Pov's Hel
Spalla fasciata, un pò dolorante, ma sopportabile.
Mi hanno costretta a restare a letto, che non è male, ma hanno rotto il cazzo, una giornata mi basta. Ma non sapendo cosa fare resto ugualmente in camera, non riuscirei a distrarmi, chiunque incontrerei mi ricorderebbe lo sparo alla spalla, mi ricorderebbe Ades e lui è proprio ciò che voglio evitare di pensare.Il cellulare squilla, numero sconosciuto. Una strana ansia appare, che possa essere Glenr o Elia, minacce probabilmente.
<pronto.>
<cos'è questa voce scocciata, piccola Hel? Non sei felice di sentire la mia meravigliosa voce?> mi alzo frettolosamente, tanto da farmi girare per qualche secondo la testa.
<Kai!?>
<fino a prova contraria si> posso percepire il suo sorriso da stregatto fin qui.
<ti hanno permesso una telefonata?>
<in verità mi hanno rilasciato> scendo dal letto, altrettanto veloce come prima.
<aspetta cosa!?...> controllo di nuovo il numero per poi tornare alla chiamata.
<ma questo non è il tuo numero> so a memoria il suo numero, ricordo più il suo che il mio.
<ho rubato il telefono ad un turista di passaggio>
<sei appena uscito dal carcere e hai intenzione di tornarci?>
<avevo bisogno di sentire la tua voce> il cuore accelerò e di conseguenza non respiravo bene.
<e io ho bisogno di vederti, dove sei?> metto di fretta il giubbotto di pelle e corro in garage, dalla moto.
<cavoli, non mi sarei mai aspettato una frase del genere, dovrei andare in carcere più spesso> dio quando fa così è tremendamente affascinate.
<dove sei Kai?> salgo sulla moto aspettando una risposta.
<a casa mia> accendo e sono pronta a partire.
<arrivo> chiudo e vado.Non so quanto io corra, sia sulla strada che per le scale dell'appartamento di Kai, ma appena lo vedo risistemare il piccolo divano mi lancio su di lui. Mi vede solo quando sono già abbracciata al suo busto, mentre lui traballa leggermente per l'impatto.
<wow quanta dolcezza, sicura di star bene?>mi abbraccia anche lui, per poco, per poi allontanarmi dalle spalle, mentre io stringo i denti per il punto che ha toccato, aggrotta la fronte appena vede la mia espressione di dolore, così mi sposta di poco il giubbotto per poi vedere la fascia.
<cos'hai fatto?>
<mi hanno sparata ma nulla di grave> la sua espressione preoccupata mi fa ridere, anche se non dovrei farlo.
<sicura di star davvero bene?> mi guarda attentamente mentre mi accarezza i capelli e controlla che non abbia altre ferite.
<sicura. Ora spiegami cos'è successo a te>
<vedi per caso che sono ferito?> si indica con le mani con fare teatrale, e il suo sorriso da stregatto -che tanto mi mancava- ricompare.<forza stregatto, fà il serio>
<se mi chiami così non riesco proprio a farlo> farfalle, strane farfalle nello stomaco. Perché le sento?
<non so cosa sia successo in realtà. Un minuto prima ero in cella a farmi i cazzi miei mentre l'attimo dopo c'era una guardia che mi scortata fuori>
<perché ti hanno fatto uscire?>
<hanno detto che le accuse sono cadute e che qualcuno ha pagato una piccola cauzione> qualcuno? Stento a crederci
<quacuno chi?>
<non lo so> chi mai farebbe uscire Kai di galera? certo non è colpevole ma è un complice, il mio complice. Chi pagerebbe la cauzione a qualcuno che neppure conosce?<è strano, davvero strano> continuo a fissare un punto, vuoto, mentre la mia mente vaga e si fa domande.
<si ma...>Kai si avvicina un altra volta, si avvicina davvero tanto e mi prende il volto tra le mani, avendo tutta la mia attenzione.
<...l'importante è che sono fuori, con te> sorrido senza accorgermene, lui mi lascia un bacio sulla guancia, così vicino alle labbra, è mi abbraccia di nuovo.
<mi sei mancato, stregatto>
<anche tu piccola Hel, non sai quanto> perché stando nelle sue braccia mi sembra di stare tra quelle di Ades? Perché ogni cosa mi riporta a lui? Perché non riesco a pensare solo a Kai ora che è tornato da me?Mi allontano da lui, perché pensieri del genere non dovrei farli e guardarlo è l'unico modo che ho davvero per distrarmi.
<starai sicuramente morendo di fame, andiamo a mangiare qualcosa, ti va? Offro io> il sorriso che mi rivolge è così dolce e delicato che per un secondo scordo tutta la merda che mi sta sotterrando.
<come potrei rifiutare>
<perfetto> mi prende la mano e usciamo di casa. La sua mano è grande, ruvida, piena di calli. Sono le mani di un ragazzo che si distrugge giorno dopo giorno per sopravvivere, le mani di un ragazzo che non fa altro che proteggermi, le mani di un ragazzo che mi fa sempre bene al cuore, le mani di Kai Blackwood.<posso guidala io? Ti prego non voglio fare la figura del coglione> usa sempre la stessa tecnica: pianta i suoi occhi di ghiaccio nei miei, fa lo sguardo da cane bastonato e sa che non gli dirò mai di no.
Gli lancio le chiavi che prende al volo.
<solo per questa volta> gli punto il dito contro mentre lui sorride estasiato.
<sei la cosa più bella che abbia mai visto> accarezza la mia moto come se fosse un gatto, anzi come se fosse oro puro.
Ci sale più energico che mai mentre io mi sono già posizionata dietro di lui.
<pensavo fossi io la cosa più bella che avessi mai visto?> avvia la moto, mi stringo leggermente a lui.
<infatti lo sei> solo Kai può adularmi in questo modo.Facciamo un pò di strada e non resto sorpresa quando mi porta sulla spiaggia, o per la precisione, al fast food sulla spiaggia. È l'unico posto in cui venivamo sempre, anche perché costa davvero poco ma il cibo non è una favola.
Una volta fermati nel parcheggio parlo:
<avresti potuto scegliere quasiasi ristorante e hai scelto hot food?> sorriso da stregatto, alzata di spalle. Cos'altro poteva fare Kai Blackwood?
<che posso dire? Resto alle vecchie tradizioni> appena tornata a casa non mi sposterò dal bagno per un bel pò, lo so.<forza andiamo prima che me ne penta> lo sorpasso colpendogli la spalla.
<si ma fai la gentile piccola>
PiccolaPiccola
Piccola
Piccolo inferno...
<ah perché non sono gentile?>
<per nulla...> si avvicina pericolosamente, tanto da sentire il suo respiro. Sposta le sue labbra al mio orecchio, sfiorandolo.
<ma è una delle tante cose che mi fa impazzire di te> oh Kai, perché l'effetto che mi fai non superare quello di chi vorrei dimenticare?Prendiamo da mangiare e ci sediamo sulla sabbia.
<mhh, cazzo mi è mancato tutto questo> mugula con la bocca piena.
<ti è mancato un hamburger scadente?>
<sempre meglio del cibo che danno in carcere, sempre se si può chiamare cibo> mi sento ancora tremendamente in colpa per averlo fatto finire al fresco, ha scontato quasi tre settimane lì dentro quando avrei dovuto esserci io, non si è lamentato una volta, non mi ha accusata al suo posto.<ei, so a cosa stai pensando>
<ah si? Sentiamo?> mi giro un pò più verso di lui, un sorriso sincero e benefico compare ad entrambi.
<a quanto io sia così tanto bello e affascinate> da un altro morso al panino, i suoi occhi glaciali mi fissano e per la prima volta non provo disagio, ma attrazione. Hai completamente ragione.Torna serio e distrattamente gioca con la mia mano.
<non è colpa tua, lo sai> sospiro.
<se non ti avessi coinvolto...> mi ferma.
<se non l'avessi fatto mi sarei coinvolto da solo, non ti avrei lasciata da sola in quel casino> Kai è sempre stato al mio fianco, in quasiasi occasione, lui c'è sempre stato, continua ad esserci.
<e poi è stata un esperienza nuova>
<e tu adori le nuove esperienze> mi fa l'occhiolino per poi finire il suo panino.
<assolutamente>Ho sempre reputato Kai folle, pieno di vita, pronto e desideroso di pericolo, avvolte penso anche che sia pazzo, per lui la vita è un gioco, una partita da giocare fino alla fine, non lo chiamo stregatto solo per il suo sorriso o i suoi occhi, Kai pensa davvero di avere nove vite. Vive ogni giorno come se fosse l'ultimo.
Johnny una volta l'ha reputato testa vuota, ma sappiamo entrambi che non è così, Kai è istintivo, ragiona con il cuore, è energico, famelico.
Kai Blackwood è famelico.

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Mr. & Ms. of death
Romance"Perché, anche se dici di odiare l'amore sai bene che non è così, odi solo il fatto di non saperlo fare perché nessuno te lo ha mia dimostrato" Una città, controllata da tre famiglie: Lancaster, Covelays e Graison. Un quartiere, animato dalle corse...