Era incredibile come, all'alba di un nuovo giorno, Maddalena non riusciva a sentire assolutamente nulla. Per anni aveva creduto che, quando si sarebbe vendicata, il suo cuore sarebbe stato più leggero, più in pace, che avrebbe riacquistato un pezzo che aveva perduto molto tempo fa. Invece, in modo amaro, scopriva che non era cambiato nulla. Il sole sorgeva e tramontava lo stesso, le persone nascevano e morivano, mangiavano, bevevano. Ogni cosa continuava il suo percorso.
E anche lei, dopotutto, poteva dire di avere finalmente qualcosa in più, un motivo importante, per continuare ad intraprendere il sentiero che si era costruita durante quegli anni.
Il giorno dopo di quella sera, Maddalena aveva chiesto ad Arnau un colloquio privato. Con sorpresa aveva scoperto che non era arrabbiato con lei, neanche gli altri, ma solo delusi perché, se avessero saputo la sua storia, dall'inizio alla fine, avrebbero potuto aiutarla. Era stata solo la paura di essere gettata in mezzo ad una strada a non farle mai aprire bocca circa il suo passato.
Griet di Imara, probabilmente, era morta la sera di quel ricevimento e, come se si fosse destata da un lungo sonno, Maddalena Atlassi era tornata a vivere. Questo poteva essere un cambiamento.
"E adesso? Cosa farai?"
Le chiese Robert De Sablé, in procinto di mettersi in viaggio con gli altri verso la Terra Santa. Avevano ancora una missione da compiere. Proteggere Gerusalemme dall'armata di Saladino.
Maddalena osservò il paesaggio francese fuori dalla sua stanza, prima di voltarsi verso il Templare con il più radioso dei sorrisi. "Arnau mi aveva proposto di restare con voi, con tutti i privilegi da dama che ne comportava, ma sento che le nostre strade si dividono qui. Tornerò a Magdala e, con un po' di fortuna, continuerò per la mia strada." Rispose, avvicinandosi al cavaliere e prendendogli le mani tra le proprie, guardandolo negli occhi. "Non dimenticherò mai ciò che tu e gli altri avete fatto per me. Il mio più grande amico di sempre." E dicendo ciò, gli accarezzò il viso.
Robert non disse nulla, si godette quella carezza per i pochi istanti che gli rimanevano da condividere con lei. In quel momento avvertì il voto di castità pesargli come un macigno nel cuore e la voglia di baciarla esplodere dentro di lui. Ma non poteva. Il suo sacrificio avrebbe permesso a lui e ai suoi compagni di trionfare in battaglia. Si scansò in modo brusco da lei, sforzandosi di sorriderle. "Non sopporto gli addii." Le disse, scherzoso. In verità era vero. Troppi addii aveva affrontato l'ordine, in quei mesi. Senza contare che anche Tazim aveva chiesto di essere sciolto dal suo giuramento. Cosa che Arnau, sotto consiglio di Maddalena stessa, aveva approvato.
"Ti scriverò." Promise lei. "E se passerai da Magdala, fermati pure. Sarò lieta di farti conoscere qualcun altro." E così dicendo, gli strizzò l'occhio, prima di rientrare ed uscire dalla sua stanza, lasciando un Robert pensieroso e perplesso sulle ultime parole della dama.
I corridoi della villa dei Sinclair erano stranamente silenziosi.
Hasan, Iris e Jarabe erano già partiti per Magdala, anche se l'anziano Nizarita aveva fatto il diavolo a quattro affinché non restasse lì sola. Ma Maddalena aveva ancora qualcosa da fare. Un ultimo tassello da inserire.
Islay Murray entrò dal portone principale della villa, ben lieto di trovare la dama già pronta per il viaggio che gli aspettava.
"I cavalli sono già pronti, Signora."
"Grazie, Islay, e ti prego... chiamami Maddalena. E anche grazie a te se i Moloch sono in prigione, prossimi alla morte."
Con un sorriso un po' imbarazzato, Murray acconsentì, accompagnandola fuori per montare a cavallo.
Il viaggio dalla Francia in Scozia sarebbe stato lungo e molto avevano da raccontarsi. Era già riuscita a scoprire che, quel piano per mettere i Moloch in ginocchio, era stato orchestrato proprio da Islay stesso, figura di spicco molto vicina a Re Riccardo e, con le informazioni datale da sua zia Nasira, aveva fatto il resto. La complicità di Iris e Hasan, poi, era stata di vitale importanza.
Era stata Lucrezia Sinclair che, il giorno dopo, era venuta nella sua stanza per parlarle. Oltre che ringraziarla per averla risparmiata di una vita non proprio bella accanto ad un uomo ignobile come Blaser, le aveva anche detto un'altra cosa. Suo fratello desiderava dirle qualcosa di molto importante che la riguardava.
Motivo appunto del suo viaggio fino in Scozia.
Onestamente, Maddalena non comprese del perché doveva andare fin laggiù ma dei baroni si fidava e, sentendo loro, era una questione di tradizioni.
Qualcosa che la riguardava attendeva solo di essere scoperta. E qualcosa le diceva che, quando l'avrebbe saputo, niente sarebbe stato più come prima. Esattamente come il cambiamento che stava facendo il suo corpo. Sotto quelle larghe vesti, all'altezza del grembo, un piccolo germoglio iniziava a fiorire dentro di lei.
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Anima Rubrum
Historical FictionGerusalemme, anno 1171 d.C. Maddalena Atlassi è l'unica figlia del commerciante di stoffe Samir, uomo devoto al suo re ma anche ambizioso. Talmente tanto che decide di dare in sposa la giovane al figlio di un signorotto locale, Omar Moloch. Senza sa...