Mi sveglio per via della luce del sole puntata in faccia, non ricordando minimamente come sia finita a letto.
Mi guardo attorno, ed è come se guardassi la stanza di Ades per la prima volta, la luce la fa sembrare meno una piccola prigione e più un'accogliente camera da letto.
Sento un movimento da l'altro lato del letto, trovando ancora una volta Ades a torso nudo che dorme beatamente. Questa volta non scappo di sotto, anzi, resto ad ammirarlo nella speranza che non se ne accorga. Quando si sveglierà voglio essere qui, di fianco a lui.
È incredibile, quanto ciò sembri surreale e quasi magico. Sfiorare o toccare Ades senza temere cosa possa succedere domani, che mi respinga o che mi parli come se non fossi alla sua altezza.
Dopo questa notte sento che qualcosa è cambiato, che io sono cambiata, o forse lo sono già da tempo, dalla prima volta che l'ho incontrato. E Ades, qualche ora fa ho visto la parte più sincera e vulnerabile di lui e quella poca incertezza che avevo è svanita come nulla. Non penso riuscirò mai a separarmi da lui dopo ciò, non penso che riuscirò mai ad ucciderlo.
La mia mano sfiora la sua, poggiata sul cuscino di fianco a lui, salendo sul braccio e la spalla, il tocco è leggero ma non troppo per non sentirlo, eppure è ancora in pieno sonno, sento il suo respiro lento e leggero.
Lo guardo attentamente, come la prima volta, trovandolo incredibilmente bello e tormentato come sempre, ma ora, con gli occhi chiusi, il viso tranquillo e i suoi fantastici ricci biondi sparsi ovunque sul viso crea più dipendenza dell'alcool.
Fermo quel percorso immaginario, poggiando la mano sulla sua guancia e non volendola ritirare nonostante abbia paura si possa svegliare, ma lo fa ugualmente. Troppo concentrata sul viso non noto subito la sua mano che raggiunge la mia, prendendola e baciandola delicatamente, mantenendo gli occhi chiusi.
I suoi baci morbidi continuano a salire ed arrivare al collo mentre il suo corpo si sporge verso il mio e mi fa sentire quel forte calore che diffonde.
Mi bacia la guancia per poi fermarsi e facendo sfiorare le nostre labbra, la mano che scorre sulla mia schiena e che mi avvicina a lui più di quando già non lo sia. Conosco questa sensazione, e mai come ora mi fa sentire più viva e felice, ed impercettibilmente sorrido.
<ti prego, dimmi che sei reale> la voce profonda e ancora troppo roca per il sonno mi danno un brivido, rendendomi conto che è la prima volta che lo vedo così, e che vorrei farlo per sempre.
<perché non dovrei esserlo?> gli accarezzo la mascella e tracciando il contorno di quel filo di barba che sta ricrescendo.
<perché faccio così tanti sogni su di te che potrebbe essere uno di quelli, e non voglio che lo sia> strofina il suo naso sul mio collo più volte e mi stringe il suo bacino attorno annullando qualsiasi minima distanza ci sia rimasta.
Avvolgo le braccia attorno al suo collo accarezzandogli la base dei suoi ricci.
Nel silenzio più totale, con il sole che ormai splende, noi nel suo letto, nel nostro letto, attaccati l'uno all'altro come pochissime volte...sembra davvero il sogno di cui tanto parla, e di cui io capisco.<allora mi sa proprio che stiamo facendo lo stesso sogno> contino a passare le mani sulla sua schiena perfetta e toccando quel fottuto angelo che adoro su di lui. Inspiro i residui della sua colonia, dandomi le conferme che lui è qui, che mi stringe a se, e che lo farà fin quando potrà.
Si allontana un minimo, il giusto per potermi guardare.
Mi scruta attentamente cogliendo ogni centimetro del mio viso che rischia di andare a fuoco se continuasse a farlo, con occhi che scintillano.

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Mr. & Ms. of death
Romansa"Perché, anche se dici di odiare l'amore sai bene che non è così, odi solo il fatto di non saperlo fare perché nessuno te lo ha mia dimostrato" Una città, controllata da tre famiglie: Lancaster, Covelays e Graison. Un quartiere, animato dalle corse...