* 6 *

361 27 3
                                    


"Tutti sul ponte!" Sentii qualcuno sbraitare fuori dalla mia stanza. Peeta ed io accorremmo alla porta e aprimmo un piccolo spiraglio per vedere cosa stava accadendo.

I Pacificatori correvano in giro in fermento, afferrando attrezzature e armamenti per poi precipitarsi fuori dalle porte.

"Cosa pensi che stia succedendo?" Mi chiese Peeta con le sopracciglia aggrottate. "Il ponte alimenta praticamente tutta Panem. E' il distretto cinque a tenerlo attivo." Insinuai. "Pensi che cinque si stia ribellando?"

Nella mia camera la luce tremolò incerta finché non si spense tutto.

"Credo che sia la nostra risposta." Annunciai stringendo le labbra.

I Pacificatori irruppero senza preavviso nella stanza e afferrarono me e Peeta per le braccia. "Ahia!" Mi lamentai debolmente,  non mi avrebbero ascoltata comunque.

Mi cambiai di nuovo con un vestito grigio. Mi guardai allo specchio inerte; abbandonata e debole. Era doloroso trovarsi a fissare il proprio riflesso scheletrico. Le borse sotto i miei occhi erano aumentate, acquisendo un preoccupante colore grigio.

"Andiamo, signora Bennett."

Mi sedetti con Peeta, mi accorsi che anche lui non aveva un aspetto migliore del mio. Caesar ci lanciò un'occhiata impietosita. Immagino che anche lui vedesse il cambiamento.

"Seguitelo". Un pacificatore indicò minacciosamente il gobbo.

"Stanotte abbiamo ricevuto segnalazioni di treni deragliati, granai in fiamme e di un feroce attacco alla diga idroelettrica nel distretto cinque." Pronunciai alla telecamera finché la mia linea non finì. Peeta proseguì con la sua.

"Chiediamo moderazione e decenza"

Il teleprompter iniziò a funzionare male, procedendo a scatti e sfrigolando.

"Are you, are you comin' to the tree?" Sentii la mia mascella abbassarsi quando Katniss apparve sullo schermo dello studio.

"They say who murdered three."

"Katniss". Espirò Peeta senza fiato. "È viva?" Ricambiai con la stessa incredulità.

"Strange things did happen here. No stranger would it be."

"Katniss, ci sei?" "Anche Roland potrebbe essere vivo." Sussurrai sovrappensiero mentre Peeta si rivolse alla telecamera.

"Katniss?" "Peeta per favore continua." Caesar lo incitò freddamente, un avvertimento negli occhi. "Ci stavi raccontando di questi attacchi selvaggi." Lo incalzò. "Sì." "Giusto."

Guardai Peeta che mi stava già guardando. Queste informazioni... tutte insieme... erano troppo. Deglutii a fatica. "L'attacco alla diga è stato un atto di distruzione insensibile e disumano..."

"Where dead man called out for his love to flee."

Peeta si sporse in avanti. "Pensateci. Come andrà a finire? Cosa rimarrà? Nessuno può sopravvivere a tutto questo. Nessuno è al sicuro adesso. Non qui a Capitol City. Non in nessuno dei distretti." Peeta fece una pausa, raccogliendo fiato per le parole successive. Lo guardai. 

Scossi la testa immaginando cosa stava per dire e le conseguenze che ne avremmo ricevuto.

"Stanno arrivando, Katniss. Uccideranno tutti. E nel distretto 13 sarai morta domattina." Scattò verso la telecamera, cercando di avvertirla in tempo. I Pacificatori si mossero dalla loro postazione, scagliandosi contro di noi. Ci immobilizzarono, trafiggendoci con i teaser elettrici che portavano alla cintura.

Brute // Finnick Odair (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora