Cambierei molto volentieri la mia vita.
Non tutta, solo qualcosina. Come il mio stato economico, alcune amicizie, ma soprattutto cambierei madre. La mia, non può definirsi tale.Mio padre ,invece, non l'ho mai conosciuto, lei dice che è meglio così. Posso giudicare io stessa? A quanto pare no, ma non importa. Sono cresciuta ugualmente da sola e credetemi, ne vado più che fiera. Grazie a questo sono la diciottenne più cazzuta dell'intero quartiere -posto molto poco rispettabile aggiungerei-
Molti mi rispettano e altri mi odiano, com'è giusto che sia.
Per il primo, una delle ragioni, è sicuramente perché gli fornisco moto, di tutti i tipi, in poco tempo. A loro non importa che le rubi, perché è ovvio che lo faccia, e le corse clandestine. Tra le vincite e le riparazioni, mi sono fatta un nome nella bastarda comunità di Miami.È l'una di notte, quando torno a casa con l'ennesima Indian rubata, in questo periodo la città ribolle di questo tipo di moto.
Parcheggio sotto il palazzo mezzo distrutto in cui vivo e la posiziono vicino al palo della luce -non funzionante- e con la catena, che lascio sempre lì, la lego.
Sono una ladra e so che chiunque qui, con un semplice gesto, potrebbe rubarla ma sul lucchetto ci sono le mie iniziali, se qualcuno tenta di scansionarlo so che vedendole non farebbero nulla e se ne andrebbero, forse. Fortunata vero? Una delle pochissime volte.Mentre salgo le scale impreco per i tacchi e spero con tutta me stessa che mia madre non ci sia, averla in casa è sempre l'ultima cosa che vorrei in vita mia, insieme a uno dei suoi dannati uomini maniaci e rozzi.
Appena arrivata davanti la porta tolgo i tacchi e prego dio che sia sulla Ocean Drive a farsi qualcuno e invece è seduta sul divano, con una bottiglia di Rum in mano, televisore acceso e per giunta anche addormentata.
Un idea malsana mi attraversò la mente. Rubargli la bottiglia e buttarla dalla finestra davanti ai suoi occhi. Ma poi pensandoci meglio ho deciso che gli butterò un bicchiere d'acqua in testa - e intendo solo l'acqua perché, per quanto lo desideri, commettere un omicidio in casa mia non sarebbe la cosa migliore-
Vado in cucina, riempio il bicchiere e mi avvicino alle sue spalle e gli è lo verso in testa, si sveglia di colpo.
<ma che cazzo fai, sei pazza?> urla con la voce roca e giuro, sento il suo alito puzzolente di alcool fino alla cucina dove mi dirigo a posare il bicchiere.<poteva finire nella bottiglia!>
<te la spacco in testa la bottiglia se non te la finisci, Marys> e spengo la TV
<ei stavo guardando Jimmy Fallon Show!> esasperata e con poca pazienza gli prendo la bottiglia dalle mani.
<va a dormire, e domani va a cercarti un vero lavoro> la indico minacciosa.
Mi guarda con aria stanca, i capelli biondi arruffati e con ancora addosso il mio vestito nero, attillato e corto -strusciato chi sà su quanti cazzi.
Si alza dal divano passandomi di fianco e tentando di rubarmi la bottiglia, ma la minacciò con lo sguardo.Si dirige in camera senza fiatare, quando presumo che sia arrivata alla sua porta la sento parlare.
<sai ho guadagnato 70 dollari oggi. Ho comprato dei pantaloni in pelle e una gonna, puoi usarli se vuoi. Anzi potresti venire con me, ti pagherebbero bene sai?> quell'ultima frase la pronuncia con arroganza e sarcasmo satanico, il MIO sarcasmo satanico.
Mi volto verso di lei e l'unica cosa che riesco a vedere è ammalapena il suo volto pesantemente truccato e sbavato.La mia risata piena di veleno riecheggia nella casa.
Marys non ne è più sorpresa ormai.
Più di metà della mia anima è fatta di oscurità, e sa quanto la mia lingua sa essere tagliente e la mia mente pericolosa.
<sai dovresti truccarti di meno, sarà per quello che molti uomini non vogliono i tuoi servigi. O sarà perché stai diventando vecchia?> il mio sorriso amaro scompare appena finisco di parlare mentre lei mi guarda in cagnesco ed entra in camera sua.
Il miei occhi restano fissi sulla porta ormai chiusa e mi porto la bottiglia alle labbra, buttando giù quel poco che era rimasto, la lascio sul tavolo e mi dirigo in camera mia accasciandomi sul letto, senza neppure cambiarmi.
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Mr. & Ms. of death
Romance"Perché, anche se dici di odiare l'amore sai bene che non è così, odi solo il fatto di non saperlo fare perché nessuno te lo ha mia dimostrato" Una città, controllata da tre famiglie: Lancaster, Covelays e Graison. Un quartiere, animato dalle corse...