Nel centro del villaggio di Acrì, la residenza Templare era in un silenzio quasi da chiesa. I corridoi erano vuoti, le mattonelle del pavimento umido e la nebbia entrava dagli archi. Sembrava che non ci fosse ancora nessuno, come lo era stato nei mesi precedenti, quando i cavalieri dell'Ordine erano stati storditi e consegnati nelle mani di Ṣalāḥ a Dīn dal traditore Umar. Egli non si era più ritrovato, neanche quando la fortezza di Masyaf era caduta sotto le fiamme dell'incendio. Sembrava essere scomparso nel nulla.
Robert, Jarabe, Arnau e Gérard non riuscirono a sapere nulla neanche dalla bocca di Hasan Al-Dualim, che da quando erano tornati nella residenza si era chiuso nel suo silenzio, nella sua stanza per pregare Allah. Nessuno dei Templari avrebbe interrotto le sue preghiere, rispettosi anche verso il suo di lutto. In un giorno aveva perso i suoi figli, andava comunque capito e compatito. Di comune accordo, avrebbero ripreso anche loro le mansioni, ben coscienti che con la morte di Oddone di Saint-Amand si doveva procedere per proclamare un nuovo Gran Maestro, una nuova guida.
Il silenzio e la morte, però, non sembrava solo sui volti degli uomini della residenza. Da quando erano ripartiti, il vuoto popolava il volto della dama Griet, anch'essa chiusa nel suo silenzio e digiuno perenne. Sembrava che volesse lasciarsi andare, dopo aver saputo della morte del marito, sembrava che non avesse più nulla per vivere. La sua fede, evidentemente, iniziava ad essere troppo poco. Robert de Sablé, comunque, aveva dato predisposizione che i pasti le venissero consegnati in camera, anche se questi tornavano intatti nelle cucine. Era sicuro che un altro suo discorso sulla speranza non sarebbe servito a nulla ma era anche vero che non poteva lasciarla al suo destino, quella sera le avrebbe fatto visita affinché mangiasse qualcosa e ritrovasse un po' di fiducia in sé stessa.
Il cavaliere dai capelli rosso rame osservò la lettera con la ceralacca, guardandola da davanti a dietro, e la consegnò ad un portavoce.
"Questa va recapitata in Francia, nella chiesa di Saint-Sulpice, a Parigi. La sorella di Oddone deve essere a corrente della morte del fratello." Disse, pronunciando con malinconia il nome di colui che per anni era stato il suo superiore.
Un ragazzo sui vent'anni prese tra le mani la lettera, annuendo alle parole del cavaliere. "State tranquillo. Me ne occuperò personalmente."
"Bravo ragazzo." Robert allungò una mano verso un'altra pila di libri, ne aprì quello a capo e ne tirò fuori un'altra lettera. Questa aveva la pergamena datata, dal colorito giallognolo e anche la ceralacca sembrava consumata. "Questa, invece, va spedita in Provenza, e va data al barone Enrico Sinclair, in persona."
"Sarà fatto, Sir. Con il vostro permesso." Il ragazzo dal nome sconosciuto afferra anche la seconda lettera e, facendo un inchino del busto e del capo, si incammina verso l'uscita dello studiolo della residenza, lasciando nuovamente soli i cavalieri.
Robert si passò una mano sul viso provato da ciò che aveva vissuto nei giorni precedenti. Non aveva smesso un attimo di ringraziare il suo Dio per essere ancora in vita. Ma ora, il prezzo da pagare, era ben alto. Con la loro fuga, il Saladino poteva raccogliere la sua armata e marciare di nuovo verso Gerusalemme. Troppe cose andavano fatte e poco tempo avevano a disposizione. Nel pomeriggio avrebbe inviato una lettera al re, nella speranza che la ricevesse in tempo, e l'avrebbe avvertito dell'imminente pericolo che la popolazione correva.
Poi c'era la questione della nuova guida per l'Ordine. Serviva eleggere un nuovo Gran Maestro alla svelta, ma non sarebbe stato facile e certamente non era compito suo. Serviva un uomo con spina dorsale, tenace, stratega militare eccellente, e saggio a tempo perso. Sempre pronto a spronare le reclute e sempre pronto a punire i peccatori e chi osava trasgredire le regole del loro Ordine. Sotto consiglio dei suoi altri fratelli, avrebbe spedito una lettera anche a Roma, dove avrebbe spiegato la morte di Oddone e che avrebbero dovuto eleggere un nuovo capo.
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Anima Rubrum
Fiction HistoriqueGerusalemme, anno 1171 d.C. Maddalena Atlassi è l'unica figlia del commerciante di stoffe Samir, uomo devoto al suo re ma anche ambizioso. Talmente tanto che decide di dare in sposa la giovane al figlio di un signorotto locale, Omar Moloch. Senza sa...