"Signor Snow?" "Sì Cypress?" Mi guardò sottecchi mentre attraversavamo fianco a fianco il suo roseto bianco.
"Atom è il mio ragazzo?" Chiesi innocentemente. "Cypress." Rise piano. "Sono seria, faccio fatica a ricordare le cose, ma mi ricordo lui e come mi ha fatta sentire. Le ho mai confidato qualcosa? A proposito di Atom?" Lo incalzai speranzosa.
"No, ti piaceva tenere le tue cose per te." Ridacchiò sotto i baffi. "Ha parlato con Atom?" Snow mi prese la mano tra le sue. "Sì, gli manchi molto. Ma adorava vedere la tua faccia sullo schermo, lo faceva sentire più vicino a te." Mi rassicurò. "Farò in modo di sorridere brillantemente la prossima volta, per lui." Sorrisi scoprendo i denti.
"Sì, lo farai." Annuì approvando la mia decisione. "E che mi dice di questo ragazzo che continua a venirmi in mente?" Chiesi preoccupata. "Chi?" "Credo che si chiami Finnick?" La faccia di Snow cadde così come la sua mano.
Tirò fuori dalla tasca una siringa con un ago lungo almeno un pollice. "Non c'è nessun Finnick, Cypress." Mi piantò la siringa nel collo. La mia vista iniziò a offuscarsi. "Mi dispiace, presidente." Fu l'ultima cosa che dissi prima di svenire.
Mi svegliai con la schiena dolorante, anzi, tutto il mio corpo sembrava essere stato schiacciato da un tir. Strofinai via il sonno dagli occhi e mi guardai intorno, una televisione era posizionata davanti a me su un comodino. La stanza bianca! Realizzai. Intanto una compilation di eventi del Quarter Quell era riprodotta in sottofondo.
In ogni video un biondo svaniva. Tagliato fuori dall'inquadratura o rimosso maldestramente dalla registrazione. Non era possibile che fosse Peeta perché questo era sempre accanto a Katniss.
Il biondo si trovava sempre al mio fianco. Mi sentii un po' in colpa per non ricordarlo.
Ricordavo gli Hunger Games, solo che non ricordavo lui.
Mi sporsi verso la porta aperta, sbirciando per scoprire Atom. Un grande sorriso apparve sulle mie labbra. Nel mio stomaco eruttarono farfalle.
"Atom!" Mi slanciai dal letto, correndo ad abbracciarlo. Sfilai noncurante l'ago dal braccio.
"Cypress." Si sbilanciò leggermente all'indietro quando appoggiai d'improvviso il mio peso su di lui.
"Mi sei mancato." Soffiai sul suo collo. La sua mano calda si spostò su e giù sulla mia schiena facendo peggiorare le mie farfalle.
"Atom, ho delle brutte notizie." Mi sedetti su una sedia di plastica mentre Atom stava in piedi di fronte a me. La sua mano era appoggiata sul mio ginocchio in maniera confortante. "Cosa c'è tesoro?"
Tesoro. Il mio stomaco sembrò esplodere.
"Beh, ho perso alcuni dei miei ricordi, non ricordo molto di noi." Confessai imbarazzata. "Veramente!" Tossì stupito. "Veramente?" Chiese con un tono molto più affranto questa volta.
"SI." Ammisi con leggera vergogna. "Beh, immagino che dobbiamo solo crearne di nuovi." Mi mise la mano sotto il mento e lo sollevo. Mi baciò. Gli sorrisi sulle labbra, lo avrei ricordato di sicuro.
Ricordavo come una volta mi aveva salvata. Eravamo usciti per un appuntamento in piscina, e entusiasta mi ero tuffata dentro, dimenticandomi di quanto fosse profonda l'acqua. Atom si era tuffato senza esitazione, riportandomi a galla e salvandomi.
Una volta un ragazzino della capitale stava urlando, riportandomi alla mente Leo. E durante le sue urla Atom mi aveva abbracciata stretta.
E quando era stato annunciato il Quarter Quell, Atom si era precipitato nella mia stanza e mi aveva calmata, aiutandomi a superare la crisi causata dalla notizia.
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Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)
Fanfictionbrutale /bru- tà-le/ 1. Una persona o un animale selvaggiamente violento. "Era una bruta a sangue freddo" NON POSSIEDO ALCUN PERSONAGGIO HUNGER GAMES POSSIEDO SOLO I MIEI OC E LA LORO STORIA!!! NON POSSIEDO NESSUNA GIF IN QUESTA STORIA, TUTTO È ST...