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"Oggi è il vostro ultimo giorno di allenamento. I creatori del gioco sono stati così gentili da permettervi di esercitarvi ancora una volta prima della partita. Quindi assicuratevi di rivedere tutto! Specialmente tutte le vostre abilità di sopravvivenza! Dato che Cypress non hai mostrato abilità con le armi, potrebbero chiedersi come hai un nove, non dirglielo". Disse Roland severamente mentre io e Leo ci dirigevamo verso l'ascensore.

La porta iniziò a chiudersi lasciando un Roland che ci salutava con la mano. Il silenzio cadde sull'ascensore. 

"Cypress?" "Si Leo?" Deglutì a fatica prima di parlare di nuovo. "Siamo alleati vero?" La mia bocca si aprì leggermente al fatto che non ne fosse sicuro. 

"Certo Leo! Farò tutto ciò che è in mio potere per tenerti in vita, per farti tornare a casa sano e salvo." "Ma questo significa che dovrai morire." Annuii con la testa. "Sì, ho fatto i conti con questo, ho diciotto anni, ho vissuto la mia vita. Tu hai solo dodici anni, ti meriti una lunga vita di successo."

Un silenzio confortevole prese il sopravvento. Armeggiai nervosamente con la manica della mia maglia da allenamento. Ero confusa sul motivo per il quale indossavamo le maniche lunghe per allenarci, ma secondo Blossom volevano solamente provare qualcosa di nuovo. 

Le porte si aprirono per rivelare tutti gli altri concorrenti che si allenavano duramente. Quando suonò il campanello dell'ascensore si voltarono tutti a guardare ... me?

Mi scrollai di dosso gli sguardi penetranti degli altri e andai alla stazione delle abilità di sopravvivenza. Mi impegnai a memorizzare tutte le bacche, l'unica cosa che della quale non ero particolarmente sicura era piazzare trappole. Dissi a Leo di concentrarsi sulle bacche. Dopo quello che mi aveva detto Roland ieri sera non volevo che gli accadesse qualcosa del genere. 

Stavo lavorando per preparare una trappola per uno scoiattolo quando un'ombra mi coprì. Alzai lo sguardo per vedere un ragazzo dai capelli scuri torreggiare su di me. "Sono Malik del distretto dodici." Mi tese la mano perché la stringessi. "Cypress, distretto cinque" 

"Lo so, scusa se suonava inquietante. Ho visto il tuo punteggio ieri, un nove è fantastico." "Non hai preso anche tu un nove?" "Oh, l'hai visto anche tu." La sua mano si strofinò la nuca.

"Sì" "Pensavo che ti saresti stancata di guardare" "Volevo vedere i punteggi delle altre persone". Abbassai lo sguardo per osservare la trappola. "Puoi mettere il dito qui molto velocemente per favore?" Indicai dove volevo che toccasse. Lui annuì e si sedette di fronte a me. Appoggiò delicatamente il dito sulla corda. 

"Ora stai fermo." Legai più spago al ramoscello che stavo utilizzando. "Ora applica più pressione." Fece come gli avevo detto facendo schioccare il ramoscello colpendolo sulla guancia. "Ahia" Scattò all'indietro scioccato.

"Ops." Raccolsi il sorriso più innocente che potei. "Va tutto bene. Penso che tu abbia sbagliato qualcosa."

Non avevo sbagliato niente. 

"Suppongo di averlo fatto." Scrollai le spalle innocentemente. "Immagino di non essere destinata a catturare scoiattoli." "L'hai solamente sistemato male. A dodici anni io e mia sorella li posizionavamo nel cortile sul retro."

Annuii mentre preparava la trappola. "Tu hai una sorella?" "Sì, Cassandra. Ha quindici anni, ci divertivamo a fare duelli con la spada dopo aver piazzato la trappole." "Quindi è questa la tua abilità?" chiesi con noncuranza. "No, le asce lo sono." Interruppe quello che stava facendo.

"lo Uhm." "Ci vediamo dopo Malik." Mi alzai per andare a trovare Leo. 

"Ciao Leo." "Ciao Cypress, guarda questo." Indicò lo schermo davanti a lui entusiasta.

Cipresso: simbolo di sacrificio, morte e lutto.

"Oh." "Pensavo fosse bello, sai, perché è il tuo nome." "Va bene ragazzo. Ehi, ho una domanda, hai ottenuto un sette con il tuo punteggio ma hai detto di non aver centrato il bersaglio." "Sì, ma mi sono assicurato di rivolgere loro un sorriso vincente." Gli feci un cenno. 

Sapevo che i creatori del gioco non gli avevano dato punti extra per aver sorriso. Quindi, se Malik aveva ottenuto un nove, doveva aver fatto abbastanza bene con loro. 

"Domani durante gli Hunger Games se ti imbatti nella cornucopia fai attenzione a cercare di prendere un ascia." Annuì e tornò a guardare lo schermo.

Mi guardai intorno sentendo degli occhi su di me. Mi girai dove si trovavano le corde da arrampicata e trovai il distretto nove che mi stava guardando. Ero abbastanza sicura che i loro nomi fossero Colby e Tabby. Colby doveva aver ottenuto un otto nel punteggio mentre Tabby un sette.

Li scrutai, le dita di Tabby presentavano una piega profonda, rientrante nella sua mano destra e diversi calli quindi ipotizzai che usasse arco e freccia. Colby ero abbastanza sicura fosse un lanciatore di coltelli, nessun motivo particolare, solo che sembrava così.

Tornai verso Leo che era concentrato nello studiare le bacche commestibili. "Sono stanco di leggere." Lui gemette. "Continua, ho sentito Roland e Blossom parlare oggi, hanno detto che non ci faranno allenare tutto il giorno. E le partite sono domani". Annuì con riluttanza.

"I TRIBUTI TORNINO ALLE PROPRIE CAMERE, L'ALLENAMENTO È FINITO PER OGGI! POSSA LA FORTUNA ESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE!"

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora