11. Asgard

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<figliolo, ti presento tua sorella, Hel Lancaster>
Onestamente?me lo aspettavo, eppure è tutto così confuso. Da un lato ancora sono riluttante e piena di domande.

<padre...>
<fa silenzio Hodus> allora è questo il suo nome, orrendo.

I suoi lineamenti si irrigidiscono alla severità del padre. La pelle già bianca peggiora il tutto e gli zigomi dolci diventano più taglienti ad un tratto, gli occhi assottigliati e scuri come le ombre che lo circondano.

Si, è un Lancaster a tutti gli effetti.

Ho sentito parlare di loro. Famiglia prestigiosa, pericolosa e così ricca da far tremare il presidente. Tutto il territorio sud ed est di Miami sono di loro proprietà come anche il traffico di armi in tutto il mondo, mercati neri, giochi d'azzardo ai casinò di Las Vegas e chi sa cos'altro.

Non ho mai pensato a questa potenziale parentela, in fondo che cazzo ne sapevo io.
Tutti possono avere un nome di un dio norreno, anzi mi chiedo se succedesse, cosa farebbero i Lancaster? Gli ucciderebbero? Tipo "no, solo noi possiamo" l'avrei fatto anch'io al loro posto, onesta.

<Ma siete sicuri? Insomma, ne avete le certezze?> si sistema meglio sulla sedia e mi guarda, i suoi occhi sono la personificazione del male.
<sai qual'è il significato del tuo nome?>
<Hel è la dea della morte norrena. Ma suo padre era Loki, non Odino>
<Sapevo che saresti stata degna del nome che porti, ecco perché dissi a tua madre di dartelo>
<quindi tu sapevi della mia esistenza?> una rabbia improvvisa mi pervade, senza ragione, o forse c'è ma non voglio ammettere a me stessa che il dolore mi sta rendendo più vulnerabile al momento, e questo non deve accadere, mai.

<era un periodo no del mio matrimonio e cercavo conforto in altro, lì è subentrata Marys e poco tempo dopo tu. Non potevo dichiarare una figlia illegittima, ma per riconoscerti una volta che avrei potuto prenderti con me, gli dissi di darti il nome della dea della morte> ma fa sul serio?
<ricapitolando, hai cercato tua figlia solo quando ti sei ricordato di averla?>
<No, ho cercato mia figlia nel momento in cui io ritenevo più opportuno. Ovvero quando ho visto il tuo massimo potenziale> rubare, disprezzare e uccidere li reputa davvero dei potenziali? Beh calcolando che sono un organizzazione mafiosa penso proprio di sì.

<devo ammetterlo però, nome davvero azzeccato> io ci scherzo su, ma so che è davvero così. Nelle mie vene scorre sangue di Lancaster dopo tutto. Poco sconvolgente lo ammetto.

<sono stato bravo, lo so> è davvero mio padre. Orgoglioso, narcisista e saccente.
<quindi...sono stata rapita,portata qui in questo schifo per dirmi che sono la figlia bastarda del grande Odino Lancaster? Grande Boss temuto in tutta la città che vuole che mi unisca alla loro accogliente famiglia felice?>
<hai anche dimenticato di dire che ti hanno legato, tesoro. Quindi non affretterei le cose dicendo che verrai con noi>  può un essere maschile così bello essere anche così idiota? A quanto pare si.

<oh tesoro, mi sono liberata da questa cordicella da ben dieci minuti> alzo le mani e degli uomini mi puntano le loro pistole contro, Odino fa segno di abbassarle e loro come cagnolini lo fanno.

Avere dei polsi e mani piccole allora verse eccome.

Mi spunta un piccolo sorriso provocatorio,
<tranquilli, non mordo mica...o forse si> guardo Hodus, e il sorriso mi si allarga quando lo vedo imprecare contro se stesso.

Quando mi alzo Odino fa lo stesso, mette le sue grandi mani ruvide sulle mie spalle e con occhi sognanti sorride.

<sarai anche una figlia illegittima e molti potrebbero insultarti per questo, ma sono certo che una volta entrata in questo nuovo mondo con le tue capacità e la tua forza li farai restare tutti senza parole. Sei pur sempre una Lancaster, e nella tua natura farti temere e affascinare> le parole mi mancano, eppure tutto ciò mi sembra tutto così...normale? Far parte di una delle famiglie più temute di Miami, è una cosa che capita tutti i giorni alla fine eh.
<forza, andiamo a casa> sposta la mano sulla mia schiena, io mi fermo all'istante.
<casa?>
<si Hel, tu verrai con noi> indica Hodus con lo sguardo e per quel poco che ho puntato l'occhio su di lui, vedo che non è del tutto d'accordo. Ma sai quanto me ne possa fregare? Sto per andare ad abitare in una casa extra lusso, non sono neppure tenuta a conversare con lui, eppure ho la voglia matta di provocarlo.

Mentre Odino mi conduce all'esterno richiama il figlio.
<si Fratellone, vieni forza> mentre gli passiamo davanti lo sento sia bestemmiare che dire "stra maledetta mocciosa" che belle parole, mi commuovono sempre.

Ad aspettarci all'estero, c'è una limousine nera ma prima di entrarci mi guardo intorno notando che siamo al porto. Sento l'odore del mare e il rumore delle macchine che trasportano i conteiner sulle navi, ecco dov'eravamo. Ed è mattina, per quanto tempo sono svenuta?

Una volta dentro, passo quei venti minuti a guardare fuori dal finestrino e a pensare a quante ne ho passate da quando ho conosciuto Ades Graison.
Pensavo che quello che mi avesse rapito fosse lui, per vendicarsi ad esempio, eppure ho dimenticato l'appartamento, potrebbe essere stato lui per lo stesso motivo? Sicuramente, chi altro avrebbe potuto farlo.

<voi sapete chi ha appiccato il fuoco?> mi giro verso Odino, è davanti a me e quando sente la mia voce mi da la sua completa attenzione.

<non lo sappiamo, ma ti assicuro che i miei uomini cercheranno chi l'ha fatto> giocherella con il bottone della giacca, sembra quasi ansioso.
<l'incendio è partito dalla mia camera, qualcuno c'è l'aveva con me per qualcosa, sicuramente>
<sai chi?> Hodus si intromette, da quanto gli interessa di me?

Dire il suo nome sarebbe stata la scelta più plausibile, eppure non riuscivo a pronunciare il suo nome, o semplicemente non volevo. Infondo si conoscono e mettere cattive acque -che già esistono- non sarebbe servito a molto.
<sarebbe difficile dirlo, infondo molti mi odiano e pochi mi amano> l'ironia, la mia più grande amica.
<le capisco perfettamente le persone che ti odiano>
<ohh come sei gentile. Ti terrò un posto nella sala vip>
<lusingato>
<piantatela. È bello vedere che dialogate gia come due fratelli ma datevi una calmata>
Hodus prende il telefono sbuffando e io continuo a guardare fuori.

<o una manata> l'ho detto sotto voce ma credo che mi abbiano sentito ugualmente perché Odino ridacchia e il mio fratellone penso mi abbia guardata in cagnesco, per un secondo ho sentito la testa bruciarmi per il suo sforzo.

Quando penso che il viaggio andrà per le lunghe attraversiamo un piccolo bosco per poi trovarci davati un cancello. È enorme, color oro e luccica in una maniera impressionante, ok penso davvero che sia oro.

L'autista si ferma e un uomo in uniforme con occhiali da sole e tanto di auricolare gli fa abbassare il finestrino per controllare chi fosse.

Passiamo oltre e penso che potrei mettrmi a piangere, mi trovo d'avanti una reggia che supera tutte le mie aspettative.

Giardini di rose, entrata madornale con tanto di colonne e marmi lucidi, balconi enormi e il tutto è ornato da mosaici colorati e oro.
Pensavo che sarei finita all'inferno e invece sono finita in paradiso.

Quando mi aprono lo sportello ed esco le gambe mi cedono per un istante.
<diamine> sono incantata.
<benvenuta ad Asgard, tesoro>

Mr. & Ms. of deathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora