Capitolo XVI

33 5 15
                                    

L'odore del pesce e del sangue che sgorgava dalla carne calda –che il macellaio del porto tagliava- riempiva l'aria di quell'area così nebbiosa che era il porto di San Giovanni d'Acrì. In molti anni che aveva servito il Gran Maestro Oddone, Maddalena non si era ancora abituata. Ogni notte sognava di ritrovarsi nella sua villa, Magdala, circondata ancora da suo padre, da sua zia, dalle sue cugine, e dal suo grande amore che aveva abbandonato senza pensarci due volte.

Quando si svegliava, non appena il sole era sorto, si ritrovava nel letto del suo alloggio alla residenza di Acrì, scendeva a mangiare con gli altri cavalieri e ricordava per filo e per segno perché era lì. La personalità di Griet, tornava nuovamente a fronteggiare la personalità di Maddalena, inducendola ancora al silenzio sul suo passato, ripetendosi più e più volte che la bella commerciante di stoffe era morta nel mar Mediterraneo, dove era risorta il giorno dopo.

Negli ultimi anni, la Terra Santa era stata segnata da molti cambiamenti. La morte del re Amalrico e la salita al trono di suo figlio, Baldovino, il nuovo re lebbroso, come era conosciuto dal popolo. Il trattato di pace con Saladino, per citare qualcos'altro. Una pace che la bruna sentiva che non sarebbe durata a lungo. Il neo Sultano doveva avere qualche piano in mente, era impossibile che rinunciasse così su due piedi a Gerusalemme, il suo obbiettivo principale. Maddalena sapeva che se ci sarebbe riuscito, tutte le donne della Terra Santa sarebbero divenute sue schiave e doveva tenersi pronta per scappare, se sarebbe riuscito a conquistare il regno. Avrebbe seguito sempre i suoi fratelli Templari, anche se alcuni di loro la guardavano ancora dalla testa ai piedi come fosse una sconosciuta, in particolar modo Umar, che non si era ancora abituato alla sua presenza o forse non la tollerava. La trattava ancora con diffidenza e totale mancanza di rispetto, che non aveva mai preteso dagli uomini ma che il Gran Maestro pretendeva dai suoi sottoposti per lei. Era divenuta, almeno per gli occhi dell'anziano francese, una sorta di strumento o di pedina, da usare in casi di necessità per alleanze o negoziamenti.

In quegli anni era stato raro, ma era successo, che aveva dovuto giacere con alcuni uomini di potere per conto del Gran Maestro. E in quelle occasioni riusciva anche a farsi dire qualcosa riguardo al potere che i Moloch avevano stabilito a Gerusalemme. Amalrico di Lusignano, il fratello di Guido, con la quale aveva stretto una notevole amicizia nel corso degli anni, gli aveva riferito di recente che Omar e suo padre, Blaser, stavano cercando di entrare nelle grazie del nuovo re. Baldovino, a differenza del defunto padre, non era molto manovrabile, ci passava del tempo prima di fidarsi cecamente di una persona. Un lato caratteriale che attraeva Maddalena come una falena alla luce della luna piena. Se riusciva ad ottenere un'udienza dal nuovo sire, magari, lui avrebbe potuto aiutarla nella sua vendetta. Ma la cosa era molto complicata. Per ottenere un'udienza poteva passare una settimana, un mese o addirittura un anno. E poi era sicura che c'erano spie dei Moloch anche a corte e doveva fare attenzione. Sentiva di essere a metà strada per sbattere gli usurpatori su una croce o in prigione a vita. E una volta che avrebbe ripreso la sua proprietà avrebbe continuato a condurre la sua vita, magari ritrovando anche i suoi parenti.

Il porto era una zona di commercio favorevole. Maddalena, ogni giorno, vedeva entrare e uscire chiunque. Chi arrivava da molto lontano su una barca, chi invece tornava da un lungo e pericoloso viaggio d'affari. Tutte persone, in un modo o nell'altro, che si tenevano dentro le loro disavventure. E la giovane lo vedeva dai loro volti, indecifrabili ma segnati col fuoco da grande disperazione. La peste era nuovamente giunta a San Giovanni d'Acrì e ai Templari era stato consigliato un pomeriggio di assoluta preghiera per tutte le anime volate in cielo e di non uscire dai loro alloggi per nessuna ragione. Solo quella mattina i cavalieri avevano ripreso i loro scambi commerciali. Oro, argento, denaro, bestiame, proprietà.

Le campane stavano suonando quando, l'ennesima nave della giornata, entrò nel porto. Non appena Maddalena alzò lo sguardo vide che sul ponte c'erano dei cavalieri, suoi confratelli, tra i quali spiccava la figura di Robert. La giovane si alzò e prese a raggiungere il molo dove la nave attraccò. Non appena i cavalieri scesero, Robert corse ad abbracciare la sua protetta.

Anima RubrumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora