Durante la notte un forte boato risuonò nella giungla, come se qualcuno avesse colpito un gong gigante. L'istante dopo un fulmine lacerò il cielo, calandosi su un albero. Non me ne allarmai, fino a che un cannone non esplose rendendomi nervosa.
Mio malgrado rimasi sveglia tutta la notte, il mio corpo e la mia mente erano prosciugati ma non riuscivo ugualmente a dormire. Non solo a causa dei giochi ma, perché, se l'avessi fatto avrei sicuramente avuto incubo, e tendendo a urlare nel sonno preferii di gran lunga essere stanca che farli diventare il motivo per cui eravamo morti.
Credo di aver fissato lo stesso scarabeo per un'ora.
Era completamente verde con un punto rosso sul dorso. Andava avanti e indietro sullo stesso ramoscello finché non arrivava alla fine e tornava indietro.
Quindi raccolse abbastanza coraggio per saltare giù. Affrontando le sue paure. Risi leggermente di me stessa, trovai divertente che mi paragonassi ad uno scarabeo.
Poi successe qualcosa d'inaspettato, non avevo mai visto niente del genere. Lo scarafaggio smise di muoversi. Era come se qualcuno avesse premuto un interruttore. All'improvviso volò via.
Arrivò una grande folata di vento, vento freddo e gelido.
Roland iniziò a tremare mentre soffiava il vento. Abbassai lo sguardo sulla mia mano per vederla rinsecchita e insensibile mentre cambiava lentamente colore, diventando blu e viola. La sensazione di gelo fece riaffiorare i ricordi.
La pioggia iniziò a cadere... no. Non pioggia... ghiaccio.
"Roland, dobbiamo andare." Il ghiaccio ci colpiva violentemente mentre scendeva. Sembrava delle dimensioni di una perla. Ma feriva come se qualcuno ti avesse lanciato un cubetto di ghiaccio a velocità supersonica.
Strattonai poco delicatamente Roland affinché si muovesse. "Ahi, ahi!" "Lo so." La tempesta sembrava inarrestabile, alcuni cubetti colpivano più forte di altri. "Siamo nella giungla? Come può essere possibile?" "Roland, siamo negli Hunger Games, non una giungla qualunque. A loro piace suscitare brutti ricordi alle persone." Spiegai tentando di sovrastare il rumore della tempesta.
Guardai la mia mano... Malik...
Afferrai la mano di Malik. "Guarda. Malik sta diventando viola. Io non riesco a sentire più i piedi, le spalle mi fanno così male che è doloroso muovermi. Dobbiamo finire questa storia, definitivamente, prima che sia troppo tardi."
Il ghiaccio smise di cadere. "Roland, aspetta." Una lampadina mi si accese nel cervello "C'è qualcosa che non va" mormorai. Girandomi intorno realizzai cosa non tornava, era come se un muro invisibile stesse dividendo la giungla. Nell'altro lato il ghiaccio continuava a scendere imperterrito e violento dal cielo. In questo lato niente, immacolato.
"Ma che ca-?" "Non lo so." Roland tremava terribilmente per il freddo, mi uscì una risatina. "Che cosa?" "Non faceva così freddo, andiamo." ridacchiai ironica "Oh. Wow." Strabuzzò gli occhi sarcastico. Gli accarezzai il petto. "Dai uomo."
Ci incamminammo alla ricerca di acqua. "Hai dormito?" "Sì" "Bugiarda." "Non è vero!" Squittii "Mi avresti svegliato per dormire, dato che avrei dovuto dare il cambio." Fece notare con tono canzonatorio "Solo... non ero stanca, e non lo sono neanche adesso" Dissi sulla difensiva, consapevole di star palesemente mentendo.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani che stavano lentamente tornando al loro colore normale.
"Tu hai bisogno di dormire." Insistette "E abbiamo bisogno anche di acqua." Ribattei convinta "Perché stiamo camminando nella direzione della cornucopia?" "Se posso distillare l'acqua dalla neve, potrò trovare un modo anche con l'acqua di mare."
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Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)
Fanficbrutale /bru- tà-le/ 1. Una persona o un animale selvaggiamente violento. "Era una bruta a sangue freddo" NON POSSIEDO ALCUN PERSONAGGIO HUNGER GAMES POSSIEDO SOLO I MIEI OC E LA LORO STORIA!!! NON POSSIEDO NESSUNA GIF IN QUESTA STORIA, TUTTO È ST...