Capitolo 45.

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È da qualche giorno che mia sorella si sta sentendo con quel ragazzo, e questa brutta sensazione non se ne va.

Decido quindi di andare a cercarlo sui social.

Parto dal profilo di Fede, e arrivo al suo dopo qualche secondo (ha come nick nome e cognome!).

Luca aveva ragione, si chiama Davide Turrasca.

Ha diciannove anni, vive qui vicino in una casa abbastanza grande, con tanto di terrazzo, e sembrerebbe che abbia molti amici.

Il classico ragazzo acqua e sapone, schietto, simpatico, divertente... Mi ricorda moltissimo Teo, non so perché. Forse l'atteggiamento, sempre con il sorriso. Magari anche il taglio di capelli... Non lo so, ma comunque quella sensazione non è scomparsa.

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* LUCA'S POV*

Questa mattina mi incontro casualmente con Alessio in sala professori (siamo arrivati alla stessa ora).

"Ciao!"

"Buongiorno!" mi saluta lui. "Come va?"

"Bene, grazie... Tu?"

"Non c'è male, grazie!" mi sorride riponendo la giacca al posto. "Che cos'hai?" Mi chiede dopo avermi guardato per qualche minuto.

"Niente, perché?" sorrido, non capendo.

"Si vede lontano un miglio che è successo qualcosa. Avanti... Sputa il rospo!"

Gli racconto della giornata di ieri, tra il cellulare e Turrasca.

"Ha scritto... Ha scritto a Federica?" mi guarda meravigliato.

"Così mi ha detto Claudia... Perché? Che male c'è?"

"No, nessuno... Anche perché magari l'ha fatto anche senza secondi fini, ci mancherebbe!" fa spallucce. Mi sta nascondendo qualcosa.

"C'è qualcosa che non so?" azzardo, già sapendo la risposta.

"Ce ne sono molte di cose che non sai... Ad esempio, che i muri parlano e hanno orecchie!" mi fa cenno di smettere di parlare della questione, mentre si accinge ad uscire. Lo seguo, e vedo proprio quel ragazzo parlare con Federica. Sembra la stia mangiando con gli occhi, lei invece è un po' più timida. La campanella suona, ma loro continuano. Io guardo Alessio, che si avvicina.

"Turrasca, in classe che adesso arrivo. Oggi dovevo interrogarti, giusto?"

Manni mi guarda, mi lancia un'occhiataccia e si allontana dopo aver salutato il ragazzo, che ricambia con un bacio sulla guancia.

Federica rimane sorpresa da questo gesto, e arrossisce anche. Sorridente, torna in classe.

Alessio mi guarda. "Ci sentiamo dopo! Per quella cosa, poi ti spiego... Ti scrivo"

"Va bene, grazie! Buona giornata!" lo saluto.

"Prof, proprio in quel momento dovevate arrivare?" ridacchia la piccola Manni.

"Lo so che ti sembrerà strano... Ma soprattutto che non sono nessuno per dirtelo, però ci provo lo stesso. Posso chiederti una cosa?" Faccio, cercando di nascondere il mio nervosismo.

"Certo!"

"Chi era quel ragazzo?"

Federica sbianca.

"Prof, non mi dica anche lei di stare attenta, la prego... Già mia sorella mi ha fatto una testa tanta, poi le mie amiche... Ma non capisco! Cos'ha che non va quel ragazzo?"

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