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Finnick pov.

Era troppo tardi.

Entrai precipitosamente nell'ala ospedaliera e vidi Roland sorridere come un pazzo. Si precipitò verso me e sbattendomi le mani sulle spalle. "Ce l'abbiamo fatta! Si ricorda!" Esclamò gasato.

Mi sentii inondare dal senso di colpa. L'impulso di vomitare mi serrò la gola. Ero un verme. Avevo sognato a lungo il momento in cui quelle parole avrebbero lasciato la bocca di Roland, mi immaginavo con un enorme sorriso stampato sul viso. Mi starei precipitato lì e l'avrei colmata con abbracci e baci, ma adesso... la mia coscienza era sporca.

Ero soltanto un egoista.

"Non sei eccitato?" Boccheggiai come un pesce fuor d'acqua. "Sei sotto shock, lo capisco. Ma il dottore ha detto che puoi entrare." Parlottò velocemente senza lasciarmi tempo per replicare, spingendomi con decisione verso la porta della stanza.

"Ricordati Finnick Odair, tu le fai del male, io faccio del male a te." Mi intimò. "Temo di averle già fatto del male" Borbottai colpevole mentre varcavo la porta.

Il dottore mi notò, e sorridendomi promettente, si defilò. La testa di Cypress si girò. "Finnick". Il suo sguardo si illuminò, alzandosi in piedi e correndo da me. "Finnick!" "angelo?" "Finnick, oh mio Dio. Mi dispiace tanto di non essermi ricordata di te. Ti amo così tanto." Si scusò sinceramente, lo sguardo dispiaciuto. "lo... anche io ti amo." Riuscii a balbettare.

Non riuscivo a credere che fosse tra le mie braccia, non potevo credere che si ricordasse. Mi ghiacciai dallo stupore. Era... era... magnifico. Sorrisi radiante, tutte le preoccupazioni svanite. Alla fine l'ipnosi aveva funzionato, l'avevo davvero aiutata!

"Mi sei mancato così tanto! Oh mio Dio, ti amo più di quanto tu sappia!" Pianse dalla gioia. "Ti amo anch'io! E mi sei mancata così tanto che è stato così difficile funzionare senza di te." Singhiozzai con la voce rotta dall'emozione, senza riuscire a smettere di sorridere. Seppellì la testa nell'incavo del mio collo.

"Finnick". Mi chiamò.

"Finnick". Cypress ripeté.

"Finnick". La voce suonava diversa.

Venni colpito alla spalla. Scattai in piedi all'istante, come colto in flagrante, per vedere Roland. "Finnick stai bene?" La sua mano era poggiata sulla mia spalla. Alzai lo sguardo per scoprire Cypress ancora addormentata con le cuffie inserite. 

"Sì. Sì. Cos'è successo?" Chiesi assonnato. "Sei stato qui tutta la notte." Fece una pausa e arricciò il naso. "Lo dico con tutto l'amore che ho per te, ma amico, hai un cattivo odore. Vai a farti una doccia."

Guardai in basso e annusai i miei vestiti. L'odore distinto del mio sogno mi colpì. Era un sogno, realizzai. Il mio stomaco sprofondò. Il dottore entrò con i suoi appunti sottobraccio.

"Dottore! Ehi scusi!" "Sì, signor Odair." "Per favore, mi chiami Finnick." Lo pregai. "Per favore, può interrompere l'ipnosi?" "Che cosa?" Scattò. Roland fece altrettanto.

"Per favore. Amo davvero Cypress e desidero solo il meglio per lei e, mi sono reso conto che la cosa migliore per lei è non ricordare. Ricordare le cose importanti." Confessai, fu come se un peso si levasse dal mio petto. Capii di aver fatto la cosa giusta. 

"Finnick, sei importante per lei." Roland mi interruppe. "Lo so, ma ricordandosi di me ricorderà anche altre cose, tutti i suoi incubi, i suoi traumi... Sarebbe più felice senza ricordarli." Sospirai, il peso della decisione che dovevo prendere mi colpì.

"Fermerò l'ipnosi ora basta dire la parola." Annuì allora il dottore, serio. Guardai Roland e poi Cypress. Stava dormendo così serenamente. "Si. Voglio che interrompa l'ipnosi." Confermai gravemente. "Sì signore." Annuì, tornando nella stanza per sfilarle le cuffie.

"Sei sicuro di volerlo fare?" Mi domandò Roland premuroso. "Si. Sono felice finché Cypress è felice." Sorrisi tristemente. "Anche se questo significa che non si ricorderà di me." Lacrime mi appannarono la vista. Era il meglio per Cypress, no? Mi sarebbe mancata cazzo!

 "Sei un bravo ragazzo Finnick. Se il tuo fascino ha funzionato su di lei una volta, lo potrà fare di nuovo."  Annuì saggiamente. "Grazie Roland." Mormorai tristemente.

"Certo, Finnick. Adesso seriamente vai a farti una doccia, hai un odore terribile." Scherzò, cercando di tirarmi su il morale. Annuii senza preoccuparmi di sorridere, lanciai un'ultima occhiata a Cypress inerme.

Stavo facendo la cosa giusta. Più lo avrei ripetuto, più mi sarei convinto.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora