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Per quanto odiassi gli Hunger Games e i loro produttori, bisognava ammettere che erano in grado creare un bellissimo cielo notturno. Se non avessi tremato in modo incontrollabile, lo avrei apprezzato volentieri.

Malik Leo e io eravamo rannicchiati attorno a un piccolo fuoco. Leo era appoggiato su di me addormentato, le mani nelle tasche e la testa sprofondata nel colletto della giacca.

Il mio naso stava congelando, sentivo che sarebbe caduto a terra da un momento all'altro. I piedi la pensavano nello stesso modo. Il mio mento era nascosto all'interno della giacca e il cappuccio era alzato sopra la testa. Non potevamo salire su un albero perché faceva troppo freddo per potersi arrampicare sufficientemente in alto. Probabilmente saremmo morti lassù.

Un forte cannone esplose all'improvviso. Sobbalzai leggermente al rumore, riscuotendomi dal placido torpore in cui ero caduta. Il mio sguardò incontro quello di Malik che mi stava già guardando. "Pensi che provenga da una rissa o dall'ipotermia?" Scrollai le spalle alla sua domanda, onestamente non mi interessava e le mie labbra erano così screpolate quando parlavo si spezzavano causandomi dolore. 

"Sembra che la nostra domanda avrà presto una risposta." Alzai lo sguardo per vedere le schede olografiche dei tributi caduti. "Saranno molti stasera." borbottai cupa. Malik annuì leggermente.

Tributi caduti

Distretto uno: Thea

La sua bocca si muoveva silenziosa. Stava urlando mentre Milo le tagliava la gola, non abbastanza profondamente da ucciderla all'istante, quel tanto che bastava per farla soffrire.

Distretto quattro: Piers

Distretto quattro: Reign

Rabbrividii a disagio mentre il video veniva riprodotto. Sembravo disgustosa fisicamente e mentalmente.

Distretto sette: Dirk 

Distretto sette: Cassidy

La mia faccia di orrore e disgusto era accartocciata davanti allo schermo. Ero in ogni uccisione. 

"Ciao Leo." "Ciao Cypress, guarda questo." Indicò lo schermo davanti a lui entusiasta.

Cipresso: simbolo di sacrificio, morte e lutto.

Morte. Mi ricordò una storia che mi aveva raccontato mia madre. L'angelo della morte era una specie di serial killer, che era impiegato come badante e uccideva le persone sotto la sua cura.

Badante... Mi voltai verso Leo. Avevo promesso che avrei fatto del mio meglio per tenerlo in vita. Sarei stata io ad ucciderlo?

Distretto nove: Colby

Non ricevette un video. Solo una sua foto di riconoscimento, doveva essere morto per ipotermia.

Distretto undici: Milo

Distretto dodici: Rubye

Thea uccise Rubye facendo sì che Milo urlasse in preda all'orrore alle sue spalle. Non potevo sentire l'audio, ma l'emozione dipinta nel suo viso mi scosse. Le vene gli sporgevano dal collo mentre il suo viso assumeva un altro colore. 

Non c'era da stupirsi che stesse tremando quando mi ero avvicinata a lui.

Una volta finito, Malik mi guardò. I suoi occhi erano vitrei. "Il vento. Mi è entrato negli occhi." Borbottò dopo che ci fummo guardati negli occhi per un po' troppo a lungo. "Ovviamente." Annuii. E alzò lo sguardo al cielo.

"Cypress." Tornai a guardare Malik. "Ci sono solo altre tre persone in vita. Due delle quali sono anche unite. Come dovremmo gestire questa cosa?" Faccio un respiro profondo valutando tutte le opzioni.

"Personalmente penso che dovremmo separarci." Pronunciai dopo una lunga pausa. "Voglio dire, loro sono in tre, probabilmente potremmo prenderli. Ma cosa dovremmo fare alla fine. Chi vivrebbe tra noi?" "Vuoi Leo da sola?" "No, sceglierà lui con chi andare. lo o te."

"Domani?" "Domani!"

Fine della terza giornata.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora