CAPITOLO VI

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Che l'amore non è amore se non ti fa respirare
Perché ogni giorno perso non lo puoi recuperare più
Sarebbe giusto, sì
Ci sto provando ma non ci riesco

«Luigi!»
«Grazie» sospira nel microfono.
«Allora che dici Marco, abbiamo ancora qualche domanda di riserva per il nostro neo vincitore di Amici?» esclama la bionda ruotando sulla sedia, e voltandosi in direzione del suo co-conduttore radiofonico.
«Non saprei... una domanda forse c'è... vediamo se indovini quale Giorgia». La sua voce è ammiccante al punto che è talmente chiaro dove voglia andare a parare tanto da rendere il tutto estremamente noioso.
«Dai, dillo tu» .
«Eh va bene! Allora Luigi, ci hai parlato dei tuoi progetti per la carriera, ma ci sarà spazio per il cuore nel tuo futuro?».
"Questo non me lo aspettavo..." pensa ironico. «Quello che conta più di tutto in questo momento per me è la musica, qualsiasi cosa è secondaria» risponde deciso e ci crede ciecamente.
«C'è sempre spazio per l'amore Luigi! Ricordatelo» esclama Giorgia passando subito la palla a Marco: «Ed è con questo spassionato consiglio, che diamo anche a voi ascoltatori, che salutiamo il nostro vincitore e ci ascoltiamo la nuova super hit del OneRepubblic». Sono una coppia ormai rodata, si vede che funzionano bene insieme quei due due.
«Grazie Luigi»
«Grazie a voi. Sono contento di essere stato qua»
«Ci dispiace non avere tempo per scambiare quattro chiacchiere con te ma il tempo della canzone e siamo subito in onda» Marco gli allunga la mano allungandosi sul tavolo. «Sappiamo che sei in scaletta per il concerto all'Olimpico tra due settimane» aggiunge la donna.
«Si, sono molto contento. È una grande opportunità»
«E tu la coglierai dando il massimo». Luigi sorride e annuisce poi la sua attenzione viene colta da Daniela che al di là del vetro gli fa segno di uscire. «Va bene, grazie ancora e a presto» saluta cordiale.

«Sei stato bravo. Un consiglio però, quando ti chiedono cose personali non sei obbligato a rispondere se non vuoi. Puoi semplicemente dire che in questo momento non ti precludi niente ma hai la testa sul lavoro, oppure "a questo preferirei non rispondere"» . Daniela ogni volta ha sempre consigli su come avrebbe potuto o meglio avrebbe dovuto, rispondere alle domande dei giornalisti e dei commentatori. Oramai ha praticamente un copione di frasi fatte che tira fuori dal cilindro, pochi quesiti lo spiazzano.  «Va bene». Subito dopo la vittoria, il giorno dopo, lei lo aveva preso da parte: «Da ora in poi ragazzino sarai nell'occhio del ciclone, sotto una gigantesca lente di ingrandimento e la gente non vede l'ora di documentare un tuo passo falso. Ti chiederanno di tutto, cercheranno di metterti in difficoltà...». "Siamo in The Suits per caso?" aveva pensato perplesso, accennando un sorriso. «Non sono diventato il presidente della Repubblica» scherzò interrompendola.
«Peggio. Al presidente si perdona tutto, a te che ti affacci in questo mondo no. Dobbiamo lavorare su cosa potrebbero chiederti. Non puoi farti prendere in contropiede». Luigi mentre segue Daniela lungo il corridoio, diretto verso l'uscita del palazzo, ricorda questi momenti. Ad un certo punto era stato anche affrontato l'argomento: «Se te lo chiedono, e te lo chiederanno, tu non risponderai. Dirai semplicemente che lei è una persona speciale per te oppure ancora meglio che non vuoi affrontare questo argomento». Daniela aveva ragione, per i primi giorni tutti, nessuno escluso, gli intervistatori, presto i tardi, chiedevano di Carola e lui con fare disinvolto ripeteva che non ne voleva parlare, ed era sincero. Ogni tanto si chiede se Daniela abbia qualche sospetto su quello che lui prova per la ballerina, ad ogni modo le è grado per avergli permesso di evitare tutti gli eventi tra i ragazzi e le ragazze di amici in cui lui era presente. Prima di fargli questa richiesta, conoscendola, era preoccupato della sua reazione ma invece fu estremamente calma e si limitò ad annuire. «Rimodulo l'agenda allora».
«Abbiamo qualche minuto prima di andare» dice la Daniela del presente, interrompendo i suoi pensieri e riferendosi all'evento in un centro commerciale fuori Roma, organizzato dalla sua casa discografia per promuovere il disco. «Do uno squillo ai mei».
Luigi prende il telefono tra le mani e sbianca.
Carola: Ciao Luigi, non mi hai più richiamata da ieri sera, stai bene?
Ignora il messaggio e chiama suo padre.

...

Vaga tra i libri dello Store, intanto che Daniela finisce di curare i dettagli. È da una vita che non legge qualcosa, non ha più tempo neanche per quello. Durante il giorno non ne parliamo e alla sera ha gli occhi troppo stanchi per dedicarsi alla lettura di qualcosa, impegnativa o meno.
La chiacchierata con la sua famiglia gli ha fatto bene, sente di poter respirare meglio finalmente, ma il pensiero della ballerina lo tormenta. Più cerca di dimenticare è più il ricordo è forte. "Devo risponderle" pensa mentre per la centesima volta nell'ultima ora prende il cellulare, lo sblocca e fissa la sua chatt.  "Non posso dirle la verità". È consapevole che lei deve rimanere fuori dalla sua vita per il bene di entrambi, lui ha sbagliato e ora deve rimediare, a costo di ferirla.
Luigi: Ciao. La chiamata è partita per sbaglio. Sono molto impegnato ora. Ci sentiamo.
È consapevole che lei ci rimarrà male. La sua dolcezza e la sua sensibilità è sempre stata una delle cose che gli piacevano di lei. È così fragile Carola, così piccola. Vorrebbe proteggerla, vorrebbe poter la guarire dai suoi pensieri e farle capire che è perfetta, è uno spettacolo. La prima volta che la vide ballare rimase folgorato, era un'esplosione di forza ed eleganza: un sogno. Le sue linee, il suo corpo minuto ed atletico, gli occhi, quegli occhi. Ricorda esattamente il momento in cui si voltò per venire al banco e prendere posto a fianco a lui, con quel sorriso incredulo stampato sulla faccia e lo sguardo fiero. Avrebbe voluto tanto abbracciarla, stringerla a se. Un'occhiolino, ecco quello che fece. Niente di più. Giura che se gli avessero detto che quell'occhiolino sarebbe stato l'inizio di tutto, non avrebbe mai alzato lo sguardo da suo banco. "O forse no" pensa mentre un sorriso spontaneo gli colora il viso.

IL MIO SBAGLIO SULLE OSSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora