Capitolo 46.

8 1 0
                                    

"Io e mio marito lavoriamo, e lui piccolino spesso è dai nonni. Devo dire che mi dispiace essere così lontana, però sa che è sempre la nostra priorità numero uno. Vero?" gli sorride, e lui annuisce.

"Anche tu, mamma... E papà" risponde lui.

Mi scappa un "Amore!" emozionatissimo, e Luca mi guarda divertito. Divento rossa come un peperone, ma lui mi accarezza il dorso della mano.

"E voi? Cosa mi raccontate? So che tu studi letteratura, vero Claudia?" continua la sorella, sorridendomi.

"Sì! Faccio spagnolo e inglese" annuisco. "Quella materia mi ha sempre interessata, e a tratti anche affascinata. Penso alla figura del fantasma, piuttosto che i romanzi rosa, oppure anche i thriller psicologici, i gialli, dove devi cercare di capire cos'è successo, perché è accaduto, come... Li trovo molto stimolanti" concludo di corsa, pensando che forse sto parlando un po' troppo.

"Wow! Che bello... Sì, in effetti anche a me la lettura ha sempre fatto riflettere devo dire... Non ho una sensibilità così profonda verso quel mezzo, nel senso che non lo vedo come mezzo per esprimermi, preferisco magari andare a vedere un'opera al museo, però ognuno è diverso per fortuna!" sorride. "E mi piace davvero molto ciò che hai detto. Chi sono i tuoi autori preferiti?"

"Grazie! Le sorelle Brontë, sicuramente" guardo Luca e scoppiamo a ridere. "'Poi... Scusa" Mi riprendo. "Jane Austen mi piace molto, mi fanno proprio impazzire la sua sottigliezza, e la sua ironia. Non riesco a leggere un libro suo senza urlare e saltellare come una pazza... Ma va bhe, questi sono miei problemi..." rido imbarazzatissima accompagnata da alcuni sorrisi divertiti. "Stevenson, poi c'è Dante, naturalmente... Invece, di contemporanei... Amo Montale, 《Ho Sceso Dandoti Il Braccio》 è una sua poesia che, seppur amo alla follia, cerco di non leggere spesso perché ogni volta mi ritrovo con i fiumi di lacrime che scendono... E non è proprio il massimo, diciamo..." mi imbarazzo, chiudendomi un po'.

"Ma che bello!" esclama meravigliata. No, invece è importante, e bellissimo, il fatto che tu riesca ad emozionarti davanti a dei testi, all'arte in generale... Lasciati andare! È qualcosa di naturale, perché fermarla? Hai paura del giudizio degli altri?" chiede.

"No, però... Non mi va di spiegare sempre quello che significa per me, lo ritengo molto personale... E quindi magari cerco di tenermelo, ecco" spiego.

"Capisco... Puoi anche non dirlo! Evita educatamente la questione, nessuno potrà obbligarti" Strizza l'occhio.

"Grazie!" le sorrido, tranquillizzandomi.

"Oh, ma figurati... Altri autori? Non so, prima hai citato Autrici inglesi... Vediamo... Charlotte?"

"Brontë?" chiedo per conferma, e lei annuisce.

"È stupenda anche lei! Però mi inquieta il dettaglio della moglie in soffitta. Amo che simboleggi l'alter ego della protagonista, ma nonostante questo mi lascia sempre perplessa" rido, tornando solare come poco fa.

"Vero!" annuisce.

"Wuthering Heights?" mi provoca Luca con il sorriso, facendo sorridere anche me.

"Vabbè, ma quella è un'altra storia..." mormoro, imbarazzatissima.

"Cioè? Se posso..." indaga Denise.

"Amo quel racconto. È quello che riesce sempre, e dico sempre, a farmi emozionare in positivo. Cioè, mentre Montale mi fa pensare a una persona che non c'è più, questo mi fa pensare al carico infinito di gioia che porta l'amore, perché mi fa dire: vale la pena aspettare.

Heatcliff ha aspettato anni per vendicarsi, è tornato e ha scoperto che la sua amata era morta. Ha dovuto aspettare ancora, ma dopo la morte si sono rivisti, e - stando al racconto - stanno ancora danzando insieme nella loro brughiera. Questo significa che, dopo anni e anni di sofferenza - per colpa di un fraintendimento per giunta! Sarebbe bastato che lui avesse aspettato e avessero parlato... Invece no, ha sentito la conversazione con Nelly, è partito, ed è tornato anni dopo, ha acquistato entrambe le dimore, solo che lei non c'era più. - Dopo la morte, è tornato a sorridere, insieme all'amore della sua vita. E finalmente né gli status sociali, né qualcos'altro avrebbero potuto mettersi in mezzo a dividerli... Dà speranza! No?"

Our LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora