Capitolo 18.

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Mi bacia ancora, poi torna a sedersi.

Mi avvicino.

"Stai ancora lavorando?!" esclamo sorpresa.

"No, no... Questa è... Un'altra faccenda" richiude tutto di fretta. "Non preoccuparti, è... Tutto okay"

"Ne sei sicuro?" osservo il suo volto, arrossito all'improvviso come quando viene colto alla sprovvista.

"Più che sicuro" torna in sé, calmo. Dopodiché riparte alla carica: "Dai, vieni... Si è fatto tardi"

Lo seguo in camera, non prima di essermi voltata indietro un'ultima volta.

"Le lasci così?" continuo.

Lui si gira e guarda distrattamente il tavolo: "Sì... Sono dentro alla loro cartellina! Domattina le metterò nel mobile, non preoccuparti"

"Come vuoi..." sussurro non del tutto convinta seguendolo. Di solito è sempre così preciso...

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Mi alzo appena la sveglia suona e schizzo fuori dal letto per spegnerla - sono le sette- , successivamente mi volto e noto che Luca sta ancora dormendo. Tiro un sospiro di sollievo. È da un po' che non dorme e fa le ore piccole, tra consigli di classe e programmi , lezioni e verifiche da preparare... Se si fosse svegliato per colpa mia ci sarei rimasta malissimo.

Lo copro bene, dopodiché lascio un foglio sul comodino: <<Buongiorno dormiglione! Non sono sparita, se mi cerchi mi trovi in sala>>. Gli mando un bacio volante ed esco dalla stanza con il suo maglioncino addosso.

I fogli sono ancora lì, ma decido di non badarci.

Apro la pagina web dove ho gli appunti e comincio a ripetere dall'inizio.

Due ore dopo, sono a metà e sto impazzendo dietro alla seconda poesia, perché dopo tre settimane ancora non riesco a memorizzare le cinque domande che Sidney rivolge alla luna.

"Cavolo!" sussurro prima di ricominciare:"If do people in the skies are as proud as we on Earth are, if people in the skies love to be loved, if ... If also they love someone who does not love them back, No... Non era questa... Dannazione!

Sono qui da settimane ancora non ci riesco! Eppure non mi sembra così difficile..." sbuffo in un sussurro.

"Hai fatto una pausa? Da quanto sei qui?"

La voce di Luca entra nelle mie orecchie, facendo aumentare i battiti del mio cuore. Alzo lo sguardo e lo vedo appoggiato alla parete intento a guardarmi. Il suo sguardo dolce, quell'espressione ancora un po' assonnata, il suo sorriso meraviglioso...

"Ciao!" gli corro in contro. "Scusa, non volevo svegliarti..."

Ci baciamo.

"Buongiorno... No, tranquilla figurati. Mi sono svegliato da solo. Poi ho letto il tuo bigliettino, mi sono tranquillizzato e sono venuto a vedere come andava"

Lo guardo: "Ti sei spaventato?" sorrido con il cuore a mille.

Lui non parla, ma alza le sopracciglia come a dire: Vedi un po'.

Cerco di trattenere una risata mentre lo abbraccio nuovamente.

"Amore... Amore mio..." lo stringo forte dandogli un bacio. "Ma figurati se me ne vado! Dove poi? E perché dovrei?!" cerco di farlo ragionare accarezzandogli le guance. "Sto tanto bene qui! Ti pare?" scherzo poi, facendogli spuntare un sorriso così tenero, così puro e sincero da lasciarmi senza fiato per un istante.

"Davvero stai bene qui... Con me?" sussurra. Le paranoie sono tornate... Che cosa gli è successo? Avrà fatto un brutto sogno?

"Non sarei qui, non credi?" cerco di farlo ragionare. Finalmente se ne convince e annuisce: "Hai ragione" Mi bacia prima di staccarsi improvvisamente. "Grazie"

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