Capitolo 15.

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"No, non è quello..." è rossa, esattamente come Claudia quando ha fatto quel balzo giù dal letto.

"Poi ti spiego" mi sorride Clau, invitandomi a prendere posto.

"Ma adesso stai bene?" continuo.

Annuisce senza fiatare, ancora in imbarazzo.

Non del tutto convinto, cedo e trono guardare la serie insieme alle ragazze, con la mia fidanzata che ignora spudoratamente ogni mio sguardo e ogni mia carezza.

Non capisco... Di solito le cerca!

La smetto e torno a concentrarmi sullo schermo, al ché lei mi guarda con l'aria di una bimba triste per qualcosa, seppur continui a non proferir parola.

Federica, dall'altra parte, finge di prestare attenzione allo schermo mentre sta palesemente ridendo sotto i baffi. Le leggo in faccia la domanda: <<Ma che fa?>>

Torno a guardare il pc ma non riesco a concentrarmi, così sposto nuovamente lo sguardo su Claudia, ma questa volta non lo distolgo fino a ché anche lei i suoi occhi incrociano i miei. Salta di nuovo a sedersi.

"Porca puttana! Dai, amore..." piagnucola, prima di contorcersi nuovamente. "Ahia!"

Sua sorella si alza e le prende il bicchiere con dentro delle medicine, che lei beve. Io resto allibito.

"Che cos'hai? E poi cos'ho fatto? Ti ho solamente guardata!" spiego.

"Non è vero!" sussurra, lasciandomi allibito.

"Sì invece!"

Mi volto verso Federica, ma sta mangiando l'ultima fetta di pizza facendo finta che non sia successo niente mentre tiene d'occhio la sorella maggiore un po' preoccupata.

Claudia mi prende per mano.

"Dove vai?" sussurro alle sue spalle lasciandomi guidare, mentre lei si trascina piano fuori dal letto. Siamo in cucina, e lei si sta preparando un tè.

"Vuoi?"

"No, grazie" mi appoggio a braccia conserte al termosifone. "Vorrei sapere che ti è preso"

Diventa rossa. Il petto si alza e si abbassa velocemente, si passa la lingua sulle labbra e inizia a mordicchiare quello inferiore nell'angolino a sinistra, come fa sempre quando è agitata.

"Amore..." sussurro dolce, accarezzandole le braccia. "Mi fai capire per favore? Ho sbagliato qualcosa?"

"Non hai sbagliato niente. E' solo che... Non posso, e ...Ahia!" si piega in due.

"Claudia! Puoi prendere qualcos'altro?"

"Camomilla..." sussurra. "Tè...Quello che è. Ahia"

Non appena è pronto, le porgo la tazza con la camomilla calda.

"Tieni, bevi. Tranquilla" dico a bassa voce accarezzandole la spalla

"Grazie"

"Sorseggia piano che scotta" le do un bacio sulla fronte.

Sorride.

"Lo so, ti ringrazio"

Piano piano arriva a metà, e la sorellina, dopo essersi assicurata che stia bene, ci lascia soli.

"È tutto okay, tranquillo... Ho avuto una reazione esagerata per una cazzata. Perdonami, non mi so controllare, lo sai" ridacchia nervosa.

"Sicura?"

Annuisce.

"In tutto ciò non mi hai ancora detto che cos'è successo... Ti ho coccolata e mi hai ignorato. Ho smesso e ci sei rimasta male, ma quando ho ripreso sei saltata a sederti strillando come se ti avesse morso una tarantola!"

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