Il giorno seguente è giovedì. Luca entra alle dieci, ma come al solito si è svegliato presto per rivedere le lezioni di oggi. Ha scordato il cellulare sul comodino, che adesso sta continuando a suonare.
Mi alzo e glie lo porto.
"Buongiorno!" gli do un bacio. Lui mi guarda dispiaciuto: "Scusa, non volevo svegliarti... " posa lo sguardo sul display e risponde.
"Pronto? ... Salve! Sì, mi ricordo. Aspetti... Posso metterla in vivavoce?" pausa. "Grazie"
Lo guardo confusa.
"Polizia postale, per le mail" mima.
"Buongiorno" saluto.
"Buongiorno signora Fields, siamo della Procura di Milano. Volevamo informarvi che dalle indagini risulta che account non provengono da una fonte a nome della donna. Abbiamo pensato a un padre, un fratello o un marito, in quanto ci risulta che non abbia figli.
Siamo andati avanti, e infatti abbiamo scoperto che l'indirizzo ip proviene da un dispositivo acquistato a nome del marito. Bisogna solo capire se lui sia a conoscenza o meno dei fatti, ma per ora potete stare sereni perché ci stiamo incaricando di procedere in questo modo.
Se fosse il signore o signora Stenna sarebbe rilevante, in quanto la legge prevede che si faccia un ammonimento prima e poi verificare come procedono i fatti, e tale atto è nominativo. Serve inoltre per comprendere se questa signora abbia un complice o meno.
La donna avrà comunque una sanzione, in quanto non si può richiedere il rifacimento di un esame senza un motivo di vera importanza quale una malattia grave o altro, ma stiamo lavorando anche su questo.
Non appena sapremo qualcosa di più in merito alla prima faccenda, vi aggiorneremo" Conclude.
"Grazie!" rispondiamo in coro io e Luca. "Buona giornata!"
"A voi"
Chiudo, sotto lo sguardo scettico di Luca.
"Per quale motivo il marito, o chi per lui, dovrebbe scrivere quelle cose scusa?"
Alzo le spalle.
"Magari gli avrà raccontato un'altra versione, e lui si sarà arrabbiato... Quindi, senza pensare..." ipotizzo.
"Un altro squilibrato insomma... Ci mancavano!" esclama ironico.
"Dai!" rido. "Andrà tutto bene. Okay?"
Mi guarda restando in silenzio, e piano piano lo scetticismo scompare dal suo sguardo, lasciando il posto alla rassegnazione.
Continuo a sorridergli, e lui mi bacia. Lo abbraccio, stringendolo forte.
"Ti amo piccola" sussurra a un soffio dalle mie labbra, ma quella frase adesso scatena qualcosa dentro me di diverso. Sento il bisogno di stringerlo più forte, accarezzare i suoi capelli morbidi e e ricordargli che sono e sarò sempre al suo fianco, qualsiasi cosa accada.
Esattamente come quando eravamo in treno, ora quel soprannome, "piccola", non lo sento più mio. Non vorrei più essere associata alla bambina bisognosa si affetto e amore, anche se è così che mi sento ancora una volta. Ma adesso non è il momento.
"Che cos'hai?" si preoccupa. "Sei preoccupata per come potrebbe evolversi tutto questo?"
"Anche" ammetto. "Voglio solo che quella donna la smetta di darci il tormento, e poi... " torno a guardarlo. "Davvero per te resto <<piccola>>?" sussurro.
"Cosa?" chiede confuso.
"Niente, lascia stare..." mormoro ridendo istericamente sentendomi una completa idiota (qualcuno lo perseguita da tempo ed io penso ad un soprannome... Quanto posso essere stupida?!)

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Our Love
Genç KurguSequel di "Romantic Love". Claudia e Luca sono usciti allo scoperto oramai da qualche mese. Adesso lei è all'Università, e lui continua con il suo lavoro. Siete curiosi di scoprire come prosegue la storia tra i nostri due innamorati? Dal testo: 《 V...