Non vedo l'ora di arrivare, così si riposa.
Atterrati, ci dirigiamo al reparto bagagli per ritirare le valigie.
Sono le quattordici e due minuti, e sotto il sole non troppo cocente (ci sono tredici gradi!) andiamo verso la casa.
Questa volta abbiamo affittato una villetta con cinque stanze: salotto e cucine collegati, con una porta per entrare e uscire e una che "nasconde" la scala che porta al piano superiore, dove vi sono due bagni, uno di fronte all'altro nel corridoio e, in mezzo, una stanza da letto per due.
Il salotto arredato con un divanetto grigio tre posti più penisola, ornato da tre cuscini (due azzurri e uno marrone a righe a varie distanze color faggio) e un tappetino.
Di fronte, due tavolini distanti tra loro: uno a pochi centimetri dal divano, e l'altro, con il telecomando appoggiato, appena sotto la tv a parete accanto alle scale che si trovano tra essa e una finestra di fianco a una porta balcone.
La cucina, in faggio, anch'essa arredata in stile moderno, ha una mensolina sotto la quale vi sono il piano cottura e i mobili: cassetti, lavastoviglie, antine con i cestini dove gettare la spazzatura, quelle per riporre le pentole, accanto il forno a incasso, altre ante e uno spazioso frigorifero con annesso freezer, sopra il quale vi è un'altra tenera piantina.
Il pavimento a mattonelle riprende le tonalità dei mobili, ed è coperto dal lungo tappeto a fantasia a retina al centro, che separa il piano cottura con tutto ciò che contiene sotto dal frigorifero.
Le scale sono dipinte di bianco, e portano di fronte alla zona notte: una stanzetta accogliente con un letto matrimoniale, piumone e copri cuscini azzurri. Quattro cuscini a ridosso della testiera, sempre in faggio, e ai muri vi sono delle tele: tre sopra la testiera del letto, raffiguranti le onde del mare mosso, e una lunga, nella quale vi è un dipinto astratto sui toni del blu, azzurrino, bianco e oro, e sotto una presa della corrente.
Una finestra con la tendina scorrevole divide i due muri.
Le due toilettes, invece, possiedono: una vasca di ceramica, come il sanitario, un cestino blu a terra, di fronte a un piano con il lavandino, lo specchio, e i vari saponi liquidi, una saponetta e un phon da attaccare alla presa adiacente, sotto un mobiletto, sempre in legno di faggio, con due ante principali e tre cassetti accanto, "incorporati".
Ed è solo a un chilometro da Anchorage!
Arrivati in agenzia, ci accoglie un receptionist molto cordiale, che ci dà le chiavi e si offre per accompagnarci all'appartamento.
È alto, capelli biondo cenere e occhi azzurrissimi. Indossa la divisa del personale, costituita da una camicia bianca con sopra un gilet nero, del medesimo colore dei pantaloni e delle scarpe.
Nel tragitto ci spiega che questa (Anchorage) è la città più grande di tutta l'Alaska. Si trova affacciata sulla Baia di Cook, e vi si può trovare l'Alaska Native Heritage, un museo di artigianato e repliche di abitazioni degli indigeni (ma a volte il luogo ospita anche danze locali).
Potremo inoltre arrivare alla montagna Chung o alla Kenai, o ancora alla Talkeetna tramite un taxi.
"How was the travel? Was everything alright?" mi domanda.
"Oh yeah, thank you! We had a great time" guardo Luca, che mi prende per mano.
"Yep! A really good one" fa eco guardandomi intensamente negli occhi, facendomi un po' imbarazzare (anche se sono estremamente felice!), ricordandomi dei miei tentativi di provocazione.
Gli accarezzo i capelli sulla nuca dolcemente e sorridendo, e improvvisamente il suo sguardo si addolcisce, smettendo di essere malizioso, iniziando invece a rilassarsi. Lo guardo, e non riesco a smettere di pensare a quanto sia dolce.
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Our Love
Teen FictionSequel di "Romantic Love". Claudia e Luca sono usciti allo scoperto oramai da qualche mese. Adesso lei è all'Università, e lui continua con il suo lavoro. Siete curiosi di scoprire come prosegue la storia tra i nostri due innamorati? Dal testo: 《 V...