Capitolo 28.

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"Claudia, cos'hai?" chiede preoccupato, mentre le lacrime iniziano a rigarmi le guance.

"Non volevo reagire in quel modo, perdonami... Non volevo farti arrabbiare"

"Non sono arrabbiato. Amore, va tutto bene!" mi accarezza i capelli, le guance.

"Non è vero" singhiozzo. "Ultimamente non ci va bene niente, eppure tu riesci a mantenere la calma sempre e comunque, mentre io ho e ti creo più problemi"

"Ma no, non è così!" sussurra, dolce come sempre accarezzandomi i capelli.

*LUCA'S POV*

Come può pensar di causarmi solo guai? E' proprio quando la vedo che ogni cosa va al posto giusto!

"Anche qualche giorno fa, quando sei sparita... Mi hai detto qualcosa, che <<ti stavi facendo prendere la mano>>... Da che cosa?"

La guardo negli occhi, che ha spalancato per un istante.

"Quella è un'altra storia... Mi sembrava di essere diventata una completa imbecille!"

"Ma perché?" tenta di capire.

"Perché... Tu tempo fa davanti a scuola mi hai praticamente proposto di venire a convivere, e io ho accettato. Ed ero talmente entusiasta che stavo... "si blocca. "Sono una stupida e basta" conclude.

"Non sei stupida, e non è la prima volta che te lo dico" le ricordo. "Al contrario, sei una ragazza intelligente, piena di vita! Romantica, sensibile, premurosa... E scusa se te lo dico, non lo farei mai salvo questa eccezione: non ti permetto di parlare così male di te stessa, svalutandoti in questo modo"

Clau mi stava già guardando quando poso lo sguardo su di lei, e per poco non mi viene un infarto da quanto è bella.

Anche con gli occhi rossi dopo il pianto, i capelli scombinati e le occhiaie, non vedo altro che la ragazza che amo.

"Lo pensi veramente?" sussurra.

"Certo che sì!" ammetto. "Amore..." sussurro accarezzandole la guancia, prima di darle un bacio.

"Sei stupenda. Non dimenticarlo mai più per favore..."

Sorride e annuisce.

"Ci proverò" scherza.

"Farò del mio meglio per aiutarti" affermo onestamente. "E se ti ho dato le chiavi, è perché c'è un motivo!" le ricordo.

Spalanca gli occhioni color nocciola.

"Vuol dire..."

"Che forse staremo correndo troppo, ma se vuoi portare e lasciare qui uno o più oggetti tuoi, siete sempre i benvenuti, in qualsiasi momento voi veniate" confesso.

Ecco un altro sorrisone.

Mi bacia, stringendomi un po' più forte.

"Ti amo" sussurra sulle mie labbra.

"Ti amo" la imito, guardandola. E' bella da togliere il fiato.

Inizia a ridere, si alza in piedi sul letto, e mi guarda sorridendo.

"Ti amo, Luca Fields" dice ridendo.

No... Non lo vuole fare davvero.

I miei pensieri vengono interrotti da Claudia, che presa da un altro attacco di euforia dei suoi, urla con tutto il fiato che hai nei polmoni: "Ti amo, Luca Fields!"

Se non mi cacciano stanotte dal palazzo non mi cacceranno più. Tanto vale passarla bene!

Mi alzo anch'io, e urlo a squarciagola: "Ti amo, Claudia Manni!"

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