Maria: Cosa? Tu sei il Professore!"
S: "Te l'avevo detto..."
María: "Allora, sei il criminale più ricercato in Spagna e vivi con mia sorella?"
S: "Beh, sì."
María: "Raquel, come sei arrivata qui? Come sei finito con questo criminale?"
R: "È una lunga storia..."
María: "Quindi mi stai dicendo che sei fidanzato con il criminale e non ti interessa?"
R: "No , Io no..."María: "Questo non è giusto!"
R: "Cosa intendi con questo non va bene!"
María: "Ti farà del male".S* Queste parole mi hanno colpito, come potrei mai ferire questa bellissima donna bellissima, di cui sono così innamorato? Voglio fare esattamente il contrario, voglio proteggerla.
Voglio tenerla tra le mie braccia e portare via tutte le sue paure, voglio solo baciarla e abbracciarla. Voglio darle tutto ciò che si merita.R: "Non lo farà."
María: "Come fai ad essere così sicura, eh?"
R: "Vivo con lui da due anni e non ha mai fatto niente né a me né a Paula".
María: "Ma è lui è un criminale".
R: "E non mi interessa, purché lui mi ama e io amo lui."
María: "Anche tu amavi Alberto".
R: "Questo è diverso."
Maria: "Come?"
R: "Non mi sta abusando, non mi picchierebbe mai e io non ho paura di lui. Infatti ieri mi ha fatto il miglior regalo di compleanno di sempre. Sono così innamorato di quest'uomo, mi ha accettato così come sono, ha accettato la mia famiglia".S* Quando ho sentito queste parole, non ho potuto fare a meno di arrossire. Non vedevo l'ora che Raquel diventasse mia moglie, era così forte. Poteva proteggere la sua famiglia e io amavo questo lato di lei.
Tokyo: "Va bene, gliel'hai detto, ora posso ucciderla."
S: "Tokyo, ho detto di no."
Tokyo: "Va bene..."
S: "Per favore ragazzi, andatevene, dobbiamo superare tutto questo come una famiglia."
Tokyo: "Va bene..."
Tokyo: "Ciao."S* Tokyo e Stoccolma se ne sono andate ed eravamo solo noi, la nostra famiglia e la sorella di Raquel. Stavano litigando per un po', non sapevo cosa fare, non potevo dire a Raquel di fermarsi, perché io avrei fatto lo stesso, non volevo dire al nostro ospite di fermarsi. Ero così perso nella loro discussione, non aveva nemmeno più senso, poi è arrivato il mio salvavita.
P: "Papà, perché stanno litigando?"
S: "Non lo so tesoro, non lo so..."S* Paula si è avvicinato a me e mi ha abbracciato. Mi sono seduto e l'ho abbracciata. Poi mi ha sussurrato all'orecchio.
P: "Si fermeranno, vero?"
S: "Lo spero."
S: "Mi aiuterai a preparare un pranzo?"
P: "Certo."R* Dopo tanto tempo di litigare ci siamo fermati improvvisamente, ho capito che Sergio non c'era più e anche Paula. Non dissi niente e andai a cercarli. Li ho trovati in cucina, Sergio insegnava a Paula a cucinare, le mostrava tutto con calma, poi Paula ha preso la farina ed è iniziata la grande guerra.
S: "Quindi, vuoi iniziare una guerra eh."
P: "Sì, giochiamo alla guerra."
S: "Va bene, ma non ti lascerò vincere così facilmente."Ridevano e giocavano, non si rendevano nemmeno conto che la farina era ovunque e che erano tutti bianchi. Ero così felice, li guardavo giocare, ridevano, Paula prendeva davvero Sergio come il suo vero padre. Paula è sempre stata quel tipo di bambina a cui piaceva molto giocare, ma non ha mai giocato con Alberto. Sergio è il suo vero papà, si prende cura di lei, tenendola d'occhio. Stavo solo sorridendo e guardandoli. Improvvisamente ho sentito qualcuno che mi toccava la spalla. Era mia sorella.
María: "Sembrano felici".
R* Mi sono voltato verso mia sorella e l'ho guardata."
R: "Lo sono."
María: "Mi dispiace tanto per prima, avevi ragione, sembra un brav'uomo".
R: "Lo è, Alberto non ha mai giocato con Paula così".
Maria: "Lo so..."S* Ci stavamo divertendo in cucina, stavamo preparando il cibo, ma tutto è finito in una grande guerra con la farina. Dopo un po', mi sono guardato intorno e ho visto Raquel che ci osservava. Paula se n'è resa conto non appena siamo andati da sua madre.
P: "Mamma!"
R: "Ciao tesoro."
P: "Hai smesso di litigare?"
R: "Sì, l'abbiamo fatto."
P: "È fantastico, adesso mi cambio i vestiti.R* Paula mi sorrise e andò nella sua stanza. Poi è arrivato Sergio".
S: "Ciao."
R: "Ciao."
S: "Allora, com'è andata?"
R: "Beh, sei riuscito a spiegarle che sei un brav'uomo."
S: "Io?"
*Raquel ridacchia*
R: "Sì, ti stavamo guardando per un po'."
S: "Oh davvero..."R* Sergio si è avvicinato a me e l'ho guardato negli occhi. Mi sono perso nei suoi profondi occhi marroni. Lui mi baciò lentamente e io ricambiai il bacio.
María: "Ehi, piccioncini, sono ancora qui"
S: "Oh, giusto, scusa".
María: "Mi dispiace per come mi sono comportata prima, vedo che ami davvero Raquel e non le farai del male".
S: "Grazie, sono contento che stiamo bene ora."
S: "Vado a finire il pranzo."R* Sergio tornò in cucina. Ci ho pensato un po' e poi ho deciso di dirglielo. Merita di sapere che sono incinta, merita di sapere che sarà di nuovo una zia.
R: "Devo dirti una cosa..."
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Serquel's Baby (tradotta)
Fiksi PenggemarQuesta è una storia di fantasia, che continua dopo il serial LCDP (La Casa de Papel). Non leggerla se non hai ancora guardato LCDP. Questo accade subito dopo la seconda rapina ed è finzione su Sergio e Raquel CREDITI: Kaja_is_here