Cypress pov.
"Veramente?" Interrogai a bocca aperta il dottore, mi aveva appena comunicato che i test erano ufficialmente terminati. "Sì, signorina Bennett. Sono felice di informarla che non ne ha più." "Grazie!" Squittii ancora incredula.
Aveva affermato che la mia memoria era ancora irregolare, ma che non mi avrebbe causato alcun dolore.
Estrasse con attenzione tutte le flebo e sorrisi sollevata, non ne potevo veramente più di essere considerata inferma. Quando uscì dalla camera mi strofinai la mano su e giù per il braccio, che per qualche motivo era caldo.
Scossi la testa e mi alzai risoluta dal letto, non volevo sprecare altri istanti in questa stanza. Le mie gambe tremavano, leggermente instabili, ad ogni passo. Tuttavia le ignorai, desideravo veramente uscire.
Proprio mentre giunsi alla porta questa si aprì. La Coin ne passò attraverso con passo marziale. "Cypress, è così bello vederti in piedi." Si piazzò di fronte a me e, con aria decisa, mi porse la mano. "Non ci eravamo ancora incontrate correttamente, sono la presidentessa Alma Coin." Le strinsi lentamente la mano, senza dire una parola. La squadrai attentamente.
Roland aveva detto che potevo fidarmi di lei, ma il mio istinto mi diceva il contrario.
Mi lasciò la mano e proseguì il discorso, ignorando il mio silenzio.
"Mi ha fatto piacere sapere che i tuoi test sono andati bene." Fece una pausa aspettando che rispondessi, restai in silenzio. Sorrise imbarazzata riprendendo a parlare.
"Giusto, beh, sei una dei migliori combattenti e desidero che tu sia in prima linea a combattere." Propose sorridendo invitante. "Combattere?" Alzai le sopracciglia scettica. "Si." "Contro chi?" Mi informai.
Sbuffò una piccola risata. "Capitol, naturalmente." Roteò gli occhi ovvia. "Perché non Snow?" "Snow è parte della Capitale." Forzò un sorriso, intuendo la mia ostilità. Scossi la testa, non mi stava intendendo. Strinsi i pugni.
"A Snow non importa della Capitale. Non gli importa delle persone che ci vivono. Sta mettendo a rischio vite innocenti!" Sbottai rudemente, spalancando le braccia. "Cypress, hai avuto una lunga giornata di test." Mi posò le mani sulle spalle ma la respinsi velocemente. Assottigliai gli occhi.
"No, in realtà sono perfettamente riposata e assolutamente in grado di parlare per me stessa, grazie!" Sibilai, lanciandole un occhiata torva. "Anzi, l'ultima volta che ho controllato ero io quella che avevate salvato dalla Capitale. Tra gli altri, ovviamente. Ma IO ero quella che viveva lì da più tempo! Più tempo di Peeta, Johanna o chiunque altro Snow avesse catturato! Quindi, SO come funziona!" Affermai con forza. "Quelle persone lì non hanno alcuna scelta! So che se l'avessero, avrebbero... avrebbero..."
Sentii un fruscio dietro di me, non feci in tempo a voltarmi totalmente prima che Heavensbee mi piantasse un ago nel collo.
"Zitta ora Cypress. Hai un lungo viaggio davanti a te." Si beffò la Coin.
"Avrebbero..." Continuai a ripetere intontita quella parola, con sempre meno forza, cercando di formulare il resto del mio pensiero prima che tutto diventasse nero.
Rinvenni nel distretto otto. Mi sforzai nella ricerca di facce conosciute ma venni spinta tra la calca di persone, perdendo ogni punto di riferimento nella folla.
"Sono il comandante Paylor del Distretto otto." Irruppe potente la voce di una donna. "Che puttana." Ringhiai arrabbiata, ripensando agli avvenimenti del giorno prima. La Coin mi aveva arruolato a mia insaputa! Cercai di farmi strada a gomitate nel mare di persone, nella speranza di riconoscere qualcuno, trovando solo volti anonimi e sconosciuti.
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Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)
Fanfictionbrutale /bru- tà-le/ 1. Una persona o un animale selvaggiamente violento. "Era una bruta a sangue freddo" NON POSSIEDO ALCUN PERSONAGGIO HUNGER GAMES POSSIEDO SOLO I MIEI OC E LA LORO STORIA!!! NON POSSIEDO NESSUNA GIF IN QUESTA STORIA, TUTTO È ST...