Carola
«Cosa ti affligge Carolina? Di tutto al tuo Romeo».
«Stasera lui canta all'Olimpico» spiega continuando a nascondersi la faccia con le mani.
«Lui?».
«Si, lui».
«Allora che stai aspettando? Cosa fai ancora qua? Vai a prendere un biglietto subito»esclama Marcello concitato.
Carola scuota la testa: «Non mi ha detto nulla, l'ho scoperto da un cartellone pubblicitario».
Il ballerino si zittisce ed inizia a muovere la cannuccia nel bicchierone di caffè ghiacciato. «Beh, però...» inizia tentennando.
«Marci, lascia stare. Non mi vuole vedere, ci sono arrivata da sola».
«Questo non è detto Carola. Io proverei ad ogni modo, al massimo ti godi una serata diversa dal solito».
Lei alza la testa e beve un sorso di caffè. «Ammettendo che ancora ci siano i biglietti e che io ne comprassi uno, Luigi non lo vedrei mai. O meglio, vedrei la sua esibizione e basta. Sarei solo un puntino indistinto in una folla urlante di persone».
«Appunto. Cosa te ne frega? Vai e divertiti».
"Divertiti... mah".
«Che è questa faccia?» chiede Marcello vedendola estremamente dubbiosa.
«Come farei a divertirmi sapendo che lo posso solo guardare da lontano? Sarebbe persino peggio. L'unica sarebbe scrivergli, dirgli che ho visto che è a Roma, e chiedergli se vuole vedermi».
«Fallo».
«Giammai» risponde decisa.
«Allora non risolverai mai nulla, sappilo. Lui non ti scrive, tu non gli scrivi. Siete due deficienti. Lascia che te lo dica» sbotta Marcello che nella foga quasi fa cascare il bicchiere.
«La verità è che a me è sempre importato troppo di lui e lui invece a me ha solo tenuto e basta».
«Guarda, dopo averti conosciuto e aver scoperto la tua storia, ho guardato qualche clip e credimi, come ti guardava... Carola è difficile da spiegare, però i suoi occhi dicevano altro».
Se li ricorda bene Carola gli occhi del suo Gigino, così profondi e particolari: ci sarebbe annegata dentro volentieri.
«Ormai è andata. Devo smetterla di pensarci» sbotta lei. «Ora, raccontami cosa è successo ieri sera con Davide.
«Come vuoi tu, se non vuoi parlarne non insisto. Sappi solo che ti voglio bene Carola e qualunque cosa tu sceglierai io ti supporterò sempre».
«Grazie Marci. Anche io ti voglio un mondo di bene». Carola si allunga per abbracciarlo e lui fa lo stesso. «Sempre e per sempre»....
«Scrivimi quando arrivi a casa» la saluta Marcello mentre sale sull'autobus.
«Certo».
Il bus parte e Carola si avvia a piedi, diretta a casa sua. Siccome a causa delle prove e delle date a Roma, il periodo di permanenza era piuttosto lungo, decise a suo tempo di prendersi in affitto un piccolo monolocale in centro. È in una posizione molto comoda, vicino a dove prova e a pochi minuti con i mezzi dalle attrazioni principiali, in più con la sua bici può andare ovunque. Mentre cammina, ripercorrendo a ritroso la strada che aveva fatto con Giovanni, passa nuovamente davanti al cartellone pubblicitario e si ferma a fissarlo. "Luigi Strangis". Dio se gli manca. È strano come due persone che tanto si sono volute bene, siano finite con il non parlarsi neanche più. La vita alle volte gioca dei brutti tiri, il caso fa allontanare e il destino non rimedia. Ha deciso che questa sera rimarrà a casa con una vaschetta di gelato tra le mani, a guardare quel maledetto concerto in tv. Sicuramente piangerà vedendolo, ne è certa, è sicuramente avrà la tentazione di scrivergli ma non lo farà. Se lo è ripromessa: costi quel che costi lei non farà un passo verso di lui. Ne ha avuto abbastanza di soffrire.
Riprende a camminare e dopo poco raggiunge un portone verde, con le chiavi apre ed entra. L'ascensore è proprio a due passi dall'ingresso, potrebbe anche prendere le scale ma non ne ha voglia quindi prende il pulsante ed aspetta.
Il suo monolocale al terzo piano non è niente di che ma è comunque confortevole. Entrando nota subito che sarebbe ora di dare una sistemata: ci sono un po' troppe cose in giro. Appoggia la borsa sul divano rosso in mezzo alla stanza e si reca in cucina per prendersi un bicchiere d'acqua.
Nella testa dei jeans il cellulare vibra e si ricorda che deve mandare un messaggio a Marci così lo prende e si ritrova una notifica da parte di Cosmary.
Cosmary: Bellezza! Come stai? Chiamami!
È qualche settimana che non la sente effettivamente. Durante il programma hanno instaurato un bel rapporto e Carola le è grata per averla spronata ad imporsi di più, a far sentire la sua voce a dispetto di tutto.
Digita un "Sono a casa" diretto al suo Romeo e poi digita il numero dell'amica.
«Amo! Come stai?» esclama.
«Indaffarata me bene. Tu invece? Mi manchi!».
Cosmary inizia a raccontarle l'ultima settimana per poi concludere dicendo: «Ho una proposta per te e tu non puoi dirmi di no».
«So già cosa vuoi chiedermi e la riposta è no» ribatte Carola decisa.
«Dai ti prego!» la supplica Cosmary dall'altro capo del telefono.
«Non verró stasera con te al concerto, nè ci vedremo dopo se ci sarà Luigi. Non voglio vederlo».
«Dai Carola!».
«No, deve venire da lui. Se non mi vuole vedere io non ho intenzione di prostrarmi ai suoi piedi».
«Ma non lo sai se non vuole vederti. Per saperlo dovresti parlargli, cosa che voi non state facendo».
«Chiediti perché tesoro» ribatte lei.
«Ho capito. Ho un'idea, per lo meno ascoltami e sarai libera di dirmi di no, però ascoltami fino alla fine».
«Ok, va bene» risponde con tono rassegnato.
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IL MIO SBAGLIO SULLE OSSA
FanficE se tutto non fosse così complicato come sembra? "Con fare deciso entra in stanza lasciandolo sull'uscio. «Che fai, hai intenzione di restartene lì a fissarmi allungo?». «Perché, cos'altro vorresti che facessi?» ammicca serio chiudendo la porta ma...