Il soggiorno dei Gautier in Terra Santa era stato allungato, per via della permanenza di Anne a Palazzo Reale, che da molto tempo serviva la Principessa Sibilla come sua dama di compagnia. Un onore che era stato concesso a ben poche donne d'alto rango. Forse era l'unica cosa che faceva ancora contenta la Signora Janette, visto che da quando aveva saputo che, l'ormai cavaliere, Arn Lundberg si sarebbe trattenuto molto a lungo nella sua residenza, schizzava d'ira anche se vedeva un quadro posizionato storto su un muro. Gli unici contenti della presenza di Arn erano il Signor Maximilian e la figlia, Vivienne, con la quale il cavaliere dai capelli dorati aveva istaurato un bellissimo rapporto. Fatto di allegria, risate, scherzi e forse anche di sentimenti.
Ma se una giornata era fatta di ventiquattro ore, almeno dieci erano concentrate su una donna che non aveva mai potuto dimenticare: Maddalena. Nessuna donna, nessun titolo e nessuna delle maggiori ricchezze avrebbe potuto far sì che si scordasse di lei. Dopo aver raccontato la verità del suo passato a Vivienne, più di qualche anno fa, si sentiva più... rilassato, come se stesse in pace con sé stesso. Quando era triste era solito rivolgersi a lei, una chiacchierata faceva passare il tormento e la malinconia di non avere accanto a sé l'unica donna che abbia veramente amato nella sua vita. Ma pensava anche al fatto che continuare a torturarsi l'anima non l'avrebbe fatta tornare da lui e quindi valeva la pena farsene una ragione. Ciò che era morto non poteva resuscitare.
Il suo risveglio venne scosso dal bussare di una porta, in modo abbastanza insistente. Scostò le lenzuola, andando ad aprire la porta della sua stanza, con il sole che filtrava dalla finestra alle sue spalle e con solo le braghe addosso, il torso era nudo. Sperava vivamente che non fosse la Signora Janette, non avrebbe trovato il coraggio neanche di dire mezza parola. Quando aprì la porta, fortunatamente per lui, non vi trovò Miss Gautier ma Jean Luis. Il fratello maggiore di Anne e Vivienne.
"Buongiorno, Arn."
"Buongiorno, Signore. In cosa posso esservi utile?"
E senza neanche chiedere il permesso, Jean Luis entrò nella sua stanza, guardandosi intorno con fare sospetto.
"Arn, quante volte devo dirti di non chiamarmi "Signore" e di chiamarmi con il mio nome di battesimo?!" Rispose con tono neutro, arrivando al centro della stanza dove c'era il letto matrimoniale e si sedette sul bordo, osservando il giovane. "Ero venuto a dirti che mio padre ha ricevuto una lettera, da Anne. Ci annuncia che presto Sua Altezza, la Principessa Sibilla, si sposerà con Guglielmo del Monferrato. E poi ha chiesto non so cosa, parlava sempre di matrimonio. Forse vuole sposarsi anche lei."
"È probabile, Jean Luis. Ma io cosa c'entro?"
"In verità nulla. Ero passato a chiederti se avevi visto mia sorella."
"Vivienne? No. Mi sono appena destato, in verità. Dammi solo qualche minuto e sono pronto per iniziare la mia giornata."
"Fa pure con comodo. Mio padre sta facendo colazione con mia madre in salotto. Perché non ti unisci a noi?"
Arn rimase leggermente perplesso. Tutta questa gentilezza nei suoi confronti da parte dell'erede della stirpe Gautier, adesso, da dove saltava fuori? Non si fidava per niente di quello lì. Lo guardava da capo a piedi, esattamente come sua madre. Non era mai stato gentile come lo erano stati il Signor Maximilian e le sue due figlie femmine. Ma del resto rimaneva sempre un Signore e lui un suo schiavo. Doveva ubbidire, anche se ciò li costava parecchio.
"Dammi solo cinque minuti e sono pronto."
Jean Luis abbandonò la stanza con uno strano ghigno sul viso. Non li era mai piaciuto, in tutti questi anni che l'aveva visto in giro per quella casa. Ma era sempre il figlio del suo padrone e non poteva mettersi a competere. Tirò un sospiro di sollievo quando rimase solo nella sua stanza. Lentamente si girò e andò ad aprire la porta di una stanza comunicante con la sua, una specie di ripostiglio per le scope dimenticato da Dio con almeno quaranta ragnatele.
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Anima Rubrum
Historical FictionGerusalemme, anno 1171 d.C. Maddalena Atlassi è l'unica figlia del commerciante di stoffe Samir, uomo devoto al suo re ma anche ambizioso. Talmente tanto che decide di dare in sposa la giovane al figlio di un signorotto locale, Omar Moloch. Senza sa...