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Salve a tutti fantastici lettori! 

Non scrivo dei miei angoletti da molto tempo ma oggi sentivo davvero il bisogno di farlo. Ultimamente nemmeno io so come descrivere la mia vita, molto spesso mi abbatte con la stessa rapidità in cui mi rialza, ma vedere TUTTE QUESTE LETTURE, TUTTI QUESTI VOTI mi rende davvero orgogliosa. Perciò vi ringrazio, infinitamente, perchè per voi non sarà molto importante premere quella stellina ma sappiate che notare che avete apprezzato la storia e il suo lavoro di traduzione dietro mi migliora la giornata.

Detto questo... 

"Leo capisco la tua fame ma non possiamo semplicemente separarci!" Lo sentii sbuffare. Era solo il secondo giorno e stavamo già morendo di fame. Secondo quel sole che non emetteva calore, sembrava essere mezzogiorno.

"Cypress..." si lamentò "Va bene! Leo rimani sull'albero, io vado a cercare da mangiare." "Grazie!" Si arrampicò sull'albero.

Afferrai il coltello e la spada e mi incamminai in una direzione a caso.

Tutte le bacche che avevo visto sinora erano velenose. E non un animale in vista. Il pensiero di andare alla cornucopia mi punzecchiava il cervello.

C'era del cibo in alcune casse, ne ero certa, ma oramai erano destinate ad essere vuote. Qualcuno ne aveva sicuramente approfittato.

Camminai cauta lungo la linea degli alberi anche se non aveva molto senso cercare di stare zitta, lo scricchiolio della neve sotto i miei piedi mi tradiva in continuazione.

Finora non avevo visto nessuno. Non sapevo dire se le impronte appartenevano agli eventi di ieri o erano nuove. Finalmente ebbi il coraggio di controllare. Guardando disperatamente in tutte le casse... niente.

Nemmeno una briciola. Stavo per tornare indietro quando udii delle voci.

"Ti sto dicendo che è entrata qui Nathaniel!" "Scusa ma non sei cieco da un occhio?" "Mezzo! Mezzo cieco!" Credo fossero Nathaniel e Adelynn.

Distretto dieci. Mi accovacciai dietro una delle casse.

Il cuore batteva all'impazzata. Il metallo della cornucopia rimbombò al suono di passi, qualcuno stava venendo nella mia direzione.

"Dobbiamo trovarli, la ragazza e il moccioso, scommetto che avranno già avuto un milione di sponsor." Esclamò Adelynn, la sua ascia stridette sul pavimento.

Non c'era stato nessuno sponsor per noi. E non ne volevo,  non avevo bisogno della pietà.

"Ora... dietro quale cassa si troverà mai?" "Probabilmente nessuna. Stiamo solamente perdendo tempo e siamo allo scoperto." "Oh sta' zitto Nathaniel. É dietro la cassa numero uno?" Un forte tonfo scosse l'intera cornucopia.

"Adelynn sta' ferma!" "Zitto! Cassa numero due?" Un altro forte scoppio. Non avevo contato quante casse c'erano nella stanza.

Percepii delle dita afferrare la parte superiore della cassa dietro cui mi trovavo. Questa era la prossima. Sperando di sfruttare l'effetto sorpresa, mi alzai in fretta e presi a calci la cassa. Colpì il suo stinco facendola cadere.

Tentai di fuggire ma Nathaniel mi afferrò per la vita.

"Lasciami andare!" Sapevo che era perfettamente inutile dirlo, ma avrei voluto che ci fosse stato ancora un pizzico di umanità in lui.

"Nathaniel portala fuori. Voglio che il mondo intero assista alla morte di Cypress Bennett." 

Si sorrisero l'un l'altro facendomi rabbrividire.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora