Capitolo XVIII

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25 novembre 1177, Montgisard.

"Avanti, marciate!"

Il comandante delle truppe continuò ad urlare quelle parole per gran parte del tempo. Al giorno d'oggi sembra impossibile ricordarlo ma la paura scura nel volto dei soldati, che marciavano su Montgisard, era immensa. Tutti loro si preparavano a qualcosa di sicuro, di lampante: la morte certa. Quella sera molti di loro si sarebbero ritrovati nell'oblio ad implorare misericordia per le anime spezzate. Li aspettava un'ultima sosta verso l'accampamento del Re, prima del combattimento.

Cinquecento cavalieri marciavano sulla sabbia. Di quei numerosi uomini, c'erano solo ottanta Templari. I confratelli di Maddalena si riconoscevano. Avvolti nella loro cappa bianca dalla croce rossa non potevano passare inosservati. Loro non avevano paura di morire, non temevano un giudizio divino. Erano beati nella loro coscienza e consapevoli che se la morte, quel giorno, sarebbe giunta loro incontro, non si sarebbero tirati indietro. Sarebbero saliti su un immaginario cavallo nero e avrebbero raggiunto l'Altissimo, il Dio, creatore di tutti loro mortali e suoi umili servi. Dalla nascita fino alla morte, fedeli a Cristo, Nostro Signore.

Maddalena stessa, dopo anni, era convinta che esistesse qualcuno al di sopra di lei –al di sopra di tutti- che decideva per gli altri come tempo fa aveva deciso per lei. Non sarebbe ancora in vita altrimenti. Da una luce bianca era uscita una mano, che inconsapevole aveva accettato, rialzandosi dalle acque e rinascendo una seconda volta. Il Re di Gerusalemme era un cristiano e come lei credeva nella fede di Dio, che li avrebbe aiutati in quella guerra che giungeva alle porte ma che sarebbe stata solo la prima di una lunga serie.

La Vera Croce splendeva alla luce del sole, di quell'oro splendente che faceva girare la testa. C'erano molte teorie al riguardo, la più probabile era che quando Elena, madre di Costantino I, fece distruggere il tempio pagano posto sopra al Sepolcro e, riportatolo alla luce, vi ritrovò tre croci e il cartello posto sulla croce di Gesù, il titulus crucis. Secondo il racconto di Socrate, Macario, vescovo di Gerusalemme, fece porre le tre croci una per volta sopra il corpo di una donna gravemente malata. La donna, miracolosamente, guarì perfettamente al tocco della terza croce, che venne identificata come l'autentica croce di Cristo. Inoltre, quando i Templari la portavano con sé, non perdevano mai una guerra. Erano della convinzione che, in essa, si celava la fede e l'aiuto divino di Dio. Senza quella non si muovevano proprio dalla fortezza dove risiedevano.

A detta di Oddone di Saint-Amand, Saladino aveva molti cristiani prigionieri e molti di loro potevano già essere morti.

Maddalena però pensava solo unicamente ad una cosa: i Templari avevano realmente delle speranze contro l'armata del Sultano?

Cinquecento cavalieri, di cui ottanta Templari, contro quei trentamila dallo schieramento dell'infedele Ṣalāḥ al-Dīn. Non avevano alcune speranze, a meno che non giocassero d'astuzia, perché di giocare si trattava. Se Saladino faceva forza sul suo numeroso esercito, l'armata del Re doveva fare forza sulla strategia, l'unica cosa che li rimaneva. Valeva la pena tentare, visto le grandi perdite che ci sarebbero state quel giorno.

Quando l'esercito arrivò all'accampamento del Re, esattamente a pochi passi da Montgisard, Maddalena fu la prima a scendere da cavallo. Anche lei era avvolta dalla cappa Templare, al collo così come era impressa nel tessuto del mantello bianco, aveva una croce rossa. Il simbolo che col tempo era divenuto il suo credo.

Fu seguita da Robert, Jarabe e Arnau, mentre camminava verso la tenda del Gran Maestro. Quando vi entrò lo vide intento in un saggio discorso sulla vita e sulla morte. Mettevano più paura le parole del Gran Maestro che ciò che da lì a poco tutti loro avrebbero affrontato e vissuto sulla propria pelle.

"Di Imara, ben arrivata." La salutò di buon grado Oddone, chinando leggermente la testa in avanti.

In quella tenda, come nel resto dell'accampamento, c'erano solo uomini e quindi logico che la squadrassero da capo a piedi, leggermente perplessi. E li poteva anche capire. Qualche anno fa non si sarebbe mai sognata di entrare in un campo di battaglia, ma ora era decisamente diverso.

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