Capitolo 13.

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(LUI E' ALESSIO).

Nel cammino gli racconto: "Mi ha... Mi ha detto che secondo lei sono speciale, gentile, sensibile, onesto e puro. Mi sono sentito ... Non lo so, felice! Ma c'era anche qualcos'altro... Sì, perché quando me l'ha detto l'ho vista come una donna, mentre adesso se ci ripenso la guardo come una bambina. Sai? E' una coccolona incredibile, non puoi immaginare! "

"Sì, durante i cambi dell'ora a volte andava ad abbracciare la sua migliore amica, che puntualmente si sottraeva perché a lei non piacevano!" Ridacchia.

"Scommetto che Clau però non demordeva, e fino a quando non l'aveva abbracciata per bene non la mollava. Vero?" Chiedo ridendo, conoscendo di già la risposta.

"Tu sei proprio cotto, vero? Eh sì..." Borbotta tra sé e sé.

"Mh? Ma no!" Sbotto.

Lui scoppia a ridere guardandomi, ed io mi lascio andare ad un sorriso profondamente imbarazzato, perché mi sto sentendo come un adolescente alla sua prima cotta.

"Okay, forse" Arrossisco violentemente di punto in bianco, prendendo coscienza di quanto sto ammettendo. Che è bello, bellissimo a dire la verità... Però fino a un istante fa era anche... Mio. Io sapevo che muoio per lei, io me la dicevo e io me la cantavo. Adesso, ammetterlo di fronte a qualcun altro... Non so, non ero pronto.

"Ehy... È okay!" Mi rassicura. "Sei innamorato, siete innamorati... E non c'è niente di più bello! Rilassati" Cerca di calmarmi.

"È che... Non posso dire di non aver mai sentito qualcosa così, perché sarebbe una menzogna. Con la mia ex all'inizio ero davvero innamorato, e lo sono stato per molto tempo... Però lei è davvero unica.

Claudia... Ah! Tutte le attenzioni che ti dà, la sua dolcezza che mostra a pochi.

Perché sì, è educata con tutti, ma la dolcezza è rara che te la mostri. Non parla a tutti dei suoi sogni, delle sue insicurezze, e non si lascia vedere da tutti arrabbiata, stanca, fragile o gelosa. Quello è un privilegio per pochi, e la devi trattare bene. Al meglio anzi, per darle sicurezza. Devi stringerla tra le tue braccia e non lasciarla più, devi prenderti cura di lei, chiederle come sta, guardarla negli occhi per capire di che cosa necessita e lasciare che sia se stessa. Piano piano, quando ti conoscerà, si lascerà andare e lì conoscerai anche le altre meravigliose sfaccettature che ha, che è.

Non so spiegare ciò che sento quando sto con lei, in quei momenti, però... So che la amo e che vorrei tanto continuare ad esserci, nella sua vita intendo"

Alessio resta ad ascoltarmi in silenzio.

"È anche forte e indipendente, una provocatrice nata, e curiosa, e nemmeno questi lati del suo carattere si possono ignorare, certamente. Però questo lo vedono tutti, no? È ciò che la spinge al confronto, quello che più le interessa e amo che sia così, come amo anche questi tratti..."

"Però questo te la fa vedere quasi come una coetanea, anche perché è molto matura per l'età che ha, e quindi ti è più semplice parlarle. Ti meravigli invece della Claudia che ti mostra le sue fragilità, essendo uno dei privilegiati a poterle conoscere" Mi toglie le parole di bocca.

"Esattamente"

Ale ride.

"Che c'è?" Faccio curioso.

"È che queste parole mi hanno ricordato una cosa..." Continua a ridere.

"Che cosa?"

"Un sermone simile me lo sono subito l'anno scorso. Non indovinerai mai da chi!" Fa spallucce continuando a ridere.

"Claudia?"

"Mh-h! E su chi?" Prosegue.

"Che cos'ha detto?" Mi protraggo verso di lui, sulle spine e curioso come non mai.

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