiutata e in pochi minuti siamo scesi al piano di sotto a fare colazione.

R: Oggi abbiamo quell'appuntamento dal dottore.
S: Sì, so che andrò a prepararmi.
R: Va bene anche a me.
P: Buongiorno
S: Buongiorno tesoro, oggi starai a casa con la nonna e quella bella signora ok?
P: Va bene
S: Devo prepararmi ora.
P: E dove vai?
S: Beh, dobbiamo vedere un medico ma non preoccuparti, è solo un normale controllo.
P: Va bene

S: Sei pronta tesoro?
R: Sì, sto arrivando.

S* È venuta al piano di sotto bellissima come sempre, l'ho baciata e le abbiamo detto che la amo.

S: ti amo.
R: Ti amo anch'io.
S: Dobbiamo andare, Paula sii buona con la nonna.
P: Sì, non preoccuparti.
R: Ciao.
P: Ciao mamma, ciao papà.
M: Ciao, non preoccuparti, mi prenderò cura di Paula.
S: Ciao, torneremo tra poche ore.

*All'appuntamento dal medico*

S* Eravamo seduti nella sala d'attesa, mi sentivo davvero a disagio, non sono mai stato da questo dottore e non mi sentivo molto bene, ma dovevo essere forte per Raquel.

R: Non c'è bisogno che tu mi nasconda che sei imbarazzato da me.
S: Non mi sento a disagio.
R: Certo, ma lo sai che ti conosco troppo bene vero?
S: Beh, sono un po' imbarazzato, ma rimarrò forte per te.
R: Non importa se vuoi puoi aspettare fuori.
S: No, non ti lascerei mai passare da sola una cosa del genere.
R: Va bene, non voglio che ti senta a disagio.
S: Va bene.

Infermiera: Ok, signor Marquina e signora Murillo, voi siete i prossimi.

Serquel's Baby (tradotta) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora