«Vittoria» esclama Luigi accendendosi la sigaretta.
Daniela sorride compiaciuta e fa lo stesso. «Solo una» si giustifica facendo spallucce.
«Non ho detto nulla».
«No, ma l'ho percepito il tuo sguardo giudicante. Lo so che avevo smesso ma... una ogni tanto non mi ucciderà» .
«Mi dispiace se è passato questo, ma credimi non era mia intenzione metterti sotto accusa. Fumo un po' troppo anche io ultimamente, dovrei darmi una regolata» ribatte sincero dando l'ennesimo tiro. "È già la quinta della giornata" pensa.
«Sei stato bravo comunque là dentro».
«Grazie. Non volevo farmi mettere i piedi in testa». Ripensa a Luca: "fai qualcosa in cui credi". È grato di avergli dato retta perché ora si sente come se avesse scalato l'Everest.
«In tutto questo c'è una cosa che volevo dirti. Potrei fare spostare le registrazioni tra due giorni e lasciarti così il tempo per tornare dai tuoi in Calabria». Luigi incredulo la abbraccia in maniera goffa e impacciata. «Grazie Dani».
Lei ride: «Spostati prima che qualcuno ci fotografi ed esca su Chi "Tra Luigi e la manager è amore"». "Beh, dovrebbero essere fantasiosi, potrebbe essere mia madre".
«Non esiste mai cattiva pubblicità» scherza lui.
«Guarda caso però hai combattuto per avere il videoclip esattamente come lo volevi tu». Effettivamente si, aveva combattuto e ci era riuscito. Erano usciti dalla sala riunione elaborando nel dettaglio un concept totalmente diverso da quello che la casa discografica inizialmente proponeva. Martini, forse un pò schifato, aveva illustrato i cambiamenti che sarebbero stati effettuati: niente macchine, niente ragazze provocanti che si strisciano su di lui, niente esibizionismo.
«Sono fiero di me».
«E io lo sono di te. Inizialmente temevo, quando sei uscito dalla stanza, che Rossi sarebbe esploso, invece tutt'altro, ha fatto subito un passo indietro».
«Vedi? un'uscita d'effetto con tanto di ultimatum: sono un genio» esclama sorridendo compiaciuto.
«Genio, pensa piuttosto a cosa vuoi fare, scendi giù dai tuoi?».
«Certo, quando posso andare?» chiede.
«In teoria anche oggi pomeriggio». Daniela controlla un secondo il cellulare, recuperandolo dalla borsa di YSL nera, e scuote la testa: «No, stasera hai lo shooting per la campagna promozionale dell'EP».
«Prenoto il treno domani mattina allora».
«Ci penso io, non ti preoccupare. Presto o tardi?».
«Presto». Luigi da l'ultimo tiro e sorride. «Non vedo l'ora di tornare»....
È l'ennesimo messaggio proveniente da Rose, quello che legge sul display, mentre aspetta che lo stylist gli mostri i possibili outfit.
Rose: Rockstar ci sei?
Lo ignora, esattamente come aveva già fatto per i precedenti. Non che non voglia vederla, tutt'altro: il sesso con lei è fantastico e per di più lei è molto dolce, ma... una voce nella sua testa da qualche giorno, più precisamente dalla chiacchierata con Alex, gli sta sussurrando che non lei è solo un ripiego, un modo per distrarsi. Non vuole illuderla, non vuole che lei in qualche modo si affezioni a lui, se lui poi non sarà in grado di ricambiare e di darle quello che vuole. «Mi sei mancato» gli aveva detto questa mattina con la sua voce dolce e lui, lui non si era sentito di rispondere che era lo stesso anche per lui. Luigi in questo momento vorrebbe davvero essere in grado di viversi questo rapporto neonato con Rose, con leggerezza e senza pensieri ma è complesso, sopratutto perché ogni minima cosa che lei fa, finisce per ricordargli la sua ballerina. Eppure con Carola non ci potrà essere più niente quindi non può continuare così, deve andare avanti. Rose è bella, simpatica, dolce e sensuale: non le manca nulla. Probabilmente deve solo darsi un po' di tempo, se in futuro vedrà che lei è troppo coinvolta, più di quanto lo sia lui allora agirà di conseguenza. Mosso
da queste considerazioni prende il cellulare e digita sulla tastiera.
Luigi: Ciao Rose, sono un po' impegnato. Ho uno shooting e domani mattina torno in Calabria per un paio di giorni. Possiamo rimandare il tutto al mio rientro? Mi farò perdonare, promesso.
«Ciao! Eccomi qua. Abbiamo un po' di proposte per te» esclama lo stilista entrando nel camerino.
«Ciao. Dimmi tutto». Il ragazzo, sulla trentina, porta un appendiabiti portatile, pieno zeppo di vestiti, ordinatamente appesi sulle rispettive crucce.
«Colore o bianco e nero?».
Luigi ci pensa un secondo e poi risponde con un sorriso: «Consigliami tu».
Dopo una breve chiacchierata e qualche battuta, danno alla luce una serie di outfit, alcuni più seriosi ed altri più estrosi. «Ti lascio cambiare allora» esclama il ragazzo uscendo.
"È davvero molto gentile e simpatico" pensa iniziando a spogliarsi. Il primo degli outfit creati, è caratterizzato da una giacchetta fucsia. La prende tra le mani e sorride.
«...poi fai scendere la spallina» spiega Carola giocosa, ondeggiando sulle punte. Luigi, nella sua giacca fucsia la imita ridendo.
«...sensuale?»
«Exactly».
«Posso?» chiede il ragazzo bussando.
«Certo» risponde Luigi.
«Mancavano gli accessori, scegli quelli che preferisci» esclama restando sulla porta ma allungandogli una scatola, contenente presumibilmente anelli e collane.
«Grazie».
«A te».
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IL MIO SBAGLIO SULLE OSSA
FanfictionE se tutto non fosse così complicato come sembra? "Con fare deciso entra in stanza lasciandolo sull'uscio. «Che fai, hai intenzione di restartene lì a fissarmi allungo?». «Perché, cos'altro vorresti che facessi?» ammicca serio chiudendo la porta ma...