Pov's Hel
Oggi è il giorno del gala.
Il gala
Il colpo
I Morrison
E da stamattina che Odino continua a ricordarmelo e, quando cerco di liberarmi di lui chiudendomi in camera, qui subentra Hodus con le sue mille raccomandazioni e consigli -che non seguirò assolutamente, dopo l'ultima volta che l'ho fatto. Ho dovuto chiudere a chiave prima che entri anche la domenica a parlarmi di questo stramaledetto gala, non dovrò far alto che controllare i Morrison, cosa ci potrà mai essere di così difficile?
Non so se ciò che mi uccide è l'ansia o l'eccitazione, ma penso solo a quanto tutto ciò sembri surreale, tanto quanto la mia vita. Passare da non avere nulla ad avere tutto, dal rubare moto a poterne comprare a bizzecche, da non avre un padre ad averne uno psicopatico, dal odiare Ades Graison al continuare a respirare solo per lui.
Non avrei mai ammesso i miei sentimenti per lui, forse solo a me stessa, ma non ora è forse neppure domani. Per ora posso solo dire che qualcosa nel mio cuore è cambiato, tipo quella corazza di ferro che davanti a lui si fonde, l'atteggiamento da dura e sicura di sé si trasformano in debolezza e disagio, proprio come lui mi definisce, una bambina. E per quanto dovrebbe starmi sul cazzo non ci riesco, dovrebbe farmi infuriare eppure riesce solo a farmi ridere, e non lo facevo da tanto.Ferma davanti all'armadio, contemplo i vestiti, cercandone uno che non abbia già messo e che mi piaccia. I miei occhi puntano solo quelli neri e tra tutti quelli visti e rivisti ne trovo solo uno degno di questa serata.
Scollo vertiginoso che lascia scoperti tutti i tatuaggi della parte superiore, spacco che lascia la gamba destra completamente nuda e il vestito è tenuto sù solo da quelle cordicelle che coprono ammalapena la schiena. Se non attiro l'attenzione con questo, non so con quale altro vestito farlo.Manca poco, e tra poco dovremmo andarcene ma sento la porta bussare.
<se uno di vuoi due è venuto qui per farmi un altra ramanzina su quanto è importante questa serata potete anche sloggiare> ma in tutta risposta ricevo questa: <Ades è qui giù che ti aspetta, Hel> Odino.
Ades è qui? E mi sta aspettando?
Apro la porta trovandomi Odino ancora sulla soglia.
<non vengo con voi?>
<io non verrò. Tu e Ades dovete arrivare insieme alla festa, Hodus verrà da solo> tu non verrai eh, cos'hai in mente vecchio?
<va bene, ora scendo> il mio cervello non è pronto, sia per ciò che mi aspetta che per chi mi sta aspettando di sotto.Con il piombo nello stomaco e le gambe che mi tremano tento di raggiungere l'entrata, e quando sono alle scale già vedo Ades in tutta la sua stupenda bellezza, è già mi sta guardando. I nostri occhi non si scollano un istante, anche con la paura di cadere dalle scale non distogo lo sguardo, è più forte di me.
Man mano che mi avvicino a lui il cuore inizia a far male sempre di più, e non so se è una buona cosa.
Ogni secondo di silenzio che ci attraversa è snervante e terrificante, la paura che i giorni in cui Ades era tutt'altra persona siano stati un sogno mi attraversa la mente, e un dolore più grande di me mi atterrerà se fosse così. Ma poi sorride, e tutto ciò a cui stavo pensando svanisce come nulla.<ciao piccolo inferno, ti sei superata, e sei meravigliosamente unica> a stento riesco a buttar giù la saliva. Ades Graison e tanto bravo con le parole ma mai tanto quanto le sue mani.
<ciao occhi demoniaci> il suo sorriso si allarga, così tanto da mostrare quelle sue fossette sensazionali. Chiedo solo di potergli fare una foto e tenerla con me per il resto della vita.
Resto lì, immobile, guardandolo mentre cerca in tutti I modi di non guardarmi e non ridere.
<vorrei ancora capire perché mi chiami così> non posso digli che ha gli occhi più comuni e belli che io abbia mai visto, non posso dirgli che sono così scuri da perdermici dentro, non posso dirgli che ha gli occhi del diavolo e che io li amo sopra ogni misura.
<tempo al tempo, mio caro> gli passo davanti raggiungendo la sua auto all'esterno.

STAI LEGGENDO
Mr. & Ms. of death
Romance"Perché, anche se dici di odiare l'amore sai bene che non è così, odi solo il fatto di non saperlo fare perché nessuno te lo ha mia dimostrato" Una città, controllata da tre famiglie: Lancaster, Covelays e Graison. Un quartiere, animato dalle corse...