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"Quindi oltre a Brutus ed Enobaria, chi è rimasto?" Chiese Katniss, ci eravamo appollaiati all'ombra di alcuni alberi. Roland si sdraiò accanto a me mentre mi appoggiai alle gambe di Finnick dato che era in piedi.

La mia testa giaceva sul suo fianco mentre giocherellava con i miei capelli bagnati. Non avevo ancora avuto un momento di intimità per potergli parlare, non lo avevo ancora ringraziato per avermi salvato la vita, e non gli avevo chiesto di Mags. Ma potevo solo immaginare cosa le fosse successo.

"Sanno di essere in inferiorità numerica. Dubito che si aggregheranno di nuovo." Annuii mentre Finnick parlava. "Siamo al sicuro qui sulla spiaggia." Affermai. "Allora cosa facciamo? Gli diamo la caccia?" Johanna chiese. Un urlo squarciò l'apparente pacificità dell'arena.

Sembrava la voce di una bambina. Katniss si rianimò riconoscendo la voce. "Katniss, aiutami!" Ci voltammo tutti verso il bosco.

"Prim! Prim! No!" Urlò terrorizzata. "Katniss! Katniss, aspetta!" Mi alzai per seguirla. Mentre correvamo verso la giungla, Roland si alzò per seguirci. "Le mie gambe sono stanche di stare a sedere Cypress." Prima che potessi protestare, si inoltrò nella giungla seguendo il gruppo.

"Prim!" "Katniss!" Non riuscivo a capire cosa stesse accadendo. "Katniss! Stai bene?" le chiesi preoccupata mentre Roland si appoggiava a me col fiato corto. Immaginai che avrei dovuto protestare contro il suo sforzo.

"Roland! Roland! Cypress!" Il mio cuore cadde. "Bloss" Sussurrò. "Roland non è..." Tentai di dire, andiamo... era impossibile che fosse realmente lei. No? "Blossom!" Urlò inorridito e corse in una direzione a caso cercando di localizzare la provenienza del suono. "Roland no!" Gridai tentando di farlo ragionare mentre correva zoppicando qua e là.

Quando provai a muovermi, le braccia di Finnick si bloccarono salde attorno alla mia vita. "Finn lasciami andare." Supplicai scalciando le gambe tentando di liberarmi dalla sua presa. "È un jabberjay!" "Finn, i Jabberjay imitano i suoni ma per farlo da qualche parte li devono pur sentire. Allora da dove hanno preso quel suono?!" Spiegai disperata continuando a dimenarmi.

"Cypress aiutami!" Gridò la voce di Roland persa tra le fronde. "Dove è andato?" Mi liberai dalla sua presa correndo in direzione di Roland. 

Lo trovai sdraiato a terra, supino, che si teneva il polpaccio, mentre JabberJays gli atterravano addosso a frotte con la voce di Blossom. Man mano che si avvicinavano, più voci si aggiungevano al coro.

"Cypress! Roland!" Blossom urlò. "Katniss!" Gridò la voce di Prim sofferente.

Caddi sulle ginocchia afferrandomi le orecchie disperata per attutire i rumori.

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!" Le sue urla erano profonde e rauche, quasi le stesse di quando urlò per sua madre e suo padre il giorno della mietitura.

Questa volta non era stata la mia mente a farmi brutti scherzi. Avevano usato la vera voce di Leo.

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!" Roland mi afferrò i lati del viso con le mani tremanti. "Cypress." I suoi occhi erano spalancati, le sue labbra serrate dalla disperazione del grido.

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!" Scossi la testa con le lacrime agli occhi. Roland mi attirò al suo petto, le sue braccia mi coprirono protettive la testa dal caos.

Finnick si trovava proprio fuori dalla barriera invisibile, tagliato fuori dal trambusto dei Jabberjays. I suoi pugni battevano sul muro invisibile con quelli di Peeta.

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

"CYPRESS! CYPRESS AIUTAMI!"

Fu tutto ciò che sentii per quelle che sembrarono ore. Quando si fermarono il mio primo pensiero fu di essere diventata sorda dalle urla.

Le braccia di Roland si sciolsero lentamente da me. Mi spinse delicatamente nel petto di un'altra persona, dal modo in cui questa mi stringeva potevo già dire che era Finnick.

"É finita angelo. È finita." Mi baciò la testa e dondolandomi avanti e indietro. "É finita." Sussurrò piano.

"Il tuo fidanzato ha ragione. L'intero paese amava Prim. Se l'avessero rapita o le avessero fatto qualcosa, dimenticati distretti, ci sarebbero stati tumulti a Capitol."

Finnick mi afferrò più forte poggiando la testa sulla mia spalla. I suoi capelli biondi mi solleticavano il collo e il suo respiro si infrangeva sulla mia pelle. Eravamo seduti a terra, Finnick con le gambe aperte e io nel mezzo, premetti le mie ginocchia al petto e le braccia muscolose di Finnick mi avvolsero rassicuranti. Tesi la mano e afferrai quella di Roland.

"Ehy, come ti sembrerebbe, Snow? Se noi... Se incendiassimo il tuo stupido cortile?! Sai, non ci puoi tenere tutti qui dentro, se esco ci divertiamo." Tutti fissammo ghiacciati Johanna e il suo piccolo sfogo.

"Cosa? Non possono farmi del male." Disse sprezzante. "Non mi è rimasto nessuno a cui voglio bene. E quelli che restano... beh, sono seduti proprio qui." Puntò la sua ascia verso me e Finnick. "Vi porto dell'acqua." Fini il discorso congedandosi sbrigativa.

"Cypress, vuoi alzarti?" Mi chiese piano Finnick, ancora leggermente scosso dalla scena. Mi asciugai discretamente le lacrime dagli occhi con la mano libera e annuii.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora