Sergio, ti amo

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Dottore: "Lei è stabile, ma non sappiamo cosa accadrà".
S: "Per favore, dimmi che non è in coma."
Dottore: "Non lo è."
S: "E che ne dici del bambino, va bene?"
Dottore: "Il bambino dovrebbe stare bene, ma non lo sappiamo per certo. Poiché è in una fase iniziale della gravidanza, non dovrebbe influire sul bambino".

S* Queste parole mi hanno calmato, oh Raquel, dolce Raquel. È tutta colpa mia, per favore perdonami. Non posso vivere senza di te, sei la luce nell'oscurità, la mia casa. Piangevo come un bambino, ma non mi importava. Ho iniziato a parlare con lei.

S: "Raquel, per favore perdonami, è tutta colpa mia."
S: "Ti amo così tanto, voglio stare con te per sempre. Non posso vivere senza di te."

S* Le ho tenuto la mano e ho iniziato a piangere ancora di più. La amo così tanto. Non può morire, non glielo lascerò.

R* Ricordo che ero sdraiata su una specie di letto, mi faceva male tutto il corpo e non riuscivo a muovermi. Poi all'improvviso ho sentito Sergio. Era lì. È venuto per me. Certo, non ero più arrabbiato con lui, non ci stavo pensando. Stavo pensando solo a lui, ho bisogno di combattere per lui e per il nostro bambino. Non ha mai pianto tanto come adesso. Mi voleva davvero bene. Ho provato a parlare, ma ero così debole. Dopo un po', ho aperto gli occhi. Ho provato a parlare ancora, non ho detto molto, ma ci ho provato davvero.

R: "Sergio..."
S: "Raquel!"
R: "Fa male..."
S: "Mi dispiace tanto, è tutta colpa mia, non avrei dovuto lasciarti guidare a casa da sola. Mi dispiace tanto di non avertelo detto. Avrei dovuto essere un ragazzo migliore. Ti amo così tanto.

S* Stavo guardando negli occhi di Raquel, ho pianto e non riuscivo a respirare. Non l'ho mai vista soffrire così tanto prima, anche quando pensavo che fosse morta non l'ho vista morire, non l'ho vista soffrire. Era qualcosa di diverso guardarla negli occhi e vedere il suo dolore. Posso dire che ho sentito quel dolore con lei. Era così debole. Era così ferita, solo per colpa mia. Farei qualsiasi cosa per portare via il suo dolore.

S: "Mi dispiace tanto..."

S* l'ho ripetuto più e più volte.

R: "Non è colpa tua..."
S: "Lo è, avrei dovuto dirtelo. Non avrei dovuto lasciarti guidare la macchina e tornare a casa da solo."

R* Si stava ancora scusando, non sapevo perché. Sì, mi ha mentito, ma quell'incidente non è stata colpa sua. Ha cercato di fermarmi. Mi ha detto di stare attenta, ma non lo sono stata. Ho visto quanto fosse triste, a causa mia. Io lo amo così tanto.

R: "Ti amo."

S* Ho guardato Raquel, lei mi ama. Non sapevo cosa avesse detto perché era diventata così debole, ma non mi importava affatto. Era tutto ciò a cui stavo pensando. Stavo pensando a quanto la amo. Come non voglio perderla, come non permetterò a nessuno di farle del male. Lei è tutto per me.

S: "Ti amo anch'io."

S* dissi piano, lei cercava di sorridere, non riusciva a sorridere molto, ma l'ho visto, il mio cuore si scioglieva, anche se era ricoperta di sangue, anche se non si sentiva affatto bene. Era ancora così bella, era ancora un angelo. La stavo guardando profondamente negli occhi, ho sentito quanto sia felice che io sia qui.

R* Mi ha detto che ricambia il mio amore. Ho provato quella grande sensazione. L'ho sentito solo con lui, è quello con cui voglio passare la mia vita. Ci stavamo guardando, ma poi è entrato il dottore.

Dottore: "Va bene, quindi andiamo in ospedale."
S: "Posso restare?"
Dottore: "Sì, certo."

S* Siamo andati in ospedale. Per tutto il tempo, per tutto il viaggio, ho tenuto la mano di Raquel. Il suo tocco mi ha calmato. La stavo ancora controllando. Eravamo quasi in ospedale, ma poi è successo qualcosa. Stavo guardando fuori dalla finestra per un momento perché volevo sapere dove siamo adesso. All'improvviso qualcosa iniziò a suonare. Ho guardato Raquel, non rispondeva.

S: "Raquel? Raquel!"
S: "Dottore, cosa sta succedendo?!"

Serquel's Baby (tradotta) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora