"Cosa ricordi?" Indagò freddamente la voce dell'interrogatore. I miei occhi rimasero bloccati sotto la benda nera.
"Ricordo di essermi svegliata in una stanza bianca con Snow seduto all'angolo. Sembrava furioso ma una volta che i nostri occhi si incrociarono, fu come se avesse assunto una maschera mite."
"Ha detto qualcosa?"
"Ha detto... che Peeta ed io eravamo gli unici sopravvissuti dei giochi, che Johanna era nella Capitale ma in condizioni critiche."
"Niente su Katniss?"
"No, se n'è andato solo dopo essersi complimentato per i miei Hunger Games e poi mi sono addormentata; al mio risveglio ho sentito una voce. In quel momento l'ho riconosciuta, ma adesso non ricordo più a chi appartenesse."
"Cosa stava dicendo."
"'Katniss allontanati da quell'albero!' Credo che fosse un urlo maschile. 'No!! Non farlo!!' Subito dopo ho aperto gli occhi di scatto. Davanti a me c'era uno schermo acceso, stava riproducendo i giochi, credo. E gli Hunger Games sono andati avanti ancora e ancora. Ho guardato con orrore mentre il corpo dell'uomo bruciava. 'CYPRESS' Ha urlato mentre le fiamme consumavano il suo corpo, poi l'arena è caduta intorno a lui... schiacciandolo." Spiegai, esitando qualche istante prima di concludere il finale. Sotto la benda, gli orrori dei giochi mi sfilarono davanti agli occhi.
Calò il silenzio. La voce sembrò essere scomparsa. "Pronto?" "Sì, scusa. Umm. Hai visto il corpo bruciare? Giusto?"
"Sì."
"Che aspetto aveva?" Una sottile nota di curiosità suonò nella domanda.
"Portava una delle mute standard, come quelle di tutti. I capelli erano biondi come quelli di Peeta, ma sono assolutamente certa che non fosse Peeta. Aveva i capelli arruffati dal vento e crespi per dall'aria salmastra. E ricordo gli occhi... occhi verde mare che fissavano la telecamera mentre il suo corpo bruciava, e poi.... è stato schiacciato." Rabbrividii all'immagine.
"Hai visto morire Katniss?"
"No, ma non riuscirei ad immaginare una scena diversa da quella che ho visto."
Di nuovo silenzio. Prima che potessi parlare qualcuno mi scostò i capelli, armeggiando con il nodo del panno. Lentamente mi calarono la benda.
Mentre i miei occhi si adattavano lentamente alla luce, una cosa che colsi furono i penetranti occhi verde mare.
"Ciao Finnick." Lo salutai, confusa dalla sua presenza. "Ciao angel- Cypress." Mi rivolse un sorriso dolce. Girai la testa verso il dottore nella stanza. "Come sono andate le prove?" Domandai speranzosa. Sembrava sconfitto, le spalle curve e l'aria contrita.
"Bene." Con lo sguardo tornai a Finnick, che aveva lo stesso sguardo deluso. Prima che potessi rivolgermi dal dottore, un luccichio d'oro attirò la mia attenzione da sotto la camicia leggera di Finnick.
Senza preavviso gli afferrai rudemente la parte posteriore del collo, sfilandogli la catenella. Cercò di afferrarmi il polso per bloccarmi ma era troppo tardi.
La mia faccia si contrasse dal sospetto e dallo sgomento. "Dove lo hai preso?" Strinsi nel pugno la collana dell'orologio. LA MIA collana dell'orologio!
Finnick si scambiò un'occhiata col medico. Senza pazienza gli artigliai il colletto della camicia, strattonandolo a me. Non lo scossi così violentemente come la mia ira avrebbe voluto, era come se qualcosa mi impedisse di ferirlo. In qualsiasi situazione.
"Cypress." Squittì con un filo di voce, un leggero sorriso nervoso apparve sulle sue labbra. "Tu mi hai dato-" Il dottore tossì seccamente indicando a Finnick di non proseguire.
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Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)
Fanfictionbrutale /bru- tà-le/ 1. Una persona o un animale selvaggiamente violento. "Era una bruta a sangue freddo" NON POSSIEDO ALCUN PERSONAGGIO HUNGER GAMES POSSIEDO SOLO I MIEI OC E LA LORO STORIA!!! NON POSSIEDO NESSUNA GIF IN QUESTA STORIA, TUTTO È ST...