"Questa è l'unica volta che lo dirò. Mostrate le vostre abilità. Fate del vostro meglio e non mostrate assolutamente le abilità di sopravvivenza. Scegliete armi che ottengano un punteggio alto. Dovete puntare assolutamente ad un punteggio almeno sopra il sette. Leo se il tuo voto sarà più basso andrà bene lo stesso, la gente ti compatirà e lo troverà adorabile ma Cypress con te che hai sciolto i cuori delle persone ieri, devi segnare un punteggio alto poiché si aspettano che tu torni a casa da tua madre". Leo ed io annuimmo con la testa mentre entrammo nell'ascensore.
"Ce la farete." Roland respirò per la prima volta da quando aveva iniziato a parlare. L'ascensore si aprì su un corridoio molto lungo e decisamente intimidatorio.
"Non posso guardare, ma so che sarete in grado di cavarvela." Ci diede una pacca sulle spalle mentre ci spinse fuori dall'ascensore. "Buona fortuna." Disse mentre le porte si chiudevano.
"Forza Leo". Gli misi protettivamente una mano sulla spalla. Eravamo nel nostro completo da allenamento. Una maglia rossonera a maniche lunghe con i numeri del nostro distretto sul lato. E pantaloni neri.
Sentii Blossom e Roland discutere.
"Blossom lavori a Capitol dovresti saperlo!" Sentii Roland gridare sussurrando. "Roland, per l'ultima volta! Ci tengono nascosto tutto ciò che riguarda i giochi. Tutto quello che so è quando inizia. Sono sulla tua stessa barca."
"Sono così confuso, ogni anno i tributi indossano maniche corte per l'allenamento mentre quest'anno... quest'anno no. Perché cambiare? So solo che c'è qualcosa di strano in questi giochi. Voglio dire, iniziano prima del solito!" "Ciò che intendo è: questo è il 70esimo Hunger Games pensi che ciò abbia qualcosa a che fare con questo?" Il silenzio cadde nella stanza.
"Cypress sono nervoso!" "Non esserlo, andrà tutto bene." Mantenni le mie parole brevi e dolci poiché ero io stessa estremamente nervosa e non avrei avuto cuore di privarlo di qualche conforto.
Entrammo nella stanza e ci sedemmo sulla panchina del distretto cinque. La mia gamba rimbalzò su e giù. "ZAYNE DISTRETTO UNO! PUOI ENTRARE!"
Lanciò a tutti un'occhiata compiaciuta ed entrò. Dato che la stanza era così silenziosa, Leo ed io non ci azzardammo a fiatare.
"LEO DISTRETTO CINQUE! PUOI ENTRARE!"
Sembrava fosse stata una manciata di secondi, fu il turno di Leo. Gli diedi un leggero pollice in su quando si alzò.
"Per favore, lascialo fare una buona impressione!" Mi ritrovai a pregare silenziosamente rivolta a nessuno in particolare, Leo era nella posizione migliore, le persone sarebbero state più sensibili verso di lui se avesse preso un punteggio basso. Nel caso opposto sarebbe diventato lo sfigato prodigio su cui nessuno aveva scommesso.
I pensieri sul fatto che lui potesse combinare pasticci continuarono fino a quando non fu chiamato il mio nome.
"CYPRESS DISTRETTO CINQUE! PUOI ENTRARE!"
Entrai con la certezza di stare palesemente fingendo.
Dato provenivamo dal distretto cinque, ci ritrovavamo proprio nel mezzo, quindi se non facevamo qualcosa di grandioso, ci avrebbero dimenticato.
Respira Cypress.
Entrai in quella che sembrava l'aula di addestramento. Ma molto più grande. Alzai lo sguardo per notare degli uomini guardarmi come se fossi una loro preda.
Deglutii a fatica cercando di non mostrare i miei nervi. Mi guardai intorno per la stanza, ispezionando tutte le postazioni. Spade, arco e frecce, coltelli da lancio, asce e sopravvivenza.
"Hai tre minuti." Alzai lo sguardo per incrociare gli occhi di uno dei creatori del gioco.
Tre minuti, li avrei dovuti far valere! Mi avvicinai alle spade. La mano mi tremò proprio mentre afferravo l'elsa. "Mi scusi," Guardai uno degli allenatori. "Mi potete aiutare?" Alzò noncurante le spalle mentre gli lanciai una spada per duellare. Afferrai velocemente una spada per me e mi avventai verso l'uomo, facendolo saltare indietro e costringendolo a portare la spada in posizione di difesa. Il rumore delle lastre di metallo che cozzavano catturò l'attenzione dei creatori del gioco.
"È tutto ciò che hai?" Provocai la persona dietro la maschera. Lo sentii sbuffare facendomi sorridere.
Corsi verso di lui che, brandendo la sua spada tentò un'attacco, ma lo bloccai producendo il rumore di metallo che scivola. Afferrai la parte posteriore del suo collo usandolo come appiglio per slanciarmi in aria, per poi atterrare calciando via la sua gamba per fargli perdere l'equilibrio. Egli fece cadere la spada mentre io mi posizionai sopra di lui mentre preparavo la mia spada a calare sulla sua testa.
Ma mi fermai appena la punta della mia spada colpì il suo elmo. Cosa mi stava succedendo? Mi scansai velocemente e gli tesi una mano per aiutarlo ad alzarsi. Quello non era quello che volevo essere. Quello non è ciò che sono.
Sentii applausi provenire dall'alto che rischiarono di farmi impazzire. "Siete tutti malati e lo sapete!" urlai senza ritegno prima di potermi fermare.
"Onorata che abbiate gradito lo spettacolo." Esclamai furente con la voce intrisa di sarcasmo. Posi giù la spada ed uscii.
Avrei potuto ottenere anche un buon punteggio se non avessi risposto, quindi le probabilità non erano decisamente a mio favore.
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Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)
Fanfictionbrutale /bru- tà-le/ 1. Una persona o un animale selvaggiamente violento. "Era una bruta a sangue freddo" NON POSSIEDO ALCUN PERSONAGGIO HUNGER GAMES POSSIEDO SOLO I MIEI OC E LA LORO STORIA!!! NON POSSIEDO NESSUNA GIF IN QUESTA STORIA, TUTTO È ST...