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"Roland? Cos'è successo a Lilac?" Chiesi tetra, l'assenza della mia amica era proseguita nei giorni e non potevo fare a meno di preoccuparmi ad ogni giorno passato senza sue notizie. 

"Non lo so." "Pensi che sia viva?" Abbassai lo sguardo stringendomi le braccia. "Voglio davvero, ma dobbiamo essere realistici, le probabilità che sia ancora in vita si abbassano ogni giorno." Annuii assorta mentre scrivevo nel mio diario.

"Com'era la capitale?" Chiese dal nulla. "In realtà la situazione era anche... passabile." Mi strinsi nelle spalle. "Almeno fino a quando Katniss non ha cantato The Hanging Tree in diretta." Ammisi.  "Avevo la mia stanza, ma Peeta e io eravamo entrambi nervosi all'idea di dormire da soli, quindi avevamo spostato il divano a fianco al letto, lui dormiva sul divano e io avevo preso il letto."

"Hanno riprodotto qualche... video particolare?" Azzardò incerto. "Perché stai chiedendo?" "Nessun motivo, voglio solo sapere quanto devo odiare il Campidoglio." Guardò di lato nervosamente. Ok, c'era qualcosa dietro.

"Beh, hanno ucciso Bl... persone quindi lo odierei a prescindere." Feci notare. "Si, ma, lo sai..." "Roland qual è il punto in tutto questo?" Si voltò di nuovo di lato. Seriamente? Eravamo gli unici in questa stanza, mi scrutai intorno e continuava a non esserci nessuno.

"Voglio solo sapere cosa ti hanno fatto Cypress." Lo fissai per un secondo. Sembrava nervoso.

"Mi hanno mostrato un video della morte di mia madre. Sapevo che il Campidoglio c'entrava qualcosa ma non sapevo esattamente cosa, ora lo so e questo non mi conforta" "È tutto?" Indagò con un sopracciglio inarcato.

Perché stava insistendo così tanto?

"Mi hanno anche mostrato i video delle partite". Aggiunsi con poca importanza. "Del Quarter Quell?" "Sì, e immagino visto che vuoi sapere tutto..." Gli scoccai un'occhiata torva. "C'era questo biondo che stava sempre al mio fianco ma era sempre fuoricampo nelle registrazioni." Spiegai, scocciata da tutta quell'insistenza.

Roland agitò le mani in aria interrompendomi.

"Chi? Un biondo?" "Sì." Arricciai il naso, non capendo. "Cypress c'è qualcos'altro che mi devi dire? Pensa!" "Non lo so, mi hanno sempre iniettato cose." Dichiarai vaga.

 "Tipo... oh! Ero fuori con Snow, camminavamo nel roseto e gli ho fatto una domanda su... qualcuno o qualcosa." Gesticolai colta dal ricordo. "Non gli era piaciuto ciò che avevo detto e mi aveva iniettato qualcosa... Blebbistatin, credo." 

"Ecco perché non mi piacciono gli aghi, era come se ogni secondo qualcosa di nuovo penetrasse la mia pelle e un liquido caldo iniziasse a circolare nelle mie vene." Spiegai. "Contro la mia volontà, come una cavia. Senza sapere neanche cosa entrava nel mio corpo."

La porta di metallo si aprì cigolante nella stanza in cui ci trovavamo, entrarono Beetee e Heavensbee.

"Ciao." Salutarono con un sorriso accennato. "Mi dispiace Cypress." Roland si alzò dal suo posto stringendo le labbra, gli occhi supplicanti. "Che cosa?" Beetee gli tese una siringa, con un ago lungo circa un pollice.

"NO!" "Cypress è per il tuo bene." Beetee dichiarò con calma. "NO!" Cercai di alzarmi e scappare ma Roland mi afferrò le braccia. "Andrà tutto bene Cypress."

Appena udii quelle parole la siringa penetrò la mia pelle. Provai a tirarmi indietro ma la sua presa era ferrea. Scossi ripetutamente la testa mentre la mia vista iniziava a offuscarsi. 

Roland pov.

"Hai fatto la cosa giusta Roland." Heavensbee mi assestò una pacca sulla schiena mentre posavo il corpo inerme di Cypress. "Non mi sembra di averlo fatto." Negai, improvvisamente stanco.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora