Ormai e monotonia ritrovarmi le mani di qualche stronzo attorno al collo, ma penso che sia un pò troppo ora.
Stranamente però questa persona non voleva uccidermi, infatti mi lascia in poco tempo.
<Hel...> Kai.Mi giro velocemente e lo abbraccio senza pensarci mentre lui mi stringe a sé.
Quando ci dividiamo tento di guardarlo, con quella poca luce che ci circonda.<Kai, cos'è questa storia? Perché ci sono sbirri ovunque e come hanno trovato il cadavere?> sospira e si stropiccia gli occhi, è davvero stanco, lo vedo e vedo anche le sue profonde occhiaie.
<non lo so Hel, qui le cose non stanno andando molto bene. Molti li arrestano, altri scappano e il fatto che la polizia si stia occupando di un omicidio qui nel South Side è più che strano, lo sai bene quanto me che la gente che abita qui e come se non esistesse> ha ragione, ciò che succedeva nel South Side rimaneva del South Side. Una morte, un palazzo che crolla, rapine interne a loro non è mai fregato un cazzo, e ora compaiono così dal nulla?
<lo so, è fa strano anche che abbiano trovato Marcus. Insomma non l'avevi sotterrato nella vecchia cava?>
<ed è quello che ho fatto è mai nessuno l'avrebbe trovato>
<allora come hanno fatto?!> l'agitazione saliva e l'aria cominciava a non bastare.
<non lo so!> silenzio.
<la cosa mi puzza Hel, e anche tanto>
<anche a me, da quanto sta succedendo tutto ciò?> Kai ci pensa per bene per poi appoggiarsi al ripiano della mia vecchia cucina, ormai ridotta uno schifo.
<circa una settimana> perché perché perché...
<Hel...> Mi richiama alla realtà non capendo più dove mi trovo realmente o a cosa stia succedendo nella mia vita da quando sono diventata una Lancaster, o meglio da quando ho conosciuto Ades Graison.<penso di sapere di chi è la colpa...>
<ovvero?>
<tu sai chi> mi guarda come se davvero lo sapessi e invece l'unica cosa che so è che in questo momento la testa gira, forse anche troppo.<Graison.> lui? Perché mai?
<non penso. Non sa nulla di Marcus e da ciò che so qualche spacciatore di queste zone lavora per lui, perciò lui non c'entra> mi appoggio anch'io a non so cosa, l'unica cosa che riesco a vedere chiaramente sono gli occhi di Kai, così tanto chiari.<cosa ne sappiamo noi che vuole fartela pagare>
<Beh ma qui non si tratta di me, si tratta di te> stiamo di nuovo alzando la voce.
<e proprio per questo>
<ma perché a te?!>
<perché sa che sono la persona che ti sta più vicina> non posso intraprendere questa discussione ora, una stanchezza improvvisa mi assale non riuscendo ad ascoltare altro.<Senti, ora non è importante sapere chi secondo noi centri con questa storia, il centro di tutto ora sei tu> mi avvicino a lui prendendoli le mani e reggendomi ad esse.
<Kai...> I suoi occhi puntati nei miei sono...non so, ma hanno lo stesso effetto di quando ero più piccola, una punta di disagio mischiata alla dolcezza con cui mi guardava.
Lui c'è sempre stato per me, per ogni cosa. Senza di lui io ora sarei morta, né sono più che sicura. Se non mi avesse visto lui sulla strada a fare l'elemosina e non mi avesse offerto quel dannato biscotto con le gocce di cioccolato io ora non sarei qui con l'ossessione per quei biscotti.
Se non ci fosse stato lui con me in questi anni, forse ora sarei stata vicino ad un cassonetto a cercare qualcosa di commestibile.
Senza di lui non sarei arrivata fin qui, come sono ora. Lui è stato e sarà sempre quella forza che mi dice muovi il culo e reagisci.
Se non l'avessi mai conosciuto, forse ora sarei stata ancora senza cuore.<Se la polizia ti trova e ti accusa, tu sai cosa devi fare...> all'inizio mi guarda confuso ma poi capisce cosa intendo, e la cosa non gli piace. Infatti si divincola dalla mia presa e si allontana.
<no Hel, non lo farò, non posso>
<si che puoi>
<NO CHE NON POSSO>
<da quando ci conosciamo hai sempre fatto di tutto per me, mi hai sempre protetta e aiutata. Ora tocca a me Kai, te lo devo e ti devo ancora tanto> la voce trema, come non mai, e le lacrime scendono senza che me ne accorga.
<l'unica cosa che mi devi e che tu faccia la vita che ti meriti, ok?> mi circonda il viso con le mani guardandomi supplichevole mentre io nego con la testa.<sono stata io ad ucciderlo, non tu. La colpa è mia e se succede qualcosa le colpe le devi far ricadere su di me...> il suo viso e pieno di emozioni, dalla rabbia, alla paura, dall'amarezza, alla confusione e il terrore di vedermi piangere così disperatamente per la prima volta.
<sai che non c'è la farei>
<ma devi Kai. Io sono una Lancaster, ne sarei fuori in un giorno o due, tu no. E preferirei starci io in quella cazzo di cella per il tempo necessario invece che sapere che ci sei tu> non mi reggo sulle gambe, tanto da appoggiarmi al corpo di Kai scaricando tutta la tensione che ho accumulato in questi giorni, insieme alla paura di perdere Kai.<se la cosa ti fa stare più tranquilla farò come mi chiedi, ma sai che in un modo o nell'altro anch'io andrò in carcere, sono un complice, lo sai vero?> alzo la testa cercando di guardarlo mentre lui asciuga le lacrime che, fino a qualche secondo fa, scendevano ancora.
<farò tutto ciò che è possibile per farti uscire di lì> appoggia la sua fronte alla mia tentando di calmarmi, e in un certo senso ci riesce ma la testa pulsa ed è piena di tanti pensieri e immagini orribili.<va bene piccola Hel, ora calmati ok? Stiamo ancora entrambi bene> annuisco e continuo a tenere gli occhi chiusi cercando di calmare il mal di testa che aumenta man mano.
Combattevo contro me stessa, per non cedere un altra volta dai dolori che non mi facevano concentrare minimamente mentre raccontavo a Kai ciò che è successo nell'ultima settimana, evitando i dettagli su Hodus, sia quando Odino l'ha frustato che il mio tentato strangolamento, in verità molti dettagli ho evitato di darglieli...ok lo ammetto, gli ho raccontato il minimo e indispensabile perché se mai gli avessi dato i dettagli non mi avrebbe mai più fatto tornare ad Asgard, e lo capisco, chi mai vorrebbe rimanerci lì dopo ciò? o anche solo avere a che fare con le gradi famiglie? Nessuno, eppure lo voglio. Voglio fare questa vita, piena di pericoli, denaro sporco tanto quanto le mie mani che ormai si sono abituate a sporcarsi di sangue. Voglio scoprire ogni loro segreto oscuro, specialmente quelli di Ades Graison.
Non mi importa se mi resteranno cicatrici a vita, che mi ricorderanno quanto sono stata dannatamente cogliona a non essere fuggita o di aver rifiutato di andare con Odino e Hodus verso l'inferno che non credevo tale, non mi importa se Ades Graison complicherà le cose più di quanto già non lo siano, non mi importa se verrò danneggiata maggiormente, tutto ciò mi darà soltanto la rabbia e la voglia di caderci ancora più affondo e di recare più danni.
Il mondo dovrà prepararsi alla mia furia che sta per fuoriuscire.Spazio autrice
Alloraaa volevo solo avvisarvi che ho davvero delle grandissime idee e aspettative che ho per quest'ultime e che ho intenzione di scrivere e (soprattutto) pubblicare il prima possibile perché non contengo l'eccitazione.
Spero che la storia intrighi chi la stia leggendo e soprattutto che convinca e appasioni, ci tengo davvero tanto e vorrei che riscontrasse successo e questo sarà possibile solo grazie a voi 🫶
Detto ciò vi aspetto per il prossimo aggiornamento (spero presto)
Ciauuu<3

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Mr. & Ms. of death
Romance"Perché, anche se dici di odiare l'amore sai bene che non è così, odi solo il fatto di non saperlo fare perché nessuno te lo ha mia dimostrato" Una città, controllata da tre famiglie: Lancaster, Covelays e Graison. Un quartiere, animato dalle corse...