Capitolo 3.

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"Il tuo telefono ha emesso un suono. Ti è arrivato un messaggio" Luca mi indica la borsa.

Lo guardo stranita.

"Sei sicuro? Ma lo avevo spento..." apro la borsa, e lui ripete scandendo le parole.

"Ti è. Arrivato. Un. Messaggio."

E leggiamo!

"Ho. Capito." rispondo allo stesso modo.

Lo accendo e leggo.

>>Claudia, possiamo benissimo andare da un'altra parte!

"Lo so, ma ..."Poso lo sguardo sul cellulare e prendo a scrivere:

>>Lo so, ma quella ragazza non mi piace. Non glie la lascio vinta così facilmente!

>>Sta lavorando!

<<Sì ma che senso ha mentire? Fuori c'è scritto che fanno da asporto, il cameriere ce lo conferma, arriviamo da lei e ci dice di no. Perché?!

<<Si sarà sbagliata!

"Chiedo scusa..." una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare. "C'è qualcosa che non va?"

Guardo Luca, e poi mi volto tornando al suo fianco. Il ragazzo di fronte a me è alto, riccio, ha gli occhi verdi ed è vestito in modo elegante. Il suo sguardo cambia radicalmente quando mi vede, e nonostante cerchi di non darlo a vedere, sembra parecchio nervoso anche lui.

Matteo!

Mentre Luca spiega il problema, io torno a studiare la ragazza che ci ha ricevuto all'inizio. Osservo bene lo sguardo, dopodiché leggo il cartellino che prima era nascosto con il suo nome: 𝓕𝓪𝓽𝓲𝓶𝓪

Ma certo, solo lei poteva essere dopotutto!

Respiro, cercando di mantenere la calma e restare lucida. Prendo per mano il mio fidanzato e gli sussurro: "Se vuoi andiamo, troveremo qualcos'altro".

Lui mi guarda stupito. Sposta lo sguardo sui due ragazzi di fronte a noi, torna a me.

"Ci potreste scusare un momento, per favore?" chiede rivolgendosi a loro.

"Naturalmente!" sorride Teo facendo un passo indietro. "Prego! Se volete, oltre ai tavoli in sala c'è il giardino, per questa sera potrete cenare lì" Insiste.

"Davvero gentile, grazie" risponde educatamente Luca prendendomi per mano, facendosi condurre fuori.

"Va tutto bene? Non hai più fame?" è preoccupato.

"La ragazza con cui abbiamo parlato all'inizio è la fidanzata del mio ex" dico d'un fiato. Il suo sguardo si fa divertito.

"Hai presente quei terribili film costernati da cliché? Ecco, la nostra vita sembra uno di quelli! Odio i cliché... Sono tutti così prevedibili! Io adesso dovrei portarci via o restare?"

"Non scherzare..." sbuffo.

Luca si avvicina.

"Ehy ehy, calma..." ride posando dolcemente le mani sulle mie spalle, facendole scorrere su e giù fino al gomito. "Che cosa succede? Vuoi andare via?" sussurra guardandomi negli occhi.

"Voglio dirti la verità" faccio decisa. Lui si stacca bruscamente, io continuo: "A me non fa né caldo né freddo averlo incontrato, ho deciso di dirti chi è per correttezza. Mi ha dato fastidio rivedere lei, come ci ha trattati. È diventata una questione di vita o di morte affrontarla, ma non me ne frega più niente di lui! Non è per Matteo, amore credimi! Io amo te" sussurro poi. Luca sembra molto colpito dalle mie parole, e in un primo momento resta a guardarmi. D'un tratto si avvicina, e appoggia dolcemente le sue labbra sulle mie.

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