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Oggi è il giorno.

Rimasi in una stanza grigia a esaminare il mio vestito. Era diverso da qualsiasi abito avessi visto indossare ai precedenti tributi. 

Il primo pezzo erano un paio di leggings bianchi. Poi un paio di pantaloni invernali verdi e gonfi con così tante tasche che ogni volta che mi muovevo produceva un rumore di carta accartocciata e per il sopra una maglia a maniche lunghe nera. 

Blossom entrò portando sottobraccio il mio giaccone. 

 

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(Ok torniamo alla storia)

"Dal vestito posso dirti che farà freddo." Disse Blossom mentre mi giravo per mettermi la giacca. Annuii spaventata, se avessi aperto bocca le lacrime sarebbero sfuggite dai miei occhi. 

"Non essere nervosa, so che suona superficiale ma so anche che  hai le capacità necessarie per resistere. Sei intelligente e forte, solo... Non mettere un'altra vita davanti alla tua."

"Come dovremmo riuscire a scappare da chi ci insegue se ogni volta che ci muoviamo facciamo rumore." Dimostrai muovendo le braccia avanti e indietro. "Non lo so ma ricorda solo che, nonostante tutto, hai le capacità per invertire l'esito dei giochi."

Il modo in cui lo disse così fiduciosa in me mi rimase impresso. Lo aveva detto in modo molto diverso dal resto della frase che non potei fare altro che darmi speranza. Annuii lentamente con la testa cercando di racimolare coraggio.

"30 SECONDI!!!"

"Blossom, non voglio andare!" Le lacrime mi riempirono gli occhi. Mi afferrò delicatamente il viso come usava fare mia madre quando avevo gli incubi. 

"Cypress, va tutto bene. So che sarà difficile ma... seriamente, puoi farcela. Io credo in te. Pensa solo a tutti quelli che ti aspettano a casa. Tua madre, Roland, Lilac, io. Tutti quelli che si prendono cura di te." Scossi la testa disperata. 

"E so che può sembrare sbagliato ma... diventa insensibile. Non pensare a quello che stai facendo, non esitare. Farai cose lì dentro che non pensavi di poter fare perciò se ti vuoi salvare non riflettere tanto, l'esitazione può essere la tua rovina." Sapevo esattamente di cosa stesse parlando. 

"DIECI SECONDI!!!" 

"È tempo" La abbracciai un'ultima volta e mi diressi verso il tubo. Cercai di controllare il mio respiro e dimostrarmi fiduciosa mentre guardavo Blossom salutarmi.

Il tubo iniziò a salire. Inspirai una boccata d'aria fredda e gelida. 

Una volta che il tubo si  fermò sul piano dell'arena mi accorsi di non riuscire a vedere nulla. Era tutto troppo luminoso per vedere. Il ghiaccio sembrava starsi appropriando del mio naso. Una volta che miei occhi si adattarono fui in grado di guardarmi intorno. La neve era ovunque. C'era una montagna gigante coperta di neve e gli alberi erano fitti di soffice polvere bianca.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora