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"Tra una settimana ventitré di voi saranno morti. Solo uno di voi ancora vivo. Il che dipende da quanto bene presterete attenzione nei prossimi due giorni. In particolare a quello che sto per dire."

 Leo ed io ci trovavamo in mezzo ad un gruppetto ad ascoltare le parole della donna. Guardando intorno a noi tutti tributi sembravano voler essere altrove, cosa per cui non potevo biasimarli. 

"Primo, vietato scontrarsi con gli altri tributi, per quello ne avrete tutto il tempo nell'arena. Ci sono quattro esercizi obbligatori, il resto sarà un'allenamento individuale. Il mio consiglio è di non ignorare le abilità di sopravvivenza. Soprattutto per questi Hunger Games. Tutti sono impazienti di afferrare una spada. Ma la maggior parte di voi morirà per cause naturali. 10% per infezione, 20% per disidratazione, l'esposizione può uccidere facilmente quanto un coltello."

' Soprattutto per questi Hunger Games.' 

I produttori di giochi dovevano aver organizzato qualcosa di davvero speciale quest'anno. 

Ognuno prese strade separate. Le Carriere alle armi come avevo previsto. 

"Cypress, dove dovremmo andare?" "Beh, penso che dovremmo prendere strade separate. Ascoltami, non voglio che le persone ci prendano di mira per primi perché siamo estremamente vicini. Quindi voglio che tu passi alle armi e provi a trovare un'abilità in cui sei bravo. "Non metterti in mostra però! Una volta che sarai anche un po' bravo, voglio che tu faccia spallucce e te ne vada. Ricorda cosa ci ha consigliato Roland stamattina". Sembrava stanco, ma annuì con la testa. 

"Ce la fai Leo." "Ho capito." ripeté mentre si diresse verso le armi. 

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"Ok, oggi è il vostro primo giorno di allenamento. Ora, so che volete andare lì e dare spettacolo ma non potete. Praticamente è chiedere la morte". Roland ci spiegò mentre Leo e io facevamo colazione. 

"Tu Leo devi trovare la tua abilità." Leo annuì con la testa. "Cypress ti devi invece concentrare sulla natura e sulle capacità di sopravvivenza. Scopri cosa è velenoso e cosa no." Approvai silenziosamente. "Potrebbero insegnarti come accendere un fuoco, ma è un buon modo per rimanere uccisi." 

"Perché?" chiese piano Leo. "Perché? Pensa ragazzo, pensa!" gli gridò Roland. "Leo va tutto bene, perché il fumo del fuoco può mostrare agli altri tributi la tua posizione e farti diventare un bersaglio facile." "Vedi che ha capito. E con il modo in cui Snow e tutti loro hanno parlato, questi giochi non saranno come gli altri. Quindi lavora sulle abilità di sopravvivenza." 

"E' ora di partire!" esclamò Lilac entrando nella sala da pranzo. 

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Guardai dov' erano tutti. Tutti al lavoro su spade, asce e coltelli. Nessuno stava lavorando corpo a corpo così camminai sino alla postazione dell' allenatore. 

Prima che potessi dire qualcosa, cercò di prendermi a pugni. Mi tolsi rapidamente di mezzo ma riuscì a prendermi a calci colpendomi l'anca. Parai il pugno successivo con l'avambraccio sinistro dandomi l'opportunità di tirare un calcio frontale al suo intestino. 

Non avevo idea da dove provenisse tutto ciò, ma supponevo che stesse funzionando. 

Notai gli occhi puntati su di me delle Carriere. Facendomi fermare la sessione e portandomi a lavorare nella sezione sulla sopravvivenza. 

Scorsi lo schermo fermandomi a memorizzare tutte le bacche. 

Nightlock: è una pianta selvatica con bacche estremamente velenose

Bacche di agrifoglio: Queste minuscole bacche contengono il composto tossico saponina, che può causare nausea, vomito e crampi allo stomaco 

"Sai, penso che tutte queste informazioni siano inutili per te da imparare." Mi girai e vidi la ragazza del distretto due. Credo che il suo nome fosse Louise. 

"E perché?" Chiesi girando il mio corpo per affrontarla. "Perché sarai il mio primo omicidio. Il mio mentore Brutus dice che la gente proverà compassione per te per il fatto che il tuo partner distrettuale sia il tributo più giovane. Significa sponsor. Non possono sponsorizzare ciò che è già morto. Non è vero tesoro?" Mentre parlava, si avvicinò a me. 

"Suppongo. Non vedo l'ora di vederti uccidermi. O, almeno, provarci, tesoro." Le ero estremamente vicina, il suo respiro si infrangeva sulla mia guancia. "lo... Uhh..." "Addio," sussurrai minacciosa facendola scappare. 

Cercai di ricompormi. Perché avrebbero dovuto prendere di mira me? Non ero speciale. La mia unica speranza era che i combattimenti con la spada con mio padre ripagassero. 

Già, combattimenti con la spada... 

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"Dai Cypress, puoi avere almeno un colpo su di me." Mio padre rise mentre gli correvo intorno trascinando la spada che per me era troppo grande. 

"Padre ho solo undici anni! Non riesco nemmeno a sollevare la spada." gemetti. Mentre correvo intorno ai suoi piedi per la decima volta, mi sollevò come se non pesassi nulla. 

"Beh, forse se smettessi di correre in giro, staresti meglio." Il modo in cui lo disse era sincero e scherzoso, ma i suoi occhi severi facendomi rabbrividire. 

"Padre mi stai spaventando." "Cypress l'anno prossimo il tuo nome entrerà nella ciotola, il che significa che sarai idonea per i giochi. Devi avere un'abilità!" I suoi occhi mi scavarono nell' anima. "Corretto?" "Sì padre." 

Pensai che stesse per mettermi giù, ma continuò a tenermi stretta, "Padre, ora puoi riportarmi a terra". Piagnucolai. "Perché dovrei farlo quando è come allenarsi. Cerca di uscire dalla mia presa." 

Presi a calci le gambe sperando di sfuggire, ma la sua presa era salda. "Padre mi stai facendo del male." La sua mano si strinse sulla mia coscia. Ogni volta che scagliavo un calcio saliva sempre più vicino. 

"E' ora di mangiare!" La mamma urlò dalla finestra facendomi cadere da mio padre. "In arrivo." gridai di rimando. 

Lo fissai con orrore mentre se ne andava. Sollevai la gonna per vedere la mia coscia macchiata da lividi. Avrei tanto voluto piangere e invece lo spazzai via ed entrai a mangiare. 

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Scossi la testa cercando di liberarmi dal ricordo. Le bacche, impara a conoscere le bacche. 

Impara a sopravvivere.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora